Job In Tourism > News > Territorio > Quando l’emozione è senza prezzo

Quando l’emozione è senza prezzo

Rendere la zona un luogo ricco di tante attività ed eventi

Rendere la zona un luogo ricco di tante attività ed eventi

Di Massimiliano Sarti, 10 Febbraio 2012

Un vecchio mantra dell´hôtellerie sostiene che, quando bisogna comprare un hotel, le tre cose più importanti da valutare sono: la location, la location e la location. Un modo di dire forse abusato, ma che sicuramente non ha perso il suo smalto, soprattutto quando lo si applica a contesti particolarmente ricchi di storia, cultura e fashion, come sicuramente è la città di Roma. Ed è anche avendo bene in mente questa lezione che il general manager del capitolino InterContinental De La Ville, Ciro Verrocchi, ha recentemente accettato di assumere la presidenza della nuova Associazione di via Sistina e via Francesco Crispi, dedicata ai commercianti e ai residenti delle due storiche arterie di Roma situate a pochi passi da Piazza di Spagna. «In realtà, in questa avventura mi ci sono trovato quasi per caso, coinvolto dai soci che hanno deciso di ridare vita a un´istituzione, le cui radici affondano nel lontano 1931», racconta lo stesso Verrocchi. «Però devo dire che mi ci sono tuffato ben volentieri. Anche perché, come hotelier, sono abituato a non operare solo per la mia struttura, ma anche per il territorio in cui questa è inserita. In ciò sono peraltro aiutato, qui all’InterContinental, pure dal nostro brand, da sempre sensibile ai temi della valorizzazione delle proprie destinazioni».
La rinata associazione, dopo appena tre mesi di vita, conta oggi già quasi 100 soci. L´idea è appunto quella di sfruttare le sinergie di tutte le forze attive nella zona, per migliorare ulteriormente il contesto urbano di riferimento e rendere l´area un luogo ricco di attività ed eventi, in grado di movimentare e impreziosire le due vie. «Tra i nostri obiettivi», spiega sempre Verrocchi, «c´è anche quello di curare i rapporti con le istituzioni, per sollecitare tutti quegli interventi volti a migliorare il decoro e la sicurezza del quartiere: in primis, le opere di viabilità e di illuminazione». Ma la parte più appariscente del lavoro associativo è sicuramente quella relativa agli eventi: «Iniziative per movimentare le vie e renderle luoghi sempre più piacevoli dove vivere e passeggiare. A fine dicembre, per esempio, grazie a una collaborazione con una nota ditta dolciaria, tre Babbi Natale hanno distribuito ben 1.400 piccoli panettoni a chi veniva a fare shopping da noi. A San Valentino, invece, addobberemo le vie con dei palloncini biodegradabili a forma di cuore, che i negozianti libereranno contemporaneamente nell´aria alle 5 di pomeriggio».
Mettere d´accordo tutti gli attori economici di una stessa zona, spesso anche competitor tra di loro, non è però mai una cosa semplicissima. «In questo caso, tuttavia», riprende Verrocchi, «abbiamo registrato fin da subito un grande entusiasmo attorno all´iniziativa. In qualità di presidente è tra l´altro proprio mio compito riuscire a far comprendere a ognuno l´importanza di mettere da parte l´interesse dei singoli, per avere benefici per tutti. L´attenzione agli equilibri e alle esigenze di ciascuno parte così sin dalla pubblicità istituzionale dell´associazione, dove non comparirà, come spesso accade in queste circostanze, l´elenco di tutti i soci, ma verranno solamente sottolineati i punti di forza della nostra zona. Che poi è un´area particolarmente generosa di risorse, ricca quale è di arte, cultura, moda ed enogastronomia, nonché di servizi d’intrattenimento e prodotti d’artigianato di qualità, con brand grandi e piccoli, ma tutti di assoluto livello».
Certo, tante sono le accortezze per accontentare un po´ tutti: «Da piccole cose, ma pur sempre fondamentali, come l´itinerario dei Babbi Natale di fine dicembre, studiato nei minimi particolari perché prevedesse stazioni di 30 minuti in ogni angolo delle due vie, ad aspetti più delicati, come la redazione di un bilancio trasparente e sempre accessibile ai soci». Alla base di tutto, resta comunque l´idea di proporre un concetto di lusso contemporaneo. «Che poi non è neppure lusso, parola bandita da noi dell´InterContinental», conclude Verrocchi. «Quanto piuttosto una vera filosofia dell´esperienza, quale momento memorabile da vivere in un contesto accogliente e vitale. In altre parole, non è rilevante se una persona viene in via Sistina o in via Crispi per acquistare una cintura griffata, piuttosto che per soggiornare in qualche hotel 5 stelle, o semplicemente per bersi un cappuccino. È importante, invece, che quella stessa persona goda di un momento speciale, da serbare per sempre nei propri ricordi. Per capirci, è un po’ come la mia vecchia Chevrolet station wagon del 1989. L´ho acquistata su e-bay e l´ho pagata appena 1.200 dollari. Per me, però, è la macchina perfetta e non la cambierei con nessun’altra auto al mondo: perché è davvero un’emozione senza prezzo».

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati