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La prima volta della cucina veg a Livigno è in hotel

All'interno dell'hotel Lac Salin riapre, con un concept tutto nuovo, il ristorante Stua da Legn che, sotto la guida dell'Executive Chef Andrea Fugnanesi, proporrà un cucina vegetale e vegan rivisitata in chiave fine dining

All'interno dell'hotel Lac Salin riapre, con un concept tutto nuovo, il ristorante Stua da Legn che, sotto la

Di Job in Tourism, 27 Maggio 2024

La cucina vegetariana e vegana sbarca per la prima volta a Livigno e lo fa all’interno di un hotel. Riaprirà, infatti, il prossimo 21 di giugno, con un concept tutto nuovo ispirato alla cucina vegetale, il ristorante “Stua da Legn” dell’hotel Lac Salin SPA & Mountain Resort del gruppo Lungolivigno. Alla guida della brigata, lo chef Andrea Fugnanesi, che ha lanciato lo scorso anno il ristorante fine dining “Stua Noa”, in centro a Livigno, ed è ora l’Executive Chef di tutti e sei i ristoranti del gruppo.

Una “trasformazione epocale”

“Stua da Legn – spiegano dalla compagnia – abbraccia una trasformazione epocale, si rinnova e si trasforma, divenendo la destinazione culinaria dedicata ad esaltare il mondo vegetariano e vegano in chiave fine dining accogliendo i suoi ospiti in un’atmosfera calda, familiare, dove i ricercati sapori culinari si fondono con l’eleganza del legno tradizionale, nell’antica stube tipica delle baite livignasche. Il nome per esteso è “Stua da Legn Alta Cucina Naturale” in quanto la natura svolge un ruolo primario in tutto il concept dell’innovativa proposta gourmet”.

La mission, racconta lo  Chef Fugnanesi è “trasformare il concetto di cucina vegetale e vegana, portando in tavola emozioni e sapori sorprendenti rivisitati in chiave Fine Dining. Questo tipo di esperienza completerà il soggiorno di benessere di chi sceglie l’hotel Lac Salin per il relax, il buon cibo ed il contatto con la natura alpina di Livigno”.

Il menu

In menu, tra gli antipasti spiccano la Scarola ripiena di pane raffermo, maionese al levistico, fondo vegetale e crema al prezzemolo, l’Uovo di selva in crosta di polenta, fonduta di caciotta di capra e tartufo nero e Verticalità Vegetale con sedano rapa, patata, ravanelli, zucchine, rapa bianca, maionese vegana alla curcuma, maionese vegana al pomodoro, maionese vegana al carbone vegetale, maionese vegana allo spinacio.

Tra i primi, il Fungo, che consiste in un raviolo ripieno di patata al rosmarino, polvere di funghi, crema di funghi, consommè di funghi e crema di prezzemolo, il piatto battezzato con il lungo nome “Come se fosse una pasta e patate” propone la “Mescafrancesca” (tipica pasta tipica del Sud Italia che comprende vari tipi di pasta, ovvero tante tipologie mescolate insieme), crema di patate del territorio, bitto (formaggio DOP a pasta stagionata tipico della Valtellina), olio con bucce di patate e chips di patata vitelotte. Poi i secondi, con il Sedano rapa all’ arancia (in foto), lo Spiedo di barbabietola in varie consistenze e la Terrina di patata, radice di prezzemolo, erborinato di capra. Infine, i dessert: Crêpes suzette con succo di limone e arancia, Alpincello (liquore prodotto in Valchiavenna da erbe con sentori di limone coltivate in azienda lasciate in infusione per dare il giusto sapore) o Grand Marnier, accompagnata dal gelato al mirtillo della Valtellina fatto in casa; Soufflé al cioccolato con gelato alla panna, Macedonia con pesca arrostita, albicocca flambata al cognac, marmellata d’arancia, gelatina al mirtillo, coulis di fragola, gelato mela verde e basilico, mela vetrificata e salsa al kiwi, Panna cotta al latte di mandorla, fava tonka e confettura di peperone.

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