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Casa Costa 1956: il lusso visto da vicino

Il racconto di “Forever Young”, la proposta di formazione del gruppo alberghiero di Michil Costa che permette ai giovani talenti del settore di testare con mano come funziona l’ospitalità cinque stelle

Il racconto di “Forever Young”, la proposta di formazione del gruppo alberghiero di Michil Costa che perm

Di Job in Tourism, 26 Maggio 2025

Si chiama “Forever Young” ed è l’iniziativa che, per il secondo anno, Cosa Costa 1956 propone ai giovani talenti dell’ospitalità: un’occasione per osservare da vicino come lavora un hotel cinque stelle, confrontarsi con i colleghi con maggior esperienza e, perché no, cogliere un’opportunità di lavoro nel gruppo alberghiero guidato da Michil Costa.

L’iniziativa

La proposta di formazione è rivolta ai giovani under 30 e permette di trascorrere 24 ore da ospite in due degli hotel di Casa Costa 1956, La Perla a Corvara in Badia e La Posta a Bagno Vignoni, per testare con mano sia il servizio che il dietro le quinte dell’hospitality di alta gamma. “Abbiamo notato che molti ragazzi che concludono il proprio percorso di formazione scolastica sono curiosi di capire come funziona il mondo dell’hôtellerie di lusso, ma non sempre hanno la possibilità di fare stage o di soggiornare in hotel 5 stelle”, ci racconta in questo approfondimento dall’ultimo numero del nostra magazine (sfogliabile per interno a questo LINK), Claudia Giovannini, Talent Acquisition Specialist del gruppo. “Con questa iniziativa possono sia vivere l’esperienza dell’ospite sia interfacciarsi con i colleghi che lavorano nei nostri hotel. A seconda degli interessi di ciascuno, organizziamo con loro degli incontri: un momento utile anche per capire se l’ospitalità di lusso è davvero l’ambiente di lavoro che stanno cercando”. 

Ventiquattro ore alla scoperta dell’ospitalità di lusso

Ecco, allora, che i giovani ospiti vengono accolti in hotel, dove trascorrono la notte dopo aver gustato un aperitivo e la cena e aver provato la SPA. Nei momenti liberi, incontrano colleghi e capireparto che raccontano loro come si svolge il lavoro nell’albergo, quali sono difficoltà e soddisfazioni e rispondono a domande e curiosità. “Per partecipare – spiega Giovannini – non sono richiesti particolari requisiti, solo una lettera motivazionale in cui spiegare perché si vorrebbe vivere quest’esperienza e quali sono i reparti alberghieri ai quali si è interessati”. 

Sperimentata già lo scorso anno, “Forever Young” verrà riproposta nella stagione estiva ormai alle porte, tra giugno e settembre: “È un’iniziativa che ci permette di incontrare potenziali candidati che potrebbero unirsi ai team di Casa Costa 1956, ma – sottolinea la Talent Acquisition Specialist – l’obiettivo principale è investire sui giovani del settore attraverso una formazione utile a chiarire dubbi e a indirizzarli, in un momento nel quale l’ospitalità fatica a intercettare talenti e a trattenerli”. 

La strategia HR del gruppo

Il progetto, racconta ancora Giovannini, si inserisce nella più ampia strategia HR del gruppo alberghiero, che sempre più punta su formazione e iniziative per il benessere dei collaboratori: “Durante ogni stagione organizziamo diversi momenti formativi per diffondere competenze e conoscenze e impattare positivamente sulla professionalità di ogni collaboratore”. Le sessioni spaziano dai corsi di onboarding iniziali, che per i nuovi collaboratori prevedono un soggiorno da ospiti in hotel come nel caso di “Forever Young”, a quelli con fornitori ed esperti di foraging, vini e sostenibilità ambientale . E poi ci sono i corsi di yoga, le proposte di sport come l’arrampicata, le scontistiche per lo sci di fondo, per l’accesso ai ristoranti e alle SPA e quelle per i soggiorni in hotel dei familiari per i collaboratori provenienti da fuori. “Una quota del ricavato che si ottiene dai servizi usufruiti dai collaboratori – sottolinea Giovannini – viene devoluta alla nostra Costa Family Foundation, che sostiene progetti internazionali di istruzione ed educazione, accesso all’acqua, infrastrutture per lo sviluppo, sicurezza alimentare ed empowerment femminile e, in Italia, percorsi che avvicinano giovani con fragilità al mondo del lavoro nel turismo”.

Infine, le HR del gruppo lavorano a un nuovo piano di welfare, che partirà dal prossimo anno, mentre è sempre attivo il servizio di supporto psicologico: “La psicologa è presente per più giorni nelle nostre strutture, soprattutto nei momenti di picco della stagione: i collaboratori hanno la possibilità di accedere liberamente allo sportello per avere supporto sia su questioni professionali che più strettamente personali”.

Colloqui di lavoro oltre i pregiudizi 

Tra le nuove iniziative di formazione promosse da Casa Costa 1956 c’è anche un corso rivolto ai capireparto sul tema dei bias sul lavoro: “Durante il processo di assunzione, dopo un primo colloquio con le HR, sono i capireparto a svolgere i colloqui tecnici – racconta Giovannini –: saper riconoscere quali sono i bias che possono influenzare la selezione e comprometterla è importante. L’occasione è buona per riflettere sui pregiudizi che entrano in gioco anche successivamente, nella gestione quotidiana dei collaboratori e dei team”.

Ma quali sono gli stereotipi che maggiormente agiscono in fase di valutazione di un candidato? “Certamente quello di somiglianza – spiega la Talent Acquisition Specialist – ovvero la tendenza a cercare nel candidato e in ciò che racconta lati e caratteristiche di sé nei quali riconoscersi. E poi il bias di conferma, che porta a porre domande in modo da ottenere la risposta che si vuole sentire: un pregiudizio che impedisce al candidato di esprimersi liberamente e a chi conduce il colloquio di valutarlo in maniera obiettiva”.

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