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Gruppo Bulgarella: lo sviluppo alberghiero parla italiano

Il maxi-progetto di recupero della Colonia Olivetti di Sarzana, l’occhio sulla piazza milanese, ma anche l’allarme sul caro-voli estivo e le criticità legate al personale: l’ospitalità italiana vista dalla holding siciliana

Il maxi-progetto di recupero della Colonia Olivetti di Sarzana, l’occhio sulla piazza milanese, ma anche l

Di Job in Tourism, 31 Maggio 2024

I piani di sviluppo, che dopo le ultime importanti acquisizione in Sicilia e Liguria puntano alla piazza milanese, l’andamento positivo del settore, sul quale permangono tuttavia delle incognite, ma anche la riflessione sul tema complesso della carenza di personale. A scattare la fotografia alle porte dell’alta stagione estiva – nell’intervista di apertura del magazine di Job in Tourism di questa settimana (sfogliabile per intero a questo LINK), è il Direttore Generale del Gruppo Bulgarella Holding, Ray Lo Faso.

I piani di sviluppo del Gruppo Bulgarella

Il gruppo siciliano ha attualmente in portfolio 31 alberghi di proprietà di categoria 4 e 5 stelle distribuiti in cinque Regioni italiane (Sicilia, Toscana, Veneto, Emilia Romagna e Liguria), alcuni dei quali in gestione diretta, per un totale di 2450 camere. L’attenzione è ora concentrata sulla riqualificazione di due importanti strutture acquisite recentemente, la Colonia Olivetti di Marinella di Sarzana, che sarà trasformata in un resort di lusso, e l’ex Motel Agip di Palermo, che diventerà un moderno albergo commerciale. “Guardiamo sempre con interesse alla piazza milanese e – rivela il DG – attendiamo gli esiti di un ricorso riguardante l’aggiudicazione della gara di Palazzo dei Portici Meridionali, affacciato su piazza del Duomo a Milano”. Nonostante le opportunità che possono sorgere in mercati stranieri limitrofi, il Gruppo prevede, al momento, uno sviluppo tutto italiano: “Resta il palcoscenico ideale per i nostri piani. Il mercato delle strutture alberghiere sta vivendo un momento frizzante, come dimostra l’interesse crescente da parte di investitori stranieri nei confronti di operazioni real estate su vari cluster, dal city al countryside, dai resort balneari a soluzioni ibride che garantiscono una resa maggiore in termini di metri quadri”. Per il 2024 Bulgarella punta a crescere “cercando di mantenere un livello di qualità medio-alto, senza rinunciare alla nostra identità”.

Focus architettura e design

Un obiettivo rispetto al quale – sottolinea Lo Faso – architettura e design giocano un ruolo sempre più importante per un gruppo alberghiero che nel tempo ha scelto di specializzarsi nell’acquisizione e nel recupero di immobili storici o di pregio: “Sono aspetti fondamentali. Basti guardare le nostre ultime realizzazioni, come l’Hotel Cube di Firenze, oggi denominato Wyndham Garden dall’attuale gestore. Nelle strutture che hanno una lunga storia, come palazzi d’epoca o monumentali, bisogna tutelare la location e puntare al recupero”. Da sottolineare, poi, che il lusso nel mondo dell’ospitalità, sta cambiando orientamento: “L’ospite ricerca esperienze in hotel e nel territorio cariche di autenticità, un’atmosfera che gli ricordi di più l’ambiente di casa. In questo noi siamo stati pionieri – dice Lo Faso –. Ben 16 dei nostri 31 alberghi sono beni vincolati dalla Soprintendenza. Soggiornare in questo tipo di strutture offre un viaggio nel viaggio. Rappresenta un valore aggiunto e un tratto distintivo, direi unico. Mi riferisco, ad esempio, alla Tonnara di Bonagia a Trapani, all’Hotel Palazzo a Livorno, ai Monasteri a Siracusa o al Grand Hotel Misurina sulle Dolomiti”.

Il valore aggiunto delle strutture indipendenti

E a proposito della crescente maggiore presenza di catene in Italia Lo Faso ricorda quelle che sono le peculiarità dell’hospitality italiana: “È indubbio che le catene internazionali aumentino la loro penetrazione, ma il mercato italiano in questo senso è molto particolare. Non ritengo che seguire la direzione di limitare il numero di strutture indipendenti sia un male, al contrario – evidenzia – penso che le strutture indipendenti garantiscano il valore aggiunto dell’identità e della territorialità”.

L’allarme caro-voli

Piuttosto, è un’altra l’incognita che il DG vede all’orizzonte, quella per i possibili effetti negativi del caro-voli sui resort italiani. “Il trend degli hotel italiani è certamente positivo. In termini di performance – spiega Lo Faso – crescono in particolare le strutture di città, ma nel lungo periodo i resort potrebbero risentire dei prezzi attuati dai vettori. Il Governo – conclude – non sta valutando con attenzione l’impatto che hanno le tariffe aeree, che danneggia la competitività dei resort italiani rispetto al mercato estero”.

Per approfondire: Colonie, motel, monasteri: il recupero degli immobili storici

Il modello di sviluppo del Gruppo Bulgarella Holding è orientato al recupero, soprattutto di strutture ricettive storiche abbandonate e immobili di pregio. Non a caso, tra i principali progetti in cantiere c’è la riqualificazione della Colonia Olivetti di Marinella di Sarzana, che porterà il prossimo anno all’inaugurazione del resort cinque stelle Marinella Olivetti. Il progetto prevede un ampio intervento di riqualificazione, con un investimento stimato di 10 milioni di euro, nel rispetto dei vincoli storico-artistici dei 2.942 metri quadrati della struttura originaria e del parco, un classico esempio di giardino all’italiana di circa 3 ettari, “con l’obiettivo di realizzare un resort di alto livello, capace di attirare clientela internazionale”, spiega il Gruppo. Il resort conterà 92 camere tra standard, junior suite e suite su due piani, con un ristorante panoramico e un parcheggio. A nuova vita tornerà anche l’ex Motel Agip di Palermo, storica struttura della città, attualmente chiusa, che Bulgarella ha rilevato lo scorso anno. Il fabbricato, composto da sette piani fuori terra per un totale di 120 camere, oltre a locali tecnici, magazzini, sala banchetti, sala ristorante, bar, cucina e tre sale conferenze, sarà completamente ristrutturato per diventare un hotel 4 stelle con l’obiettivo di generare 60mila presenze annue. Sono già partiti, invece, i lavori di riqualificazione dell’Hotel Bristol di Viareggio: un intervento da 10 milioni di euro che porterà alla riapertura della struttura entro un paio di anni, con un nuovo posizionamento cinque stelle.

Per approfondire: Prima la persona, poi il professionista

La difficoltà a reperire personale rimane una delle criticità maggiori che si trova ad affrontare il settore alberghiero. “Dal mio punto di vista – analizza il DG del Gruppo Bulgarella Holding Ray Lo Faso – oggi il problema va visto sotto due aspetti: il primo che è il comparto alberghiero e turistico in generale deve tornare a essere stimolante e affascinante per i lavoratori che ne vogliono far parte, il secondo è che si deve mettere mano con grande serietà al Contratto collettivo nazionale per dare salari più importanti e non riversare ulteriori costi alle aziende, che sono già abbastanza vessate da questo punto di vista”. Ma come sta affrontando il tema il Gruppo? “Cerchiamo di non fare più selezioni di massa, ma preferiamo ricercare dei specifici talenti in modo da poterli inserire nelle nostre strutture affinché possano crescere e poi darci un valore aggiunto. Cerchiamo inizialmente la persona e successivamente il professionista – sottolinea Lo Faso – senza utilizzare la pressione che di solito mette la classica ricerca di personale”. Al momento, a stagione già iniziata e con tutti i settori già coperti, Bulgarella non è impegnato in selezioni del personale specifiche anche se – conclude il DG – soprattutto in alcuni reparti sensibili, come quello degli addetti e dei capi ricevimento, siamo sempre molto attenti a trovare figure che ci possano aiutare a crescere”.

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