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Hotel formato famiglia: i servizi, gli spazi, le proposte

Meno numerose, più eterogenee, sempre più propense a investire su un’offerta di valore: ecco come sono cambiate le famiglie in vacanza e su quali spazi e servizi investire per intercettare meglio la domanda

Meno numerose, più eterogenee, sempre più propense a investire su un’offerta di valore: ecco come sono ca

Di Silvia De Bernardin, 23 Giugno 2025

Da sempre il segmento delle famiglie con figli è uno dei pilastri dell’hospitality italiana, soprattutto nell’alta stagione estiva. Eppure, le famiglie sono cambiate – meno numerose, più eterogenee, più attente alla qualità e al benessere condiviso – e con loro anche i bisogni legati alle vacanze e i servizi che gli alberghi sono chiamati a offrire per intercettare e soddisfare meglio questa particolare domanda di ospitalità.

Come questo stia avvenendo è l’oggetto del “Family Report 2025” di Italy Family Hotels – il consorzio italiano di hotel specializzati che oggi riunisce 155 strutture certificate family in tutta Italia – che ha analizzato dati, bisogni e opportunità del turismo italiano “formato famiglia”. Vediamone i punti principali in questo approfondimento dall’ultimo numero del nostro magazine (sfogliabile per intero a questo LINK).

Target e aspettative

Il quadro che emerge dall’analisi, condotta dalla società di consulenza Thrends, è definito: in Italia cala la natalità, si riduce la dimensione media del nucleo familiare, ma le aspettative verso l’esperienza di vacanza aumentano. Il target si frammenta – genitori single, famiglie ricostituite, vacanze con i nonni – ma è sempre più propenso a investire su servizi di valore. Chi sceglie un family hotel cerca attenzioni specifiche, flessibilità, comfort e sicurezza. Ecco perché – sintetizza lo studio – costruire oggi un prodotto family vincente non è questione di “aggiungere un’area giochi, ma di progettare un ecosistema coerente, dedicato e riconoscibile”. Ma quali sono gli “ingredienti” di questa ricetta?

La camera

Innanzitutto, la camera, che rimane il cuore dell’accoglienza in albergo. Una family room – è l’indicazione che emerge dallo studio – non è solo una stanza grande. È uno spazio progettato per la quotidianità dei genitori con bambini: due ambienti notte separati, bagno comodo con lavabo ribassato, dotazioni baby (culla, fasciatoio, scaldabiberon), ampie armadiature e possibilità di preparare pappe veloci. La dimensione minima consigliata è superiore ai 25 metri quadrati, con almeno il 20-30% dell’inventory dotato di camere a due ambienti.

La ristorazione

L’altro aspetto fondamentale è la ristorazione, che si conferma uno dei principali fattori di percezione del valore complessivo del soggiorno ed è chiamata a essere a misura di grandi e piccoli. Tradotto: buffet ad altezza bambino, menù baby e infant, orari flessibili, seggioloni e stoviglie dedicate, ma anche attenzione a diete speciali, intolleranze, preferenze etiche, aree biberoneria con cucine per mamme e snack bar accessibili.

L’animazione

Venendo agli spazi animazione, i family hotel di nuova generazione sono quelli che integrano aree gioco interne ed esterne differenziate per fasce d’età, con spazi morbidi per gli 0-3 anni, laboratori creativi, sale per miniclub e gaming: “L’animazione, in house o in outsourcing, non è solo intrattenimento – specifica lo studio – è cura, fiducia, relazione. Almeno il 10% della superficie dell’hotel dovrebbe essere dedicato a queste attività”.

Piscine e benessere

Acqua e wellness, capaci di garantire relax e divertimento a tutta la famiglia, non possono mancare, con piscine con area baby, giochi d’acqua, spray park e zone relax e spazi benessere per adulti, magari con orari dedicati. L’acqua si conferma, infatti, uno degli elementi più apprezzati dalle famiglie, se ben organizzata e sicura. L’ideale è destinare almeno un altro 10% della superficie agli spazi acqua, con una differenziazione chiara tra aree gioco, nuoto e wellness.

L’attenzione ai dettagli

Infine, i servizi trasversali e l’attenzione ai dettagli: dalla presenza di passeggini e biciclette kids, alla disponibilità di merende, servizio baby sitting, check-in personalizzati, informazioni su attività locali: tutto concorre a definire l’esperienza. Anche la possibilità di lavorare in vacanza è sempre più richiesta: spazi coworking, wi-fi veloce e silenzio sono elementi chiave per il genitore in smart working.

Gli investimenti

Il report ha analizzato l’impatto degli investimenti degli hotel su questo genere di spazi e servizi specificatamente dedicati alle famiglie ed è emerso come siano in grado di aumentare sia ricavi e tariffe medie per camera, anche fino all’85%, sia il tasso di occupazione al +35%.

Le prenotazioni

Ma come si stanno preparando le famiglie italiane alle prossime vacanze estive? La voglia di partire ovviamente non manca ma – ha stimato un’altra indagine condotta da Area38 sempre per Italy Family Hotels – al mese di maggio il 50% delle famiglie non aveva ancora prenotato: tra le ragioni per cui si attende a confermare la vacanza pesano i motivi economici, impegni o situazioni irrisolte e la conciliazione tra il tempo delle ferie e il lavoro. In generale, rimane alta l’attenzione al budget per le vacanze, pressoché immutato rispetto all’anno precedente.

Vacanze multigenerazionali

Un ultimo dato interessante è quello relativo alle vacanze multigenerazionali e con composizioni diverse, specchio dei cambiamenti della famiglia italiana: si parte tutti, genitori e figli, per il 76% delle famiglie, ma il 7% andrà in vacanza con i nonni, mentre il 6,5% pianifica un soggiorno da genitore single, con i figli.

Per approfondire: I family hotel e gli adolescenti

Ci sono anche loro, adolescenti e preadolescenti, nel target delle famiglie italiane in vacanza: un segmento di clientela sempre più importante, capace di orientare in maniera marcata le scelte di acquisto dei genitori. Come in altri ambiti, infatti, l’opinione dei teenager è oggi presa in considerazione anche a proposito di vacanze: solo il 10% delle famiglie – ha stimato il report di Italy Family Hotels – dichiara che il proprio figlio adolescente non influisce nella decisione finale di vacanza, il 32%, anzi, lo dichiara abbastanza o molto influente. Prioritario, nelle vacanze con i ragazzi, è ovviamente il divertimento: l’80% delle famiglie teme che i ragazzi si annoino in assenza di attività adatte a loro o della possibilità di fare amicizia con i coetanei finendo per trascorrere troppo tempo sullo smartphone. In ferie, le famiglie chiedono, dunque, attività sportive (calcio, nuoto, pallavolo, basket) e occasioni di socializzazione, anche grazie a un’area esclusiva e serate in hotel dedicate. Per l’81% è importante o molto importante che l’hotel abbia un servizio di animazione per i teenager e quasi il 70% delle famiglie valuta in particolare le attività che offrono per questa fascia di età come importanti o molto importanti per la decisione finale sulla vacanza. Con l’età, cresce anche la voglia di autonomia e l’esigenza di spazi propri, anche fisici: per questo motivo per l’83,5% delle famiglie con figli teenager la dimensione della camera è importante e prevale sulle soluzioni più economiche, ma con meno spazio. Ad oggi, tuttavia, non sempre l’offerta ricettiva risponde alle esigenze delle famiglie: solo 1 su 5 non incontra difficoltà a trovare family hotel con queste caratteristiche e un albergo su tre non ha ancora una proposta strutturata per la fascia 10–15 anni, un segmento in rapida espansione e spesso difficile da coinvolgere.

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