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Mille ragioni invitano a visitare un’area così speciale, ma non sempre gli operatori turistici sono stati in grado di promuoverla e valorizzarla nella giusta luce. Ora prende corpo il progetto di un vero e proprio distretto turistico territoriale, presentato alla Bit di Milano con un’immagine unitaria. L’iniziativa si ispira a un’idea di turismo responsabile e consapevole, che non consuma il territorio ma ne valorizza le molteplici ricchezze naturali, storiche, culturali, artistiche ed enogastronomiche, integrandole con intelligenza. Non basta più il classico binomio italiano sole/mare. Occorre puntare alla qualità, a un’offerta turistica articolata e strutturata, insomma a un vero e proprio sistema territoriale, come da tempo si fa in Francia e soltanto da poco in Italia.
<< In Francia già da decenni lavorano sui sistemi territoriali. Questo filone nasce negli anni 50 nel campo dell'ambiente: il patrimonio naturale comunica qualcosa, ma bisogna trasformarlo in struttura. Il turismo deve significare cultura, rispetto del territorio, all'interno di un sistema organizzato, altrimenti paradossalmente finisce per danneggiare il territorio>>, spiega Barone, che si è appunto specializzato in Francia ed ora è assistente di sociologia del turismo alla Sapienza, oltre a collaborare con il Consiglio d’Europa e con l’Istituto europeo itinerari culturali che ha sede in Lussemburgo. <
Terre d’Occidente si prepara quindi a un vero salto di qualità, anzitutto coinvolgendo anche i soggetti istituzionali: <
Costruire tante nuove strutture non sarà pericoloso per l’equilibrio ecologico del territorio? <
Speriamo bene. La straordinaria bellezza della Sicilia merita davvero un turismo responsabile.
Viaggio nelle Terre d’occidente
Di Floriana Lipparini, 28 Febbraio 2003

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