Rinominare le posizioni professionali, ridefinendo mansioni e ruoli – anche creandone di inediti ad hoc – sulla base delle esigenze lavorative interne, ma anche di quelle che sono le competenze e i talenti specifici del personale in casa. È il progetto già avviato e in via di ulteriore sviluppo da l’Hotel La Palma di Capri, storico hotel – il più antico dell’isola – oggi parte del gruppo internazionale Oetker Hotels. L’iniziativa fa parte del più ampio piano HR sviluppato internamente sin dalla riapertura nel 2023 come primo Masterpiece Hotel del marchio internazionale.
Un nuovo approccio sull’isola
“Sin dall’inizio abbiamo investito molto sulle risorse umane, puntando sul work-life balance, sulla qualità degli alloggi per il personale, l’organizzazione del lavoro con due giorni off e attività di team building – spiega Pasquale Auriemma, Executive Head of People&Culture della struttura -. Tutte iniziative che hanno contribuito a diffondere sull’isola un approccio al lavoro alberghiero nuovo, anche grazie alla rilevanza di un brand internazionale importante come Oetker”.
D’altra parte, osserva l’HR Manager, questo è l’orientamento del recruiting: “I giovani collaboratori di oggi non guardano più solamente allo stipendio, ma danno sempre maggior importanza al benessere al lavoro. Investire su questi aspetti è fondamentale perché – osserva – anche se non c’è più la crisi del recruiting di qualche tempo fa, è cambiato profondamente il modo in cui i candidati valutano l’esperienza professionale e l’azienda per la quale lavorano”.
Nuove posizioni per valorizzare i talenti
Da qui, anche il progetto per la ridefinizione delle mansioni e dei ruoli dei collaboratori cucita su di loro: “Se non esiste la definizione per il ruolo specifico svolto da una persona, lo creiamo ad hoc, anche se prima non esisteva: un modo – sottolinea Auriemma – per rispondere in maniera più precisa alle esigenze interne e valorizzare i talenti specifici di ciascuno”.
Un’iniziativa alla quale le HR dell’hotel vorrebbero dare ulteriormente seguito e che – conclude Auriemma – si accompagna a un approccio che concede “spazio e fiducia ai collaboratori giovani, futuri manager di domani, perché possano fare e sperimentare, anche sbagliando, sempre con al fianco l’azienda pronta a sostenerli, correggendo gli errori e favorendo così la crescita professionale“.


Comments are closed