Sugli affitti brevi anche Roma si muove: la Giunta Capitolina ha, infatti, comunicato di aver approvato una Memoria che contiene le linee di indirizzo per l’elaborazione di un nuovo Regolamento sulle locazioni di immobili a uso residenziale per fini turistici. Il futuro regolamento, che sarà sottoposto all’approvazione dell’Assemblea Capitolina una volta definito, “sarà incentrato sulla promozione degli usi effettivamente abitativi e sarà attento a una visione integrata dello sviluppo urbano“, ha fatto sapere la Giunta romana.
In vista della stesura del Regolamento, è stato istituito un tavolo di coordinamento interassessorile composto dagli assessorati all’Urbanistica e alla Città dei 15 minuti, ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda e quello al Patrimonio e alle Politiche bitative, con la partecipazione dei Presidenti delle rispettive Commissioni consiliari competenti per materia, che lavoreranno al testo.
Roma “allo stremo”: il parere degli albergatori
In attesa di conoscere maggiori dettagli sull’iniziativa, subito è arrivato il plauso degli albergatori della Capitale per l’attenzione dimostrata verso “un problema che non più essere ignorato, per il bene di cittadini, turisti e degli imprenditori ricettivi che operano professionalmente secondo le regole,” ha detto il presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli.
“Fermo restando che gli albergatori non hanno nulla contro l’extra-alberghiero che opera onestamente e nel rispetto delle leggi, dal punto di vista della vivibilità, della mancanza di alloggi e della lealtà del mercato turistico Roma può dirsi oggi arrivata allo stremo a causa del proliferare dell’abusivismo e del sommerso. Ma – ha aggiunto Roscioli -esiste anche una fondamentale questione legata alla sicurezza, ancor più in quest’anno giubilare, che è prepotentemente tornata a porsi dopo il recente annullamento da parte del TAR del Lazio della circolare del Ministero dell’Interno che vietava il riconoscimento a distanza degli ospiti, imponendolo di persona per tutte le strutture ricettive. È necessario che tutte le Istituzioni – come avvenuto in quasi ogni nazione europea – si facciano fattivamente carico della risoluzione di un nodo fondamentale per la vivibilità, legalità e sicurezza delle nostre città”.
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