In tempi di amori fluidi e rivendicazioni orgogliose della cosiddetta “singletudine”, quella di San Valentino è una ricorrenza che pare non perdere smalto, almeno nel campo del marketing alberghiero e della ristorazione. Da sempre data cerchiata in rosso nei calendari di hotel e ristoranti per la proposta agli ospiti di soggiorni, piatti e servizi pensati ad hoc per gli “innamorati”, il 14 febbraio continua a esercitare il suo fascino.
Ma cosa significa celebrare di questi tempi San Valentino in hotel? Come le strutture ricettive interpretano la tradizione provando a innovarla in occasione di una ricorrenza tradizionale per sua stessa natura (che quest’anno cade anche di venerdì prestandosi all’organizzazione di lunghi week-end di relax)? Proviamo a rispondere con questo viaggio tra i menu e i soggiorni più esclusivi pensati da chef e hotel italiani di fama tratto dal numero di questa settimana del nostro magazine digitale (sfogliabile per intero a questo LINK) per continuare a celebrare l’amore – e non perdere terreno in una delle serate più importanti dell’anno per gli alberghi.
Il “coinvolgimento sensoriale”
C’è chi, come l’Hilton Molino Stucky – complice la location romantica per antonomasia come Venezia – punta sul “coinvolgimento sensoriale”, tra accoglienza in water taxi privato, cena gourmet firmata dallo Chef Ivan Fargnoli e relax alla SPA all’insegna dell’aromaterapia. Fiore all’occhiello della proposta è, tuttavia, è il workshop sull’arte profumatoria veneziana, con l’evento The Merchant of Venice, in uno dei luoghi più suggestivi della città, la Libreria Studium: un pomeriggio dedicato alla scoperta della storia veneziana del profumo, delle diverse famiglie olfattive e delle materie prima naturali o sintetiche fino alla creazione di un profumo di coppia personalizzato.
L’eccezionalità della location
Sulla particolarità della location punta, invece, il Relais Antico Podere San Francesco, in Toscana, sulla Costa degli Etruschi, che per il fine settimana di San Valentino propone l’esperienza glamping di lusso nella sua “Bubble Suite”: una vera e propria suite dotata di tutti i confort, caratterizzata da pareti trasparenti che offrono la vista panoramica sul cielo stellato.
Ispirate al contatto con la natura sono anche le proposte di Tenuta dell’Annunziata, a pochi chilometri dal lago di Como, dove è possibile camminare nel Bosco Bioenergetico beneficiando degli effetti positivi di una seduta di forest therapy, ma anche della Snow SPA Experience dell’Hotel Lac Salin di Livigno. Qui protagonista è la neve, trasformata in una SPA speciale, che circonda una vasca idromassaggio riempita con acqua calda per un momento di benessere all’aperto in un contesto inusuale, al termine del quale gli ospiti possono degustare il menu vegetariano del ristorante Stua da Legn firmato dallo Chef Andrea Fugnanesi.
L’esperienza gastronomica
L’esperienza enogastronomica è, chiaramente, la grande protagonista delle proposte speciali di San Valentino degli hotel, soprattutto in città. A Milano, al Pellico 3, il ristorante del Park Hyatt, lo Chef Guido Paternollo propone un menu degustazione di sei portate: Capasanta, foie gras, prezzemolo, Triglia, lardo di Colonnata, sedano, vino rosso e lo Spaghetto alla chitarra cotto in estrazione di zuppetta di pesce allo zafferano. E, ancora, Risotto agli agrumi, gamberi rossi marinati, pepe rosa e di cayenna, Aragosta cotta ai carboni, radicchio tardivo, champignon, aceto balsamico e, per concludere, Soufflé al cioccolato e sorbetto ai frutti rossi. Per un drink, il Mio Lab, il cocktail bar dell’hotel, ha ideato anche “Baciami ancora”, un drink d’autore realizzato con Campari Bitter, Cocchi Storico, Chambord, drops Bitter al cioccolato, servito su un tumbler basso con ghiaccio XL.
Spostandosi a Roma, è a Tre Stelle Michelin la proposta de La Pergola di Heinz Beck, al Rome Cavalieri, a Waldorf Astoria Hotel. Nel menu speciale di San Valentino ci sono la Ricciola con radicchio e vermouth al profumo di arance, i Tagliolini al limone con salsa alle erbe e caviale, la Triglia con rafano e melograno e lo speciale Dessert di San Valentino. Il Bar Manager Angelo Severini ha ideato, invece, il cocktail “Odi et Amo”, che unisce la forza della Vodka Absolut e del Cointreau con la dolcezza della purea di lampone e la freschezza del lime.
Sempre nella Capitale, Follie, il ristorante fine dining di Villa Agrippina, guidato dallo Chef Alfonso D’Auria, presenta un menu nel quale l’emozione si esprime attraverso la combinazione di colori, profumi e consistenze. In carta, il Carciofo e il topinambur, la Capasanta scottata, zucca alla scapece e cacao amaro, il Risone di Gragnano, con ostriche alla brace, finocchietto e limone candito e, ancora, il Dentice in olio cottura, vaniglia e cavolfiore, per concludere con il Cuore di cioccolato e lampone, pepe rosa e noce moscata.
Rimanendo in tema di dolci, il cioccolato è il protagonista anche del San Valentino firmato da Antonino Cannavacciuolo, il cui Laboratorio di pasticceria artigianale propone alcune novità pensate appositamente per l’occasione dal Pastry Chef Kabir Godi, come la Crostata Desiderio – base frolla al cacao, con ganache al passion fruit, copertura all’arancia e crunchy al cioccolato con riso soffiato e frutta secca – e le eleganti tavolette di cioccolato bianco alle fragole e lamponi.
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