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Il piacere di una strada nuova

Qui si cura il valore più prezioso della vita: la salute

Qui si cura il valore più prezioso della vita: la salute

Di Massimiliano Sarti, 13 Gennaio 2012

Nel mezzo del cammin di nostra vita mi incamminai per… il resort termale più grande d’Europa: dopo molti anni trascorsi nell´industria alimentare, per Wolfgang Wieser non si sono aperti i sentieri di selve oscure ma quelli, sicuramente più rassicuranti, che lo hanno condotto alla guida delle Terme di Loipersorf, in Carinzia; un complesso gigantesco, con due terme, 35 piscine e 23 saune, due ristoranti, cinque hotel, un centro conferenze, un campo da golf e un centro fitness, per un totale di 35 mila metri quadrati di superficie e 600 mila ospiti all’anno. «Dopo oltre due decenni trascorsi nel settore alimentare, dove ho avuto l´opportunità di conoscere diversi paesi europei, alla metà del mio percorso lavorativo ho sentito in me la voglia di iniziare una nuova avventura professionale», racconta lo stesso Wieser, che delle Terme di Loipersdorf è oggi amministratore delegato. «Mi è sempre piaciuto imparare, innovare e percorrere strade nuove. Il fatto di aver viaggiato quasi ininterrottamente per 26 anni, e di aver alloggiato in tanti bei posti, riuscendo allo stesso tempo a mantenere un corretto equilibrio tra lavoro, benessere personale e vita privata, mi ha poi convinto ad accettare la sfida di entrare nel settore del turismo wellness».
Domanda. Un bel salto, davvero: ma ci sono delle affinità nella gestione d´impresa tra i due comparti?
Risposta. Dopo due anni di esperienza qui a Loipersdorf, con la responsabilità di più di 500 collaboratori, devo dire che trovo grandi somiglianze fra il settore del largo consumo e quello del turismo. In entrambi i casi, infatti, la cosa più importante è quella di capire il mercato e di riuscire ad anticipare le domande del cliente. Individuati i trend del futuro, si definiscono quindi la visione, le strategie e gli obiettivi da perseguire. In tale processo di evoluzione e adattamento, sia nel turismo, sia nell´industria alimentare, il traguardo finale, la situazione desiderata, è spesso distante da quella in essere. Qui, come quando ero alla Bahlsen, è perciò sempre cruciale riuscire a gestire con efficacia il cambiamento insieme al proprio team: avere il giusto focus quotidiano e misurare il progresso con i numeri (i cosiddetti Kpi, ossia i key performance indicators) aiuta molto in entrambi i settori.
D. E le differenze?
R. Nel turismo si può avere un contatto quotidiano con i collaboratori e con i clienti. Nell’industria alimentare, invece, una delle sfide più difficili da affrontare è quella di fare in modo di avere obiettivi comuni in tanti mercati differenti, nonché di riuscire a trasferire in maniera corretta le linee strategiche a venditori che si vedono appena tre o quattro volte all’anno.
D. Al di là delle competenze specifiche atte a ricoprire il proprio ruolo, quali sono, invece, le discrepanze principali tra le qualità personali che si devono possedere per lavorare in ciascuno dei due comparti?
R. In realtà, la passione per quello che si fa è assolutamente determinante in entrambi i casi. Ma nell´industria dei viaggi e dell´ospitalità si deve avere soprattutto la voglia di comunicare: ognuno deve avere grandi doti relazionali, e conoscere perfettamente tutte le offerte della propria struttura turistica, per trasferire agli ospiti i valori e le emozioni della destinazione in cui lavora: il consumatore di un prodotto alimentare difficilmente ha la possibilità di chiedere informazioni a qualcuno che lavora nello stabilimento in cui gli articoli vengono prodotti; nel turismo, al contrario, ogni collaboratore è un vero ambasciatore della propria azienda.
D. Cosa cercano, in effetti, gli ospiti di oggi di un complesso ludico-termale come quello di Loipersdorf? È possibile tracciare qualche forma di parallelismo con la domanda del settore alimentare?
R. La sostenibilità è un grande desiderio comune ai consumatori di tutti i comparti economici. Salute, convenienza e una buona offerta biologica sono i grandi temi che si aspettano oggi i clienti maturi dell´alimentare, mentre qualità e bontà sono caratteristiche che si ritengono scontate in entrambi i comparti. Nel termale, in particolare, è sempre più importante riuscire a proporre un´offerta completa: l’ospite vuole tuffarsi in un mondo perfetto dove esistono isole di silenzio, ma anche grandi, e chiassosi, parchi a tema per il divertimento.
D. In linea, peraltro, con quanto offrono oggi le Terme di Loipersdorf…
R. Dal momento della loro inaugurazione, ormai 30 anni fa, di strada, in effetti, ne è stata compiuta molta: tassello dopo tassello è stata costruita l´offerta termale più vasta d´Europa, che proprio quest´anno ha visto l´apertura del nuovo acquafun con nove scivoli. C´è da dire che ogni nostro passo è stato sempre monitorato molto criticamente dagli abitanti del luogo, dalla stampa, dalla politica e dai nostri clienti più fedeli. Una cosa che non mi ha stupito più di tanto, tenuto conto di quanto la nostra struttura sia importante per la regione, con ben 2 mila posti di lavori direttamente collegati allo sviluppo delle nostre terme.
D. Qual è il vostro mercato di riferimento?
R. Al momento, il mercato locale è sicuramente quello più importante. Pensiamo però di avere grandi potenzialità anche altrove, in particolare in Italia. Io ho vissuto dieci anni a Bologna e credo che la nostra offerta sia molto adatta al gusto dei consumatori della penisola. Ma il prodotto Terme di Loipersdorf, grazie alla sua varietà e ampiezza, ci permette di venire incontro alle richieste e alle esigenze degli ospiti di ogni fascia di età: di chi cerca i benefici dei nostri trattamenti e di chi, invece, preferisce il divertimento del funpark.
D. Quali saranno, infine, secondo lei, le caratteristiche dell´offerta ludico-termale, diciamo tra una decina di anni?
R. Sono convinto che le terme diventeranno una vera e propria accademia di vita. Qui da noi, infatti, si viene per curare il valore più prezioso della nostra esistenza: la salute.

Chi è Wolfgang Wieser
Nato 45 anni fa a Wiener Neustadt, in Austria, sposato con sei figli, Wolfgang Wieser ha frequentato il corso universitario in pubblicità e vendite dell’università di Vienna, istituto presso il quale ha seguito anche un programma post-laurea in tecniche di management. Nel 1987 intraprende quindi la propria carriera nel settore alimentare, presso la viennese Heinrich Weihs, Pflanzenöl und Nahrungsmittel Import. Tre anni dopo è in Bahlsen, dove inizia una lunga carriera che lo porta a ricoprire vari ruoli, tra cui quelli di amministratore delegato delle filiali austriaca e italiana, nonché di area manager dei paesi del Mediterraneo e di membro del team direttivo internazionale della compagnia. Da febbraio 2010 è infine amministratore delegato della Thermalquelle Loipersdorf.

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