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75 anni di Club Med: la storia del brand

Dall’all-inclusive al mini club fino ai viaggi in veliero: la storia del brand che ha cambiato l’ospitalità globale e celebra quest’anno un traguardo eccezionale

Dall’all-inclusive al mini club fino ai viaggi in veliero: la storia del brand che ha cambiato l’ospitali

Di Job in Tourism, 18 Giugno 2025

Ha fatto la storia dell’ospitalità introducendo sul mercato globale servizi e proposte – dall’all-inclusive al mini club – che hanno cambiato il modo di intendere le vacanze: Club Med festeggia quest’anno il suo 75º anniversario, un traguardo storico nel mondo del turismo contemporaneo.

La storia dei “villaggi”

Era, infatti, il 1950 quando l’imprenditore Gérard Blitz, successivamente affiancato da Gilbert Trigano, aprì il primo villaggio sull’isola spagnola di Maiorca. Inizialmente organizzata come una realtà no-profit, la struttura offriva agli ospiti alloggi semplici in capanne di paglia, incarnando uno stile di vita comunitario e spensierato. Nel contesto del dopoguerra, questo modello innovativo mirava a promuovere un senso di condivisione e inclusione, indipendentemente da razza o religione. Il termine “villaggio” rimane ancora oggi un elemento distintivo dei resort Club Med, a testimonianza delle radici e della filosofia del brand.

Club Med in Italia

Dopo le semplici capanne sulla spiaggia di Maiorca, nel 1956 l’allora “Club Méditerranée” – nome rimasto impresso nella memoria collettiva fino a oggi – inaugurò il suo primo resort sci: era il Club Med Leysin, nelle Alpi svizzere. In Italia il marchio era già arrivato nel 1951, con l’inaugurazione del primo villaggio a Baratti, in Toscana, seguita dall’apertura dello storico Club Med di Cefalù, nel 1957.

Il buffet, il mini club, l’all-inclusive

Nel frattempo, si evolvevano la proposta di ospitalità e i servizi offerti agli ospiti. Nel 1965 Club Med introduceva un nuovo concetto di ristorazione, dando vita alla formula del buffet – una proposta che nei decenni è cambiata arrivando a comprendere anche ristoranti con servizio al tavolo e buffet gourmet che includono postazioni di show-cooking dove gli chef preparano specialità al momento, come barbecue all’aperto o raclette.

Un’altra rivoluzione fu l’invenzione del “mini club”, nel lontano 1967, diventato poi uno standard del settore. Fu l’idea, allora pioneristica, di offrire attività per i bambini sotto la supervisione di personale dedicato, e permettere così ai genitori di godere di momenti di relax: un servizio per il quale, ancora oggi, Club Med è riconosciuto a livello internazionale, con cinque Kids Club per bambini e adolescenti dai 4 mesi ai 17 anni.

E poi, l’all-inclusive e il cashless, che ebbe inizio con l’utilizzo di collane di perline come mezzo di scambio per beni e servizi. Ispirate alle ghirlande di fiori polinesiane, le perline colorate eliminarono la necessità di altri metodi di pagamento, per essere poi sostituite nel tempo con altri sistemi fino agli attuali braccialetti digitali che consentono pagamenti senza contanti e garantiscono l’accesso alle camere e agli armadietti per lo sci senza dover portare chiavi o carte aggiuntive.

Il passaggio al segmento premium

Dopo le alterne vicende societarie vissute dal gruppo nel corsi dei decenni, che hanno visto protagonista anche l’Italia con il coinvolgimento della famiglia Agnelli, fondamentale fu nel 2004 la decisione del Presidente Henri Giscard d’Estaing di avviare un importante processo di trasformazione per posizionare Club Med nel segmento premium. Oggi, a distanza di vent’anni, il brand ha completato la trasformazione, con tutti e 68 i resort presenti ormai in tutto il mondo nella gamma Premium o Exclusive Collection, la proposta di fascia più alta alla quale appartiene anche il Veliero Club Med 2, che salpò per il viaggio inaugurale nel 1992.

Club Med oggi in Italia

In Italia oggi Club Med conta due strutture, quella in montagna di Pragelato-Sestriere, inaugurata nel 2018, e lo storico resort di Cefalù, che è stato riaperto nello stesso anno dopo un’importante riqualificazione: oggi è all’interno della gamma Exclusive Collection ed è il resort più longevo del portfolio del brand.

Il presente e il futuro

Tra le tappe recenti più significative della lunga storia di Club Med – che dal 2015 appartiene al gruppo cinese Fosun International – ci sono l’inaugurazione, nel 2019, della prima struttura su un’isola privata, il Club Med Exclusive Collection Seychelles, situato sull’isola di Saint Anne, e nel 2022 il ritorno in Spagna, per la prima volta dalla chiusura del villaggio originale di Maiorca, con il Club Med Magna Marbella, situato alle porte del centro storico della destinazione.

È scritta, invece, nel futuro la prossima pagina che segnerà come data il 2026, con l’apertura del Club Med South Africa Beach & Safari, il primo resort in Sudafrica che offrirà un’esperienza tra mare e safari lungo la “Dolphin Coast”, la North Coast del Paese.

Le celebrazioni per i 75 anni

Intanto, è partita proprio in questi giorni la campagna globale per celebrare i 75 anni del marchio: intitolata “75 Anni di L’Esprit Libre”, rende omaggio alla mentalità pionieristica che ha forgiato l’identità del brand dal 1950 e che celebra l’essenza della libertà e dell’espressione di sé. Con tono ironico e provocatorio, la campagna ricorda: “Non abbiamo inventato le parole digital detox, social networking, creiamo ricordi, travel influencer o i migliori nello sport, ma abbiamo inventato i luoghi dove viverle davvero”.

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