Il 4 ottobre si celebra la Giornata mondiale degli animali che, sempre più, sono anche ospiti alberghieri. Con l’aumento degli animali di affezione nelle case degli italiani è cresciuta, infatti, negli ultimi anni anche la domanda di servizi di ospitalità a misura dei pet (dei cani, in modo particolare).
Secondo le stime, sarebbero più di 8 milioni i nostri connazionali che ogni anno vanno in vacanza con i propri animali domestici e, se in passato la mancanza di una cultura per friendly faceva sì che questi viaggiatori si orientassero prevalentemente verso strutture extra-alberghiera, oggi che anche la sensibilità e la disponibilità degli hotel è cresciuta si assiste a un vero e proprio boom di richieste. Una domanda che, a sua volta, traina l’offerta, con sempre più operatori e strutture che predispongono servizi, anche per attrarre, diversificare e fidelizzare nuovi ospiti.
Ma quali sono i requisiti fondamentali dell’hospitality a misura (anche) di amici a quattro zampe?
Hospitaliy pet friendly, ovvero…
Il primo punto ha a che con servizi e tariffe: prima vengono i primi, poi le seconde. I proprietari di animali domestici sono, infatti, tendenzialmente ben disposti a pagare di più perché l’hotel accolga il proprio pet, ma a fronte dell’offerta di servizi specifici e dedicati. Un aspetto fondamentale? L’accessibilità, ovvero la possibilità per l’animale di avere accesso libero alle diverse parti, soprattutto per quanto riguarda il ristorante.
Anche la camera deve essere accogliente, se l’hotel si vuole definire davvero pet friendly. Ovvero, deve essere equipaggiata di ciotole per acqua e cibo di buona fattura e non usurate, trapuntino per il letto per i cani più piccoli che volessero dormire con i proprietari e cuscini per quelli più grandi – ovviamente tutti sfoderabili e lavabili. Perché non si dia l’impressione di una proposta raffazzonata e improvvisata, è bene che l’albergo ponga attenzione alla scelta di questi oggetti, sia in termini di fattura che di materiali che del loro coordinamento con il resto dell’arredamento dell’hotel.
I servizi plus
Poste le basi, si può sempre migliorare proponendo anche servizi plus che non solo denotino la struttura come adatta ad accogliere animali, ma come vero e proprio hotel pet friendly – posizionamento ben sfruttabile poi anche come leva di marketing. Ecco qualche esempio: offerta di cibi per animali di ottima qualità, gadget come giochi e collarino, offerta di trattamenti di benessere per gli animali con accesso a un’eventuale piscina riservata, proposte di attività specifiche da fare con i pet e convenzioni con spiagge, locali e attrazioni della destinazione anch’esse amiche degli animali.
Cosa non deve assolutamente mancare? I contatti di un dog sitter e, soprattutto, di un buon veterinario della zona in caso l’ospite a quattro zampe si sentisse poco bene.
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