Quello del cosiddetto “sleep tourism” sta diventando un vero e proprio segmento dell’offerta turistica e ricettiva con prodotti, offerte ed esperienze specifiche, pensate per favorire rilassamento, riposo e recupero fisico e mentale. In un momento storico nel quale l’insonnia è sempre più diffusa, si va in vacanza anche per rilassarsi e riuscire a dormire di più e meglio. Ma come gli hotel possono strutturare un offerta incentrata sul sonno? Un esempio è fornito dal concept di ospitalità di SIRO Hotels, marchio di ospitalità lifestyle di Kerzner International, che ha progettato le due nuove strutture di Dubai e Montenegro espressamente per offrire agli ospiti un’esperienza olistica di attività e recupero fisico, con il sonno al centro della propria offerta di soggiorno. Vediamo come è strutturata.
Quando hotel vuol dire dormire
Il concept proposto da SIRO Hotels prevede menu del sonno e consulenze personalizzate su come creare routine del sonno sostenibili e riproducibili anche una volta rientrati a casa. L’esperienza di riposo ristoratore ha, però, al centro le camere d’hotel, progettate con un consulente del sonno. Qui, gli ospiti possono sperimentare materassi termoregolati, un menu di cuscini con 11 opzioni personalizzate, insonorizzazione completa, sistemi di illuminazione e raffrescamento intelligenti e tende oscuranti programmate tramite app per aprirsi e chiudersi automaticamente in base al ciclo solare, regolamentando quindi di conseguenza i ritmi circadiani degli ospiti sulle effettive ore di luce.
Food e benessere
Grande attenzione va anche alla nutrizione. In camera, nei ristoranti e bar del brand sono disponibili menu che includono cibi ricchi di melatonina e opzioni nutrizionali studiate per supportare l’energia al mattino e il relax alla sera come tisane e cocktail analcolici ricchi di magnesio.
Gli ospiti possono approfittare anche di speciali tecniche di recupero pre-sonno come bagni di sale Epsom su richiesta, bagni di ghiaccio offerti dall’Ice Concierge, sessioni serali di terapia del suono e coaching di mindfulness; mentre soluzioni specifiche sono a disposizione per combattere il jet lag fra cui crioterapia e recovery suite dedicate che aiutano ad adattarsi rapidamente ai fusi orari.
La giusta routine
Tutto il soggiorno è, dunque, studiato su una routine giornaliera che possa favorire per il riposo ottimale, dal risveglio basato su luce naturale, automazione delle tende e cinque minuti di mindfulness guidata alla colazione a base di cibi come mandorle, banane e tisane fino alle sessioni di allenamento specializzate di yoga, pilates, ciclismo, HITT, boxe e fitness funzionale, progettati per ridurre lo stress e promuovere la chiarezza mentale, preparando il terreno per un sonno ristoratore. Per arrivare poi alla sera, con la cena almeno tre ore prima di andare a letto, con un pasto leggero a base di pesce o insalata, e i mocktail realizzati con ingredienti calmanti come magnesio e succo di ciliegia. Infine, il momento più atteso, quello nel quale si va a letto per dormire: gli ospiti possono rilassarsi con una sessione serale di guarigione sonora, che offre terapie con rumore bianco e marrone, oppure godersi una sessione di attivazione del sonno per unire tecniche di rilassamento a strumenti di recupero come la stanza zen e la sauna.
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