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Work in progress per Antognolla, tra sostenibilità e benessere

Il nuovo resort al debutto in Umbria nel 2023 porterà le insegne Six Senses e la riconversione in chiave green di un antico borgo e castello

Il nuovo resort al debutto in Umbria nel 2023 porterà le insegne Six Senses e la riconversione in chiave gre

Di Giorgio Bini, 23 Novembre 2021

Sarà all’insegna della sostenibilità l’arrivo di un nuovo resort di lusso in Umbria, importante sia per questa impronta green sia perché porterà il brand Six Senses, riconosciuto a livello internazionale e con un forte input sul benessere grazie alle sue Spa. Antognolla Resort and Residences è il resort di lusso che aprirà nel 2023 in Umbria, “il cuore verde d’Italia”, a circa 20 km a nord di Perugia e nelle immediate vicinanze del confine con la Toscana. La tenuta di Antognolla ha una superficie di quasi 1.400 acri.
I lavori che porteranno al suo debutto faranno rinascere questo patrimonio storico e artistico. Verrà ristrutturata la tenuta medievale di Antognolla risalente al XII secolo, come anche la cripta e gli affreschi del VI secolo nella storica cappella dei tempi di San Francesco d’Assisi. Il progetto – gestito appunto da Six Senses – prevede la conversione della tenuta in un hotel di lusso da 107 camere e la creazione di più di 70 residenze private. In linea con i valori del marchio il Castello, l’Antico Borgo e la tenuta saranno ricostruiti con un approccio sostenibile.

I punti chiave del progetto
Il restauro del Castello e del borgo è infatti un progetto di conservazione storica e, una volta completato, punta ad essere il primo castello del XII secolo in Italia con la certificazione LEED dell’US Green Building Council, che sottolinea leadership nell’efficienza energetica e nelle tecniche di costruzione ambientale.
Accanto alla conservazione storica, è già iniziata la demolizione di diversi edifici abbandonati, per realizzare al loro posto delle strutture dal design contemporaneo, con l’accortezza che siano in linea con le peculiarità del paesaggio e meno invadenti.
Più in generale, la sfida è quella di mantenere un approccio responsabile verso l’ambiente in tutti gli step del progetto. Dal design, alle fasi di costruzione fino all’apertura ufficiale e anche dopo. Inoltre, circa il 75% di tutti i rifiuti provenienti dalla fase di demolizione e costruzione saranno recuperati per il riutilizzo e qualora i materiali non fossero utilizzabili saranno rimossi dal sito e smaltiti in modo appropriato.
La trasformazione degli edifici storici in hotel, residenze, spa e altre strutture comporterà anche il restauro e la conservazione della maggior parte della pietra antica esistente che caratterizza l’architettura del castello. La sostenibilità si declinerà anche nell’attenzione all’efficienza energetica, alla progettazione dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento, alla copertura degli edifici e all’illuminazione per garantire il minor consumo energetico possibile. I contatori di energia, acqua e qualità dell’aria installati in tutta la proprietà monitoreranno le prestazioni ambientali dopo l’apertura dell’hotel. Almeno il 50% del consumo energetico totale sarà generato da fonti rinnovabili, e tutta l’acqua piovana verrà raccolta, trattenuta in loco e utilizzata per irrigare il paesaggio naturale e gli spazi verdi che circondano l’hotel. Inoltre, lo sforzo ambientale verrà comunicato anche agli ospiti. È stato infatti pensato uno spazio, l’Earth Lab, che verrà utilizzato per comunicare loro l’impegno della struttura nella conservazione dei materiali e per coinvolgerli in workshop interattivi e attività, come la creazione di impacchi di cera d’api per eliminare l’uso della pellicola di plastica in casa, e rendere nota concretamente la volontà dell’hotel di diventare un resort completamente plastic free.
Anche la ristorazione verrà coinvolta. Col tempo, erbe, verdure saranno coltivate in loco così come verranno allevati alcuni capi di bestiame per assicurare che ingredienti freschi, locali e biologici siano introdotti nelle portate del ristorante. Tutti i rifiuti alimentari saranno compostati, e il compost verrà utilizzato per il giardino dello chef e per altre iniziative come l’orto biologico e per le erbe dedicate ai trattamenti termali.

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