Da cento a quattrocento euro di sanzione, oltre alle spese di rimozione: è la multa in cui incorrerà chi gestisce immobili in locazione a Milano installando le lockbox, le cassette portachiavi molto usate per gli affitti brevi, su elementi dell’arredo urbano, della segnaletica stradale, recinzioni, cancellate, pali della luce o altre strutture collocate su suolo pubblico. Lo ha deciso nei giorni scorsi, seguendo analoghi provvedimenti già varati da Roma e Firenze, il Consiglio Comunale di Milano.
Il provvedimento
Il provvedimento, introdotto con una modifica al Regolamento di Polizia Urbana e che riguarda anche strutture private che si affacciano o sporgono su spazio pubblico, entrerà in vigore fra trenta giorni.
“Si interviene così su un fenomeno sempre più diffuso legato alla crescita degli affitti brevi di case e appartamenti”, spiega Palazzo Marino. Una prassi, si legge nella delibera di iniziativa consiliare firmata dal Consigliere Michele Albiani, Presidente della Commissione consiliare Sicurezza, “per facilitare il check-in autonomo da parte degli ospiti, che avviene in assenza di autorizzazione all’occupazione di suolo pubblico e senza corrispettivo economico, comportando così un uso improprio dello spazio pubblico a vantaggio di singoli privati; oltre al profilo del decoro urbano, la proliferazione incontrollata di lockbox comporta rischi per la sicurezza e può generare disagio per i residenti”.
Le sanzioni
Con l’entrata in vigore dell’integrazione al Regolamento di Polizia Urbana i dispositivi irregolari potranno essere rimossi dagli uffici competenti, senza obbligo di preavviso. La rimozione – specifica il provvedimento – avverrà con onere di spesa a carico dei soggetti responsabili, i quali andranno incontro anche a sanzioni amministrative che vanno da cento fino a quattrocento euro.
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