Job In Tourism > News > Risorse umane > Work-life balance, l’esempio di Mondadori e del suo “kit per genitori”

Work-life balance, l’esempio di Mondadori e del suo “kit per genitori”

A proposito di equilibrio tra lavoro e vita privata, la best practice del gruppo editoriale che ha lanciato un innovativo progetto per sostenere i collaboratori che diventano genitori e rafforzare così il senso di appartenenza all'azienda

A proposito di equilibrio tra lavoro e vita privata, la best practice del gruppo editoriale che ha lanciato u

Di Job in Tourism, 27 Agosto 2023

Il work-life balance, ovvero un più sano equilibrio tra i tempi e le necessità imposte dal lavoro e quelli della vita personale, è uno dei concetti al centro delle dinamiche delle risorse umane degli ultimi anni: i collaboratori lo agognano – e sono sempre più consapevoli della sua importanza al punto da considerarlo fattore di scelta fondamentale anche quando si tratta di cercare o cambiare lavoro, e le aziende (virtuose) si impegnano a studiare nuove formule di organizzazioni e benefit aziendali che possano favorirlo. Un esempio positivo in tal senso viene – da fuori il settore turistico-alberghiero – dal gruppo Mondadori che nei mesi scorsi ha lanciato il suo “parental kit”: una serie di strumenti per rispondere ai bisogni dei collaboratori che sono anche genitori (in particolar modo di figli piccoli).

In cosa consiste il “parental kit”

Il kit rientra in un più ampio “progetto genitorialità”: una nuova iniziativa che – spiega Mondadori – offrirà a tutti i neo-genitori del gruppo un supporto concreto in una fase di forte cambiamento, con l’obiettivo di far vivere in modo inclusivo un evento molto importante della loro vita”. Il progetto si basa un “manifesto” in sei punti che esplicita la visione delle genitorialità secondo il gruppo indicando la centralità di valori come “responsabilità condivisa nei carichi di cura della famiglia”, “rapporto di cura e affetto libero da stereotipi e convenzioni sociali” e “conciliazione tra realizzazione professionale e personale”.

Sul piano pratico, il progetto si concretizza in un vero e proprio “kit per genitori”, che “raccoglie tutti gli strumenti e le informazioni utili per pianificare al meglio il periodo prima, durante e dopo il congedo, dall’annuncio in azienda alla fase preparatoria fino al rientro. Il parental kit – spiega Mondadori – è costituito da una check list con indicazioni e suggerimenti pratici per organizzare al meglio questi mesi; un parental book con i dettagli normativi sulla maternità e paternità in Italia, oltre al regolamento interno di Gruppo; un servizio di counseling individuale dedicato alle nostre persone con figlie e figli fino ai 3 anni di età: uno spazio di ascolto e di riflessione nel quale confrontarsi su eventuali dubbi relativi al rientro dal congedo, sui processi evolutivi e le eventuali difficoltà dell’essere genitori”.

La “cura” che rafforza il senso di appartenenza aziendale

Il progetto di Mondadori è interessante perché mette al centro il concetto di “cura” intesa – sottolinea ancora il gruppo – “nel suo significato più ampio come cura di sé, dei propri figli, dei propri genitori e della società”. Quale possa essere il ritorno per l’azienda lo ha evidenziato, nel presentarlo, Francesca Rigolio, Chief Diversity Officer di Mondadori: “Con queste iniziative vogliamo essere a fianco delle nostre persone anche nei momenti più delicati delle loro storie di genitori, di figli e di membri della società in cui viviamo. Vogliamo ascoltare con attenzione le loro esigenze e mettere a disposizione competenze e strumenti, rinforzando così anche il loro senso di appartenenza a Mondadori”.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati