Dicembre, tempo di bilanci, ma anche di previsioni di quello che sarà nell’anno nuovo in arrivo. Come quelle diffuse nei giorni scorsi dal “Changing Traveller Report 2025” di SiteMinder, la piattaforma di distribuzione e revenue management per il settore alberghiero che annualmente misura l’evoluzione delle abitudini di viaggio, con un focus specifico sui trend alberghieri. Cosa cercheranno, dunque, gli ospiti d’hotel nel 2025? Come prenoteranno? E come indirizzeranno i propri budget di spesa? Vediamolo insieme in questo approfondimento dall’ultimo numero del nostro magazine digitale, sfogliabile per intero a questo link.
I trend principali
Secondo il report SiteMinder – condotto con Kantar su oltre 12mila viaggiatori in 14 mercati turistici, tra i quali l’Italia – il prossimo sarà l’anno dell“Everything Traveller”. Ovvero, di viaggiatori più propensi a spostarsi per un evento, che apprezzano l’idea di trascorrere più tempo in hotel, attratti dalle destinazioni di tendenza, attenti al budget ma disposti a spendere per eventi, servizi extra, esperienze e sistemazioni eco-sostenibili. Un nuovo tipo di ospite che – sottolinea il report – “introduce una complessità inedita che condurrà a cambiamenti fondamentali nel modo di operare degli albergatori”. Ma vediamo cosa racconta nel dettaglio il report a proposito dei viaggiatori italiani.
Dove vanno e cosa cercano i viaggiatori italiani
Innanzitutto, le intenzioni di viaggio: se nel 2025 il 72% degli intervistati a livello globale prevede di viaggiare all’estero, in Italia i viaggiatori che puntano esclusivamente a destinazioni estere sono appena il 19%, mentre chi sta pianificando viaggi sia nazionali sia internazionali raggiunge il 56%. C’è, quindi, un 25% di italiani per i quali il Belpaese resta la destinazione principale. Al di fuori dei confini nazionali, le mete più gettonate saranno Spagna, Francia, Grecia, Austria e Germania; la prima destinazione al di fuori dell’Europa, invece, sono gli Stati Uniti. Rimanendo in Italia, le mete più ambite si confermano Sicilia, Toscana, Puglia, Sardegna e Lombardia.
“I viaggi – evidenzia il report – sono sinonimo di avventura e novità: posti nuovi, sapori inediti, voglia di provare a fare cose mai fatte prima e ricerca di tempo dedicato al relax”. Le esperienze più ricercate dagli italiani durante il soggiorno includeranno, quindi, servizi SPA, musica dal vivo, cene gourmet o wine tasting, danze e tradizioni locali, lezioni di yoga e meditazione, lezioni di cucina tradizionale, lezioni di lingue straniere, attività di giardinaggio e agricoltura.
I must in hotel
Venendo nello specifico agli hotel, tra i comfort imprescindibili ricercati in una camera d’albergo gli italiani continuano a considerare prioritari la comodità di letto e cuscini, a seguire la vista, la possibilità di controllare la temperatura, una buona TV o impianto audio e, infine, l’opportunità di gestire la pressione della doccia. Il minibar, un tempo considerato un “must-have”, invece, attualmente è rilevante solo per il 15% degli ospiti nazionali.
Tra le ragioni che spingono gli italiani a tornare nella stessa struttura, al primo posto c’è il rapporto qualità/prezzo. Seguono la location, la qualità dello staff e del servizio clienti, eventuali omaggi come la colazione o il merchandise, le esperienze legate al soggiorno, la connessione con la cultura locale, l’unicità e lo stile e i programmi fedeltà.
Workation ed eventi come driver di viaggio
SiteMinder ha fatto un focus anche sul tema della cosiddetta “workation”, la combinazione tra lavoro e vacanza, rilevando come il 35% dei viaggiatori italiani preveda di lavorare durante il prossimo viaggio (un dato in crescita rispetto a quest’anno). Aumenta anche la predisposizione a spostarsi per manifestazioni come concerti e festival, ma anche ritrovi familiari per occasioni speciali ed eventi sportivi.
Segnali per gli albergatori
“L’Everything Traveller – commenta Simone Portaluri, Regional Sales Manager per SiteMinder in Italia – tratteggia il nuovo profilo dei viaggiatori contemporanei: da un lato contano sulla flessibilità per poter prendere decisioni anche last minute, ma dall’altro pianificano con attenzione ogni dettaglio. Organizzano viaggi internazionali dall’altra parte del mondo, ma allo stesso tempo programmano weekend prolungati appena fuori i confini della propria città. Sono alla ricerca di nuove esperienze, senza però rinunciare al piacere di una giornata in SPA. La nostra ricerca – evidenzia Portaluri – invia precisi segnali agli albergatori: per soddisfare queste preferenze e questa dinamicità non basta seguire le tendenze, ma è necessario un impegno profondo nella comprensione di come cambiano i comportamenti dei viaggiatori, mantenendo costantemente il polso della situazione. In questo contesto, gli insights basati sui dati diventano fondamentali per permettere alle strutture di anticipare le esigenze degli ospiti e offrire l’esperienza che desiderano”.
Per approfondire: Hotel e budget: gli italiani risparmiano sulla camera, ma sono disposti a spendere per accomodation green
Il “Changing Traveller Report 2025” di SiteMinder evidenzia la grande attenzione che gli ospiti d’hotel italiani pongono al fattore costi al momento della prenotazione. Non è, dunque, un caso che il 55% punti a una camera standard come prima opzione. Questo approccio è evidente anche dal fatto che non solo la maggior parte degli intervistati italiani (62%) dichiara di voler spendere la stessa somma per l’alloggio rispetto all’anno precedente, ma che una quota significativa (25%) afferma di voler optare per una camera più economica per risparmiare e il 19% prevede di ridurre la spesa complessiva accorciando la durata del soggiorno. Tuttavia – e il dato è molto interessante – il 42% è disposto a pagare fino al 10% in più per una accomodation che rispetti l’ambiente, il 14% spenderebbe fino al 25% in più e il 10% fino al 50% in più. C’è comunque voglia di trascorrere momenti di qualità quando si viaggia: gli italiani sono, infatti, pronti a concedersi dei servizi aggiuntivi. Per esempio, se non è inclusa, la colazione è l’extra per il quale il 42% degli ospiti è disposto a spendere, seguita dal parcheggio (26%), il transfer per l’aeroporto (26%), la vista (21%) e il balcone (19%). Sul budget incide anche il fattore flessibilità, con l’82% degli ospiti italiani disposto a modificare le date del proprio viaggio se ciò consente di evitare l’alta stagione, di ottenere condizioni di prenotazione più vantaggiose o di accedere a stanze di categoria superiore.
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