Si avvicina la decisione del Comitato intergovernativo dell’Unesco che deciderà se la cucina italiana potrà entrare nell’elenco del Patrimonio Mondiale. Incassato nei giorni scorsi il primo parere tecnico positivo, si aspetta ora il voto finale del Comitato che si riunirà a New Delhi dall’8 al 13 dicembre prossimi. Ma cosa comporterebbe l’eventuale riconoscimento per il turismo italiano? Secondo le stime elaborate da Fiepet Confesercenti su dati Banca d’Italia, Unioncamere e Movimprese, la spinta potrebbe generale circa 18 milioni di presenze turistiche in più in due anni.
Le stime
L’impatto sulle presenze turistiche – ipotizza Fiepet Confesercenti – sarebbe immediato, con incrementi realistici tra il 6% e l’8% nei primi anni successivi al riconoscimento, per poi assestarsi su una crescita più moderata, tra il 2% e il 3%, nell’arco dei cinque anni successivi. Poi, c’è il giro d’affari che ruota intorno all’enogastronomia italiana, che otterrebbe un’ulteriore spinta rispetto a un trend già in crescita: nel 2024 i visitatori internazionali hanno speso, infatti, in ristoranti, bar e pubblici esercizi italiani 12,08 miliardi di euro, con un incremento del 7,5% rispetto al 2023. E per il 2025 si stima una crescita ulteriore e un totale atteso di circa 12,68 miliardi di euro, pari a un aumento del 5%. Parallelamente, i viaggi turistici legati all’enogastronomia già oggi generano circa 9 miliardi di euro di spesa diretta.
Il nodo personale
“Un riconoscimento Unesco – ha spiegato Gianluca Banchieri, alla guida dell’associazione – agirebbe da moltiplicatore per turismo, economia e immagine del Paese. Ma perché questa spinta si traduca in sviluppo reale servono politiche lungimiranti: semplificazione amministrativa, sostegno agli investimenti, formazione qualificata e regole stabili per le imprese che ogni giorno rappresentano l’Italia. E c’è un tema che non possiamo più eludere – ha sottolineato – un’impresa della ristorazione su due fatica a trovare personale, non solo per carenza di candidati, ma per mancanza di competenze adeguate“.
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