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Viaggio nel paese delle acque

Di Giorgio Bini, 15 Febbraio 2002

La tradizione delle acque in Ungheria risale al tempo dei Romani. Furono essi, infatti, a gettare le basi della cultura termo-balneare costruendo i primi bagni in quella provincia dell’Impero Romano che era l’attuale Pannoia. Dopo i Romani i Turchi che, durante la dominazione dei secoli XVI e XVII, costruirono magnifiche terme, alcune tuttora funzionanti. Basti pensare che oggi esistono ben 400 istituti termali in più di cento località turistiche. Mentre Budapest è l’unica metropoli al mondo dove funzionano più di cento sorgenti e pozzi di acqua termale e una cinquantina di piscine. Il bagno più conosciuto e uno dei simboli della capitale è il Bagno termale Gellért alimentato da sorgenti curative scoperte 2000 anni fa. L’attuale complesso fu costruito durante la prima guerra mondiale, tra il 1914 e il 1918, e, oltre la piscina termale, comprende un albergo. E’ meritatamente famoso sia per l’imponenza delle strutture termali situate in riva al Danubio, sia per le magnifiche statue, i mosaici di ceramica e i vetri dipinti che le impreziosiscono, ma anche per le belle piscine all’aperto e per la piscina ad onde artificiali. I Bagni termali più grandi del Paese sono invece lo stabilimento Széchenyi, costruito nei primi del 1900 laddove sorgeva il primo bagno di Budapest, e completamente ristrutturati di recente. Oggi, l’elegante complesso di edifici in stile neo-barocco, con le sue quindici piscine, è una delle più grandi strutture balneari di tutta l’Europa. Le Terme, oltre che per le acque curative e le dimensioni dello stabilimento, sono importanti per la particolare perizia con la quale sono state realizzate.

Le decorazioni, le statue e i mosaici di vetro, infatti, sono opera dei più noti artisti ungheresi. La maggior parte delle vasche è all’aperto, ma il vapore determinato dal calore permette di godere il piacere di un bagno anche in pieno inverno. Due caratteristiche contraddistinguono le Terme Rudas: le sorgenti che le alimentano sono le più antiche conosciute in Ungheria, mentre la sala della cupola, realizzata nel XVI secolo, è uno dei luoghi preferiti dai giovani di Budapest che stanno riscoprendo il fascino delle antiche strutture termali e vi organizzano, più volte al mese, dei “rave party” notturni. Per chi cerca le curiosità e le particolarità, che rendono certamente più interessante un viaggio, alcune segnalazioni ci sembrano d’obbligo. Héviz, vicino al lago Balaton, centro balneare di fama mondiale, vanta il più grande lago europeo dalle acque calde, la cui superficie, d’inverno, si copre di vapore. A Bük esiste un complesso termale che si sviluppa su una superficie di 13 ettari, con 19 piscine in attività tutte le stagioni, capaci di soddisfare anche i clienti più esigenti. Le Terme di Hajduszoboszló, che coprono una superficie di otto ettari, vantano una storia di 75 anni e comprendono il primo parco acquatico d’Ungheria. Ancora due chicche: le Terme di Miskolctapolca scavate, nel corso dei millenni, nelle grotte dall’acqua a temperatura di 28-34 gradi, uniche in Europa per l’ambientazione; le Terme di Zalakaros, interamente rinnovate, che garantiscono, oltre la prevenzione, il benessere, il relax e il divertimento.

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