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Avere un sito non basta

Di Floriana Lipparini, 12 Maggio 2006

Gli hotel indipendenti possono competere su internet con le grandi catene mondiali? Per ottenere visibilità sul web e sfruttarne i vantaggi non solo come vetrina, occorre investire risorse finanziarie, tecnologiche e professionali che non sempre i piccoli gruppi e gli alberghi individuali possono permettersi. Avere un proprio sito, insomma, non basta, il problema è farlo funzionare come un efficace strumento di marketing e di vendita.
«Noi miriamo soprattutto agli alberghi indipendenti, per fare in modo che abbiano la stessa forza di quelli delle catene», spiega Thierry Lamblin, chief executive officer di FastBooking. Lavorando nel settore alberghiero, si accorse che mancava qualcosa di cruciale, la tecnologia. Così fu che nel maggio 2000 decise di proporre all’amico Richard Kefs, esperto informatico, di creare FastBooking, Hotel internet distribution services, e nel 2002 un sito specializzato in prenotazioni alberghiere, fastbooking-hotels.com.
«I primi anni sono stati difficili, nessuno nel settore capiva che il futuro è questo. Poi, a partire dal 2003, i risultati sono arrivati. FastBooking è una società di servizio con la vocazione di aiutare gli hotel a distribuirsi direttamente attraverso internet. A questo scopo FastBooking commercializza un software di prenotazione che si installa direttamente sul sito dell’hotel, inoltre è anche un “facilitatore” che permette agli alberghi di essere segnalati e distribuiti, grazie al suo software, sui siti dei grandi navigatori on line. In quattro anni abbiamo reclutato più di 2mila hotel indipendenti nel mondo», prosegue Lamblin. «La novità di internet è che un sito deve essere in grado di sedurre il consumatore, ma l’albergatore da solo spesso non è in grado di farlo, non ha gli attrezzi giusti, quindi non ha visibilità. Esiste ovviamente un problema di educazione a questo strumento. Facciamo l’esempio di un impianto stereo: l’impianto deve essere buono, le casse devono essere buone, ma l’importante è che sia buona la musica. Analogamente, una videata da sola non dice molto, quel che importa è cosa permette di fare»
E cosa FastBooking permette, anzi promette? «Mettiamo a disposizione dei nostri clienti un team dedicato che si occupa di tutto, e in pochissimo tempo adatta la configurazione del sistema alle caratteristiche dell’hotel. Si tratta di un software userfriendly che non richiede alcuna manutenzione. Con estrema facilità, usando la propria lingua, chi accede al sito può prenotare la camera in meno di due minuti, scoprire le offerte speciali, le promozioni last minute… Una volta convalidata la prenotazione con un semplice clic, automaticamente riceve un’immediata mail di conferma con un numero di prenotazione, registrato dall’hotel in tempo reale».
Nel sito www.fastbooking-hotels.com si possono interrogare in tempo reale tutte le disponibilità degli hotel equipaggiati con FastBooking, eseguendo ricerche per data, per regione o per tema. Per la maggior parte si tratta di hotel di charme e di prestigio: «La grande particolarità del nostro sito è che vi si trova una grande scelta di hotel che offrono il confort, l’eleganza, la qualità del servizio ma anche lo charme tradizionale degli hotel indipendenti d’Europa. Se la maggior parte dei siti alberghieri vendono soprattutto le grandi catene mondiali, FastBooking Hotels.com è lo specialista dell’Europa e ha un posto a parte sul mercato di internet», precisa Lamblin.
La società ha sede in Francia ma ha aperto anche una filiale negli Stati Uniti e una in Asia, a Singapore. Ai primi dell’anno ha inaugurato un ufficio di rappresentanza a Venezia (vedi Job in Tourism n. 4/2006, p. 5), perché Lamblin considera strategico il mercato italiano. Molti prestigiosi hotel nelle principali città in effetti hanno già scelto questo software, ma sembra di capire che il target non sia ancora stato pienamente raggiunto: «Abbiamo avuto molti contratti firmati, molte novità, i professionisti italiani sono quasi maturi, ma alcuni ancora oggi credono nelle favole, invece la nostra proposta su internet è basata sul buon senso. In Italia alcune società internet based si propongono di fare tutto, ma fare tutto bene è impossibile. I consumatori internet italiani sono un po’ in ritardo rispetto ai francesi, come i francesi del resto sono in ritardo rispetto agli inglesi e tutti siamo in ritardo rispetto agli Usa. E gli albergatori capiranno il senso e la funzione di internet quando avranno capito tutta la filosofia di Google».

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