«La bellezza salverà il mondo», F.Dostojevski
«Un importante interesse, che sollecita una pratica della bellezza, è di carattere economico. Questo può sorprendere, perché generalmente la bellezza è considerata qualcosa di accessorio, un lusso, estranea allo scopo dell’economia. Se, per esempio, c’è da costruire una piazza, i progettisti definiscono prima di tutto la questione del traffico, poi l’accessibilità per le compere e per gli altri usi commerciali; come ultima cosa viene l’ immagine della piazza: una scultura commissionata, una fontana, un piccolo gruppo di alberi e alcune aiuole, alcune luci speciali. L’artista è l’ultimo a essere convocato e il primo a essere eliminato, quando il progetto inizia a superare lo stanziamento. L’abbellimento costa troppo. È antieconomico. Invece, contrariamente a questo consueto modo di vedere, la bruttezza costa di più. Qual è l’economia della bruttezza? Quanto costano in termini di benessere fisico e di equilibrio psicologico un design trascurato, coloranti da quattro soldi, suoni, strutture e spazi privi di senso?», J. Hillman, da La politica della bellezza
È importante far capire che la bellezza dell’albergo porta anche ritorni economici. È un investimento! E la bruttezza? Un costo in crescita esponenziale.
Nella nostra attività di consulenza di Hotel business development siamo attenti a proporre ai clienti criteri di scelta che tengano conto, oltre che dei classici parametri economici, seppur fondamentali, anche degli aspetti qualitativi dell’azienda albergo.
Si tratta di valori che possono aiutare il nostro settore a evolvere veramente e ad attrarre, più dei nostri più bravi concorrenti esteri, l’amato turista.
Il nostro Paese, noto come culla della bellezza da sempre, ha bisogno di dotarsi di alberghi belli.
Siamo stufi di vedere sorgere alberghi e resort che assomigliano a gabbie per conigli. In altri Paesi, coi quali competiamo, questo tipo di strutture, realizzate magari 30 anni fa, vengono oggi demolite: purtroppo ne ho viste nascere alcune recentemente da noi.
Investire in bellezza non è più un’opzione, è un must.
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