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Storia di ieri e comfort di oggi

Di Giorgio Bini, 28 Aprile 2006

Ha riaperto il mitico Hotel de La Paix affacciato sul Lago Lemano a Ginevra: una vera e propria rinascita che riporta all’antico splendore questo storico albergo, oggi classificato 5 stelle secondo gli standard dell’hôtellerie svizzera, dopo accurate e profonde ristrutturazioni decise da Concorde Hotels, che lo gestisce dal 2003.
«Abbiamo voluto valorizzare il patrimonio storico dell’hotel la cui costruzione risale al 1865, ma al tempo stesso abbiamo voluto ripensare completamente la nostra offerta per rispondere alle aspettative della clientela», ha dichiarato il direttore generale dell’Hotel, Denis Pourcher, la cui ambizione è, oggi, quella di portare L’Hotel de La Paix a essere il «miglior boutique Hotel di Ginevra».
L’intervento di restyling è stato globale: tutti gli spazi sono stati completamente riprogettati per adeguarli al livello di comfort oggi necessario al tipo di clientela di una struttura luxury, rispettando però le caratteristiche storiche e artistiche della maestosa struttura, in modo da far convivere in armonia il fascino del passato e il presente degli arredi contemporanei e del design. Per riattualizzarlo, inoltre, sono state usate le più moderne tecnologie e anche nuovi sistemi di riscaldamento e di sicurezza.
La storia di questo hotel è davvero affascinante. Fu grazie alla costruzione della Gare Cornavin nel 1858 e all’arrivo dei treni che resero Ginevra una destinazione molto frequentata, che s’iniziarono a costruire numerosi hotel di lusso a Ginevra, e l’Hotel de la Paix fu uno dei primi. Si distinse subito, non solo per la sua posizione prestigiosa sul lungolago du Mont Blanc, vicino ai principali monumenti e al quartiere degli affari, con una splendida vista sul Monte Bianco, ma anche per il suo splendido atrio e le statue della facciata, in stile Rinascimento italiano.
Anche il nome De la Paix ha una storia significativa (l’hotel di Ginevra è il primo fra i molti che lo portano, in altre località) perché rispecchia un reale impegno per la pace di quegli anni e anche perché vi ebbero luogo importanti incontri internazionali. La sera del 7 settembre 1872 vi si tenne un grande pranzo ufficiale, nel quadro del grande arbitrato internazionale sul conflitto anglo-americano dell’Alabama, relativo alla fornitura di navi da guerra da parte dell’Inghilterra agli stati secessionisti del Sud. In quell’occasione, il conte italiano Federico Sclopis, presidente del Comitato, vi pronunciò un discorso molto apprezzato dalle diverse parti e riportato dai maggiori quotidiani del pianeta. L’evento portò l’hotel alla ribalta internazionale.
Oggi l’Hotel dispone complessivamente di 84 camere, 17 meno di prima, ma molto più spaziose, incluso 14 suite e 5 junior suite, ripartite su 5 piani, tutte fornite di moderna tecnologia. Una suite particolare, con caminetto, è dedicata alla principessa Grace Kelly in omaggio alla famiglia Grimaldi ospite abituale dell’Hotel. Le camere hanno due possibili orientamenti: la maggior parte guarda sulla rada, con una vista spettacolare sul Mont Blanc, sono arredate con mobili in wengé, tinte azzurrate e sono denominate Eau per la decorazione a gocce d’acqua. Le altre guardano su Square Mont Blanc: sono le Roses, così chiamate per i disegni a petali di rose, e hanno mobili in acajou.
Al piano terra la sontuosa Hall a pianta quadrata su cui si affacciano le balconate dei 5 piani dell’Hotel intervallate da colonne; la hall è caratterizzata da un pavimento in marmo a scacchiera nei toni nero e bianco e da una serie di colonne che ne circoscrivono lo spazio in cui domina un importante lampadario in cristallo; tre sale riunioni che possono accogliere fino a 170 persone: il Salon Rive Gauche, il Salon Rive Droite e il Salon Alabama. L’Hotel offre poi un’ottima cucina nel Ristorante Vertig’O, grazie al nuovo giovane chef francese, Jérôme Manifacier, che ha lasciato Le Pont de Brent in Svizzera, 3 stelle alla guida Michelin, dove era braccio destro di Gérard Rabaey.

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