Investimenti per il futuro dall’India al Medio Oriente
Ulteriore espansione del gruppo francese Accor in Tailandia
Importanti investimenti di Accor in Tailandia. Oltre alle 23 strutture che il gruppo francese possiede, sono in programma altri dieci hotel a Bangkok, Pattaya, Phuket, Koh Samui, Chiang Mai e Krabi, un progetto condiviso con Erawan group. I primi sei alberghi con marchio Ibis sorgeranno entro il 2008, altri quattro saranno completati entro il 2010. Ogni struttura avrà 200-250 stanze. Ma il piano di espansione non si ferma qui: ulteriori 13 unità, oltre a quelle contenute nell’accordo con Erawan, della linea cinque stelle deluxe Six senxes e del quattro stelle Courtyard, più un resort a quattro stelle, il cui progetto dovrà essere meglio precisato.
Oasi o miraggio? Il futuro dell’investimento alberghiero in Medio Oriente
Si svolgerà dal 29 aprile al 1° maggio, presso il Madinat Jumeirah Arena di Dubai, la seconda Arabian hotel investment conference (Ahic), l’appuntamento annuale che si propone di costituire uno spazio di confronto e discussione sulle prospettive di sviluppo turistico del Medio Oriente tra big player dell’industria del settore. Tema della conferenza di quest’anno sarà «Oasi o miraggio? Il futuro dell’investimento alberghiero in Medio Oriente». I lavori avranno luogo nel conference center del Jumerirah resort e i momenti sociali saranno ospitati dai lussuosi hotel della location (Shaza, Kempinski, Palm Jebel Ali). L’evento è patrocinato dallo sceicco Ahmed Bin Saeed Al Maktoum, presidente di Dubai civil aviation e chairman di Emirates airline.
Cento nuovi budget hotel in India nei prossimi dieci anni
Indian railways ha annunciato che ha in progetto di costruire 100 nuovi budget hotel in India entro i prossimi dieci anni. L’iniziativa nasce dalla forte richiesta di nuove strutture per rispondere al maggior volume di presenze previste sia per viaggi business e leisure provenienti dall’estero (nel 2005 gli arrivi internazionali in India sono stati pari a 3,9 milioni, in crescita del 13,2%), sia per il più alto numero di spostamenti interni della classe media indiana, che oggi viaggia per turismo molto più frequentemente rispetto al passato.
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