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EHMA Italia: Premio alla Carriera a Vincenzo Pagano

Napoletano, già Ufficiale e Commendatore della Repubblica Italiana, Pagano ha diretto numerosi prestigiosi alberghi italiani: i ricordi di una vita spesa al servizio dell'ospitalità di altissimo livello

Napoletano, già Ufficiale e Commendatore della Repubblica Italiana, Pagano ha diretto numerosi prestigiosi a

Di Job in Tourism, 10 Giugno 2025

È andato a Vincenzo Pagano (nella foto, sulla sinistra) il Premio alla Carriera 2025 di EHMA Italia, la delegazione italiana dell’associazione che riunisce gli hotel manager europei. Napoletano, Pagano vanta una lunga carriera nel mondo dell’hôtellerie, che gli è valsa anche i titoli di Ufficiale e Commendatore della Repubblica Italiana. Ora, il riconoscimento da parte dei colleghi con questo premio che va al socio EHMA “che si è distinto per il comportamento etico animato da passione e intelligenza, l’alta professionalità e l’impegno nell’attività svolta, riportando risultati straordinari e diventando un esempio per tutta la categoria“.

Il profilo

Durante la sua storia professionale Pagano ha diretto numerosi prestigiosi alberghi, tra cui molti nell’area campana, come l’Hotel Royal di Positano, l’Hotel Capri Palace di Anacapri e l’Hotel La Palma, sempre a Capri. A Ischia Pagano è stato Direttore Generale dell’Hotel Manzi di Casamicciola e poi dell’Hotel Regina Isabella di proprietà del Gruppo Angeli Rizzoli, gestiti dal Gruppo Fiorentino allora proprietario dell’Hotel du Vesuve di Napoli. Successivamente è stato Area Manager del Gruppo Prestige hotels, di cui ha guidato i napoletani Grand Hotel Vesuvio, Hotel Excelsior e Hotel Majestic. Prima di fondare la sua società P&P Hotel Consulting le ultime due tappe della sua carriera sono state il San Domenico Palace Hotel di Taormina e il San Clemente Palace a Venezia.

I ricordi di un General Manager

“Non c’è una professione come quella di Direttore Generale di Albergo capace di darti tante emozioni e novità quotidiane“, ha raccontato Pagano in occasione della consegna del premio, avvenuta durante la riunione di metà anno dell’associazione, a inizio giugno. “Le soddisfazioni non mi sono mancate nella mia vita professionale. Ho incontrato personalità eccezionali come Giorgio Napolitano a pochi giorni dalla sua elezione a Presidente della Repubblica, che festeggiò la sua nomina proprio a Napoli, sua città natale, al Grand Hotel Vesuvio, da me diretto. Anche Carlo Azeglio Ciampi visitò Napoli da Presidente della Repubblica e scelse l’Hotel Excelsior, allora sotto la mia direzione, per una tipica colazione napoletana: caffè e sfogliatella! Nella capitale partenopea si tenne anche il G7 del 1994 ed ebbi l’onore di ospitare, tra il Grand Hotel Vesuvio e l’Hotel Excelsior, i maggiori esponenti della politica mondiale: la coppia presidenziale USA Bill e Hilary Clinton, il Cancelliere tedesco Helmut Kohl, il Presidente francese François Mitterand, il Presidente russo Boris Eltsin, il Premier inglese John Major e il nostro Premier Silvio Berlusconi”.

Dal punto di vista mondano Pagano ebbe l’esperienza di organizzare al San Clemente Palace Hotel & Resort di Venezia nel 2011 il matrimonio indiano di Pramod Agarwal, costato ben 20 milioni di euro. La struttura, situata su un’isola privata, fu affittata in esclusiva per 800 ospiti per 10 giorni. Si trattò di un vero matrimonio da favola di marca Bollywood: elefanti, trampolieri, un dirigibile, giocolieri e figuranti in costumi del Settecento animarono l’atmosfera sulle note delle canzoni di Shakira e dei Gothan Project, mentre un esercito di fioristi, sarti e parrucchieri si occuparono degli sposi e dei loro ospiti.

L’ospitalità che cambia

E di storie da raccontare ne avrebbe davvero tante Vincenzo Pagano in una carriera lunga cinque decadi, durante le quali anche il modo di fare ospitalità è cambiato. “La differenza tra noi e i giovani si percepisce persino nel modo con cui ci riferiamo all’albergo in cui lavoriamo – ha sottolineato Pagano -. Noi lo chiamiamo “casa”, loro lo considerano un’azienda. Un tempo noi direttori generali passavamo molto tempo nella hall ad accogliere gli ospiti come veri padroni di casa, mentre oggi report e budget occupano la maggior parte del nostro tempo. Fondamentalmente invece non sono cambiate le richieste degli ospiti: riconoscimento e personalizzazione del servizio, grande attenzione alle loro esigenze e un’accoglienza cordiale senza eccessivi formalismi”.

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