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Toscana: il Governo impugna il Testo Unico del Turismo

Come aveva anticipato la Ministra del Turismo Santanché nelle scorse settimane, il Governo ha deciso di procedere contro la legge regionale. Nel mirino la questione degli affitti brevi e della loro regolamentazione. La palla passa ora alla Corte Costituzionale, che dovrà esprimersi nel merito.

Come aveva anticipato la Ministra del Turismo Santanché nelle scorse settimane, il Governo ha deciso di proc

Di Job in Tourism, 11 Marzo 2025

Alla fine, la mossa del Governo è arrivata. Il Consiglio dei Ministri ha, infatti, deciso di impugnare – su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli – il Testo Unico del Turismo della Regione Toscana. Come raccontiamo nel numero di questa settimana dal nostro magazine quindicinale (sfogliabile per intero a questo link), lo scontro istituzionale tra Stato e Regione – con nel mirino la questione degli affitti brevi e la possibilità concesso ai Comuni di varare norme specifiche per limitarli – si stava profilando all’orizzonte già da settimane. La Ministra del Turismo Daniela Santanché aveva, infatti, anticipato l’eventualità di impugnatura incontrando a fine febbraio le associazioni di proprietari di case in locazione turistica. Entro i termini previsti, che sarebbero scaduti l’8 marzo, il Governo ha ora deciso di procedere.

L’impugnatura

Palazzo Chigi ha motivato la decisione spiegando come “talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale ed europea in materia di libertà di impresa, concorrenza, ordinamento civile e penale, tutela del patrimonio culturale e professioni” della legge regionale toscana alla quale il Testo Unico fa riferimento, violerebbe alcuni articoli della Costituzione.

Non solo. Il Governo ha deciso di impugnare anche un altro provvedimento: la legge regionale approvata dalla Toscana lo scorso 17 gennaio in materia di  rifugi escursionistici e di affittacamere e bed and breakfast, che violerebbe, invece, la normativa statale in materia di libertà di impresa.

Le reazioni

Di “scelta clamorosa” del Governo ha parlato il Governatore della Toscana, Eugenio Giani. “Naturalmente – ha aggiunto – siamo convinti di avere ragioni da vendere e dunque  la Giunta regionale, una volta letto il ricorso, si difenderà e si costituirà in in giudizio presso la Corte costituzionale, partendo innanzitutto dal fatto che il turismo è una materia di competenza della Regione e che abbiamo quindi pieno titolo di legiferare secondo le esigenze del turismo”.

“Ci saremmo aspettati dal Governo – ha detto anche la sindaca di Firenze, Sara Funaro – un intervento normativo sul turismo che fornisse strumenti concreti ai Comuni e invece va contro a una legge che dà finalmente le risposte di cui abbiamo bisogno”.

Di diverso avviso, chiaramente, le associazioni di proprietari di case in locazione turistica, favorevoli alla decisione del Governo contro “una legge regionale profondamente sbagliata e discriminatoria” che, a detto loro, creerebbe “una disparità ingiustificata tra il settore alberghiero e quello delle locazioni brevi”.

La parola passa ora alla Corte Costituzionale, che dovrà entrare nel merito del provvedimento. Lo scontro continua.

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