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Expo: la sfida della sostenibilità

L'importanza delle pratiche alberghiere eco-compatibili in vista dell'Esposizione universale

L'importanza delle pratiche alberghiere eco-compatibili in vista dell'Esposizione universale

Di Marco Beaqua, 11 Luglio 2013

L’attenzione all’ambiente può rappresentare un valore aggiunto per alberghi e strutture ricettive? La sostenibilità nei consumi, la raccolta differenziata dei rifiuti, la scelta di arredi ecologici, possono essere reali fattori di competitività nel settore alberghiero? Cosa ne pensano gli operatori del comparto e cosa si può migliorare, in vista di Expo 2015? Questi alcuni degli aspetti dibattuti all’incontro recentemente promosso a Milano da Comieco, il Consorzio nazionale recupero e riciclo degli imballaggi a base cellulosica, in collaborazione con Job in Tourism. Il dibattito ha preso le mosse da una recente indagine condotta su un campione di circa 1.400 hotel italiani da 2 a 5 stelle, per fotografare il livello di attenzione delle strutture alberghiere nei confronti dell’ambiente. Il sondaggio, realizzato proprio da Job in Tourism per Comieco, ha quindi tratteggiato una chiara linea di tendenza: l’80% del campione ha dichiarato, in particolare, di effettuare la raccolta differenziata di carta e cartone; nove alberghi su dieci ritengono, inoltre, utile tale pratica nelle strutture ricettive e la maggior parte (63%) dimostra attenzione anche alla necessità di diminuire la produzione di rifiuti. Dalla ricerca emerge, infine, pure una diffusa consapevolezza, espressa da oltre il 52% degli intervistati, del fatto che fare una corretta raccolta differenziata sia «molto importante» per migliorare la percezione dei clienti verso l’hotel.
L’attenzione degli operatori nei confronti delle tematiche ambientali risponde, insomma, a esigenze reali e crescenti del mercato. Lo si capisce bene analizzando anche i trend di un’altra indagine campionaria, condotta annualmente dall’Istituto nazionale di ricerche turistiche (Isnart) per scoprire quali siano le variabili principali che i viaggiatori, italiani e internazionali, prendono in considerazione nella scelta della propria soluzione di soggiorno: «In appena sette anni», ha spiegato, durante la tavola rotonda, la responsabile marketing dell’Isnart, Nancy Laudani, «il rispetto dell’ambiente ha scalato ben tre posizioni, passando dal settimo al quarto posto, appena dietro fattori tradizionali come la qualità dell’accoglienza, il mangiar bene e le attrazioni della destinazione». Ma qual è l’identikit tipo del turista attento alle pratiche eco-sostenibili? «L’uomo con figli e un’età compresa tra i 21 e i 55 anni», ha raccontato ancora Nancy Laudani. «Il dato forse più interessante che emerge dalle nostre ricerche è però quello per cui i viaggiatori di oggi sono sì più attenti al budget di un tempo, ma sono anche disposti a pagare di più per un alloggio con caratteristiche eco-compatibili. E tale maggiore propensione di spesa arriverebbe, mediamente, fino a 24 euro».
L’attenzione all’ambiente è perciò un modo per assicurare competitività alle proprie strutture: «Credo che ormai le grandi compagnie siano obbligate ad andare in questa direzione», ha commentato, infatti, un altro protagonista del dibattito come l’amministratore delegato di Ihg Italia, Ciro Verrocchi. «Le altre tre variabili individuate da Isnart le abbiamo già esplorate tutte. Per avere un vantaggio competitivo, quindi, l’offerta green è essenziale». Damiano De Crescenzo, direttore generale di Planetaria Hotels, ha invece sottolineato l’importanza che le pratiche sostenibili stanno oggi assumendo per la domanda corporate: «Sono soprattutto le imprese nord-europee a essere particolarmente sensibili a questi temi. Tanto è vero che ormai molte di loro, prima di prenotare camere e sale, usano inviare questionari ad hoc sulle caratteristiche green delle strutture. Un po’ come normalmente si fa in tema di sicurezza». Di coerenza e soprattutto di green washing, ossia di quelle pratiche di marketing, al limite della correttezza, tramite le quali si comunica un’attenzione all’ambiente non confortata poi da reali azioni concrete, ha quindi trattato il terzo esponente del mondo alberghiero presente all’incontro: «Bisogna stare attenti, perché l’interesse del cliente per queste tematiche è davvero reale», ha precisato Enrica Tomei, responsabile csr e sviluppo sostenibile Accor Italia. «L’approccio degli ospiti alberghieri alla questione sostenibilità è infatti mutata rispetto a qualche anno fa: oggi l’attenzione al sociale, per esempio, è spesso direttamente collegata alla qualità dell’accoglienza, mentre, oltre a spendere un po’ di più, i turisti eco-consapevoli sono pure disposti a scegliere location meno centrali ma green».
Sostenibilità, impatto ambientale e gestione dei rifiuti rappresentano, insomma, fattori di competitività sempre più importanti per il settore alberghiero. «In vista del grande appuntamento di Expo 2015», ha osservato il direttore generale di Comieco, Carlo Montalbetti, «è quindi fondamentale agire sulla prevenzione, con azioni mirate come la minimizzazione della produzione dei rifiuti, la semplificazione della raccolta differenziata all’interno delle strutture, l’acquisto di prodotti in materiali riciclati e la sensibilizzazione degli ospiti alle regole di una corretta raccolta differenziata».
Un tema, quello delle azioni da intraprendere in preparazione della prossima Esposizione universale, a cui non può non essere particolarmente interessata l’azienda che gestisce i servizi ambientali nella città di Milano: «Per l’Expo ci stiamo attrezzando», ha concluso infatti la tavola rotonda il direttore generale dell’Amsa, Paola Petrone. «Oltre allo studio di diversi piani d’azione per ogni scenario previsionale (si va da stime di 10 milioni di arrivi fino a un massimo di 25 milioni), pensiamo anche a pratiche di differenziazione spinta nelle strade, nonché a intensificare le nostre azioni di formazione, a estendere la raccolta dell’organico a tutta la città e a potenziare ulteriormente la componente green della nostra flotta di mezzi».

I vincitori del concorso Più carta in hotel

Durante l’incontro è stato annunciato anche il vincitore di «Più carta in hotel», il contest creativo, griffato Comieco e Job in Tourism, in collaborazione con la società specializzata nel settore delle forniture alberghiere Fas Italia, per la realizzazione di un innovativo set di cortesia per hotel in carta riciclata, che ha coinvolto gli studenti dell’Accademia della comunicazione di Milano. Il premio è stato vinto dal team composto da Francesco Mendola, Giovanni Tramutola, Luca Tartarini e Michele Boscarino, che hanno ideato un innovativo green pack in cartone multistrato per ospitare a vista shampoo, bagnoschiuma, sapone e altri prodotti da bagno, oltre a un pratico porta blocco da camera, riutilizzabile come porta tablet. Gli articoli saranno presto realizzati e commercializzati dalla stessa Fas Italia. «Il mondo del design sta oggi rivolgendo sempre più la propria attenzione verso la carta riciclata, quale materiale al contempo ecologico e multifunzionale», ha commentato un altro dei relatori della tavola rotonda, Alessia De Longhi, designer di P One, società specializzata nelle creazioni in carta e cartone riciclato. E proprio la multifunzionalità di questo set di cortesia ha convinto la giuria a decretarlo vincitore, quale migliore rappresentazione ecologica del concetto di riciclo e riuso.

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