Appuntamento per il prossimo 4 ottobre con la nuova edizione di TFP Summit digitale: come già a febbraio scorso, la consolidata job fair firmata Job in Tourism è sbarcata sulla piattaforma virtuale, confermando dunque il suo ruolo di riferimento per il recruiting delle aziende di travel e ospitalità anche nel momento complesso della pandemia.
Il 4 ottobre, dunque, ci sarà un’intera giornata a disposizione di aziende e candidati per incontrarsi virtualmente, grazie a un calendario di colloqui personali a orari prestabiliti in un’agenda che sarà precedentemente selezionata e curata dagli organizzatori.
Ma come è andata nel debutto online dello scorso inverno? Lo abbiamo chiesto a una delle aziende che ha partecipato all’edizione di febbraio, e che conferma la propria presenza anche per ottobre, Terme di Sirmione.
“In un momento come era febbraio di grande delicatezza e incertezza nel settore, riuscire a tenere vivo il network è stata una bella possibilità, e avere avuto già una precedente scrematura delle candidature ha permesso di essere efficaci e tempestivi e questo è certamente un ottimo punto di merito – racconta Silvia Bertoldi -. Riuscire a strutturare l’evento ai primi di febbraio è stato propedeutico, per avere profili pronti da inserire poi nel momento in cui la normativa ha consentito la riapertura”
La manager sottolinea anche l’efficacia di avere un momento dedicato in cui concentrarsi con attenzione sul candidato/a, un focus mirato che agevola entrambi, candidati e selezionatori.
Sicuramente un aspetto non trascurabile da tenere presente è quello tecnico: “L’esperienza digitale ha messo un po’ tutti alla prova, non solo sul fronte dell’abilità, ma anche del tipo di relazione, e dunque è importante sviluppare tale dimestichezza”. Importante anche il contesto, un elemento che invece magari non viene considerato così centrale nei colloqui in presenza: “Da selezionatori abbiamo cercato di cogliere anche questi aspetti per arricchire il processo”.
Da parte dei candidati, la manager ha notato inoltre il “desiderio di ristabilire il contatto dopo mesi in cui mancavano colloqui e percorsi strutturati in tal senso. Abbiamo registrato entusiasmo, proattività e voglia di fare”.
Quali sono dunque, volendo sintetizzare, i plus dell’edizione digitale di TFP Summit? “Sicuramente l’attività di scrematura prima dei colloqui, altrimenti diventa difficile gestire le tempistiche e gli appuntamenti. E anche il fatto che ci sia la possibilità di accedere poi a un database potenzialmente di interesse è un elemento di rilievo. L’aspetto organizzativo e le tempistiche in un evento da remoto diventano cruciali”.
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