Job In Tourism > News > A Milano arriva Voco, l’hotel “business casual” con spirito green

A Milano arriva Voco, l’hotel “business casual” con spirito green

Ihg ha scelto la piazza meneghina per il debutto italiano del suo brand lifestyle, con una struttura gestita da HNH Hospitality. Le anticipazioni del direttore Paolo Tirelli

Ihg ha scelto la piazza meneghina per il debutto italiano del suo brand lifestyle, con una struttura gestita

Di Mariangela Traficante, 28 Luglio 2021

InterContinental Hotels Group ha scelto Milano per il debutto italiano di Voco, il marchio lifestyle del gruppo IHG che dunque esordisce in Italia con la gestione di HNH Hospitality. Il voco Milan-Fiere apre a settembre in via Giorgio Stephenson 55, e punta sia sull’offerta innovativa che mancava nel quartiere, sia sulla posizione strategica per raggiungere Fiera Milano, MiCo (Milano Convention Centre), Mind (Milano Innovation District) e l’accesso alle principali autostrade che conducono in città e agli aeroporti di Linate e Malpensa. La vocazione, dunque, è business (ma non solo) e scommette sul rilancio del settore e degli eventi nel capoluogo meneghino, ma puntando a una clientela attiva, giovane, attenta al benessere e alla socialità.
Sia gli spazi comuni che le camere sono stati oggetto di un restyling che ridisegnerà lo stile e l’immagine dell’hotel. Ne abbiamo parlato con il general manager Paolo Tirelli.

Domanda: Quali sono i punti chiave della struttura e quale elemento aggiunge all’offerta alberghiera di Milano?
Risposta: “Sicuramente nella zona in cui opereremo arriviamo con una struttura di brand, di cui c’era carenza, che offre standard garantiti con un marchio nuovo e dinamico. Si tratta di una proposta di standard alto che si rivolge a una clientela non formale, vuole essere un crocevia e punto nevralgico, accogliendo sia clientela corporate che leisure, sfruttando le direttrici verso Malpensa o i nuovi sviluppi di Mind nell’area ex Expo 2015, certamente si tratta di un punto che gioca a favore del rilancio della zona e si inserisce nel processo di rinnovamento che la interessa. Tra i punti chiave segnalo sicuramente gli standard alti, a partire per esempio da come “vestiamo” il letto al design degli spazi rivisto in chiave green. Alcune camere vedranno anche delle “sfumature” fitness, con attrezzatura e spazi dedicati per esercizi in camera.
In generale, tutto l’hotel ha una vocazione green molto forte: abbiamo ridotto al minimo l’utilizzo della plastica, l’acqua complimentary in camera è servita in bottiglie di vetro, abbiamo abolito i bicchieri di plastica in bagno, l’imbottitura dei piumini è realizzata in materiali riciclati o riciclabili. Grazie inoltre all’investimento della proprietà della struttura disponiamo di un sistema completamente elettrico, senza caldaie e ad emissioni zero che ci ha permesso di non dover rivedere gli impianti. La nostra è stata più una rivisitazione degli interni.
L’apertura sotto le insegne Voco, per un hotel che è stato un Boscolo poi passato attraverso la gestione spagnola di Barcelò, avviene nel segno di una forte discontinuità sul fronte dello stile. Da un design molto pronunciato, passeremo a un concept più soft e green, rivisto completamente negli spazi comuni e nelle camere, l’obiettivo è far sentire l’ospite a casa”.

D. L’hotel scommette su eventi e congressi: come immagina che saranno nel prossimo futuro e come vi state attrezzando?
R. “Il nostro gruppo HNH Hospitality è stato tra i primi a riaprire e tenere aperte le strutture, con la politica di esserci per i nostri clienti e per il nostro staff nel momento in cui farlo era forse più visionario che conveniente.
È stato un atteggiamento coraggioso ma è quello che ci caratterizza, e lo faremo anche sul fronte eventi, su cui vorremmo puntare. Nei nostri hotel li stiamo già ospitando, naturalmente nel pieno rispetto di tutte le normative, e speriamo di fare altrettanto anche a Milano, sviluppando anche protocolli interni. Le restrizioni impattano sulla capacità di offrire spazi, ne siamo coscienti, ma sicuramente lavoreremo anche a eventi ibridi, investendo sull’upgrade degli strumenti e sulla banda che è il punto cruciale per soddisfare le richieste di meeting anche da remoto, è necessario avere le strumentazioni per mandare in onda e creare le regie nel modo più efficace. Forse tornerà una presenza massiccia, ma l’output di audio e video e di dati verso l’esterno resterà sempre, dunque bisogna essere attrattivi per questo tipo di richiesta”.

D. Come si compone l’offerta food and beverage? Punterete molto anche sull’apertura alla città e su una clientela locale per i vostri servizi?
R. Sì. Strutturalmente l’hotel è attrezzato per una cucina a 360 gradi, dalla pizza alla griglia con cucina a vista che dà sul ristorante e intorno cui impronteremo la nostra offerta. Punteremo su lavorazioni leggere di materie prime pregiate, sia carne che pesce, una scelta che sposa anche le tendenze attuali di richiesta di cibi non troppo elaborati.
Per quanto riguarda il pubblico esterno spero che riusciremo a farci percepire e conoscere presto, perché la zona ha bisogno di un ristorante di medio-alto livello, appena sotto lo stellato, con un’offerta non solo tipica italiana. Stiamo definendo loghi e menù con lo staff, e non siamo alla ricerca di “nomi” particolari di chef, preferiamo far crescere le risorse interne.
Per quanto riguarda l’offerta F&B, punteremo molto sulla socialità, dunque non il classico tavolo singolo ma tavoli più lunghi in cui gli ospiti se hanno voglia possono anche fare due chiacchiere e godersi un clima conviviale, anche nel bar per esempio ci sarà la gaming area, dove magari rilassarsi con un drink e dopo con una partita a freccette o a biliardo”.

D. Quali sono stati i criteri che vi hanno guidato nella scelta e selezione del personale?
R. “Puntiamo sempre ad avere il più possibile staff che sia assunto da noi, cercando di evitare l’outsourcing, se non in casi come l’housekeeping, delegato a un’azienda con cui il rapporto è già solido e che già collabora con noi su quattro hotel.
A regime dovremmo arrivare a una squadra di circa una trentina di collaboratori anche se ancora non abbiamo definito numeri precisi.
Parte dello staff che già lavorava in hotel è stato confermato e sono felice di aver potuto mantenere persone che durante la pandemia erano rimaste senza un’occupazione. Abbiamo cercato di dialogare con lo staff che era in struttura, come per esempio personale di ricevimento e back office.
Per il resto al momento non stiamo registrando particolari difficoltà nel recruiting di altre figure”.

D. Come vede lo sviluppo della scena alberghiera milanese nel prossimo futuro?
R. “Si tratta di una piazza nuova per noi, sia come gruppo Hnh che per me come direttore, ci vorrà ancora un po’ di tempo per avere un’idea precisa. Credo che la città stia vivendo una situazione difficile che dura forse più che altrove ma vedo lo sviluppo concentrato un po’ più da parte di brand internazionali e situazioni più strutturate. In generale, l’offerta ampia e frammentata forse in futuro si concentrerà su brand più definiti, con programmi di membership vantaggiosi come appunto Ihg, ma anche Hilton o Best Western, per fare degli esempi, e invece gli hotel indipendenti andranno a soffrire maggiormente. Senza dimenticare anche che è difficile arrestare l’avanzata del segmento dell’ospitalità extra-alberghiera”.

Il profilo
Nato in provincia di Brescia, Paolo Tirelli è stato deputy manager dell’Hotel du Parc a Sirmione e direttore del Palace Hotel Desenzano. Dall’ottobre 2018 è stato resident manager al BW Ctc Hotel Verona per HNH Hospitality Spa, prima di essere designato direttore per il nuovo Voco Milan-Fiere di prossima apertura a Milano.

La struttura
Voco Milan-Fiere si trova in un edificio di 22 piani dal design moderno, proprietà di Alivest Spa, e si rivolge a un target sia business che congressuale. Ospita 280 camere e suite suddivise in diverse categorie: 224 camere Standard, 32 camere Premium, 24 Suite.
Il Centro Congressi conta 7 spazi modulari, tutti illuminati da luce naturale, dotati di apparecchiature high tech e wi-fi gratuito, per eventi ed esposizioni fino a 630 persone; foyer e un terrazzo di 812 mq per eventi all’aperto, gaming area. La proposta F&B conta su due ristoranti e sul Lounge Bar. A disposizione dei clienti una sala fitness e l’area benessere con piscina, sauna e bagno turco.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati

Nessuna news correlata.