Ha riaperto le porte agli ospiti questa settimana sotto le insegne Starhotels l’Hotel Gabrielli di Venezia. Il nuovo 5 stelle, ospitato in uno storico palazzo del XIX secolo sulla Riva degli Schiavoni, è stato oggetto di un meticoloso restauro conservativo. Un intervento che – spiegano dalla compagna alberghiera – “ne ha esaltato il valore storico e artistico, custodito dalla Famiglia Perkhofer per cinque generazioni, e che allo stesso tempo ha introdotto un dinamismo nuovo e contemporaneo, in sintonia con le esigenze dei viaggiatori di oggi”.
Il nuovo Hotel Gabrielli
Il restauro, guidato dal designer Andrea Auletta, si ispira ai colori e ai materiali della tradizione veneziana: lampadari in vetro di Murano, soffitti a cassettoni e colonne in pietra d’Istria, che dialogano con un design distintivo e sofisticato. Il progetto valorizza gli elementi architettonici più iconici del palazzo, dalla facciata storica, con le sue eleganti finestre quadrifore – simbolo dell’Hotel Gabrielli e protagoniste delle suite signature affacciate su San Giorgio Maggiore – alla monumentale scala d’ingresso, fino ai soffitti con travi a vista e ai pavimenti originali.
L’hotel conta 66 camere e suite, che ampliano le originali 105 e ospitano capolavori dell’artigianato italiano, recuperati attraverso il progetto di mecenatismo “La Grande Bellezza – The Dream Factory”, promosso da Starhotels per sostenere e celebrare il “saper fare” italiano. Grazie al coinvolgimento di artigiani locali, oltre 700 lampadari e applique realizzati da maestri vetrai muranesi sono stati restaurati e riportati al loro splendore originale.
Nel cuore della struttura si trova un giardino privato di oltre 600 metri quadrati, custodito all’ombra di ulivi secolari e piante autoctone. Altra oasi di relax è la SPA, sviluppata su una superficie di 100 mq al piano nobile dell’edificio, con una sala trattamenti per due persone e un’area completamente privatizzabile.
L’offerta gastrononomica
A guidarla l’offerta gastronomica dell’hotel è l’Executive Chef veneziano Mirko Pistorello, con un percorso internazionale e stellato e una visione radicata nella memoria, nella stagionalità e nella materia prima locale. Il ristorante Felice al Gabrielli, che si apre su una corte interna, rende omaggio a Felice Bauer, amata dello scrittore Franz Kafka, che qui trovò ispirazione per scriverle. Con la sua proposta à la carte, presenta piatti signature dello Chef Pistorello come il “Risi e Bisi” con asparagi di Bassano e polvere di buccia di pisello, o la “Millefoglie di gambero in Saor”.
Completano l’esperienza il K Lounge Bar e la Terrazza Gabrielli al sesto piano, uno spazio panoramico regno del Bar Manager Diego Filippone con i suoi cocktail d’autore che si abbinano a cicchetti lagunari.
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