“Il flair bartending? Prima di tutto una tecnica di vendita”. Queste le parole con cui Fabio Milani, campione europeo di questa disciplina, descrive quello che per lui e per molti altri giovani è diventato un lavoro a tempo pieno.
Oggi la professione di barman sta sempre più evolvendo verso un concetto più complesso: colui che sta dietro il bancone, il bartender, non ha solamente il compito di servire ciò che il cliente chiede ma deve essere capace di indovinare i gusti di chi gli sta di fronte, le esigenze della clientela in rapporto all’età, lo status emotivo delle persone che vogliono divertirsi, sapendole coinvolgere in modo divertente e originale, senza degenerare in eccessi.
Tali capacità consentono di guadagnare in immagine, trasmettere competenza e ispirare rispetto da parte della clientela che sa di potersi affidare a personale serio e competente.
La professione del bartender non si può improvvisare: un’adeguata preparazione, oltre all’ingegno e al buon gusto, è un elemento indispensabile a chiunque voglia acquisire l’arte di non farsi dimenticare.
Il flair è un metodo innovativo e di tendenza grazie al quale è possibile gestire il lavoro in maniera veloce e precisa, il fatto di far volteggiare le bottiglie in modo molto scenografico è una mossa commerciale che serve a coinvolgere maggiormente i presenti.
Quelli del settore definiscono questa disciplina una vera e propria arte, d’altra parte basta vedere un flair bartender al lavoro per rendersi conto che è proprio così: tiene due o più bottiglie in una sola mano e sembra seguire un movimento ritmico tutto suo mentre con gesti veloci versa, mescola, shakera e, in pochi secondi, il cocktail è pronto, fresco, invitante e profumato, non necessariamente alcolico.
Sonia Pavanello, direttrice di Atc Italia, scuola che da anni si occupa di formare professionisti nel settore Ho.Re.Ca., sottolinea come tutti possano imparare a fare questo mestiere e, per chi lo fa già, un serio corso di barman, classico o flair, è un ottimo modo per migliorare il proprio curriculum e la propria professionalità.
La professione di bartender, infatti, offre una grande possibilità di inserimento lavorativo, di soddisfazioni economiche e professionali e costituisce, inoltre, un ottimo modo per entrare a far parte del mondo del turismo (hotel, villaggi, ristoranti).
Per i più bravi e intraprendenti poi questa professione è anche un’ottima occasione per partecipare alle molte gare organizzate in giro per il mondo, soprattutto da chi sta iniziando a considerare il Flair una vera e propria disciplina sportiva.
Flair bartending: tecnica e arte
Di Manuela Muretta, 17 Settembre 2004
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