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Una kermesse gastronomica per chef in punta di dita

Di Marco Beaqua, 21 Marzo 2008

In occasione della fiera Tecnobar & food, il salone professionale internazionale dedicato ai pubblici esercizi, agli alberghi e alle comunità, si è tenuta, a Padova, la prima edizione del campionato italiano di Finger food, chef in punta di dita: un’iniziativa promossa dall’ Associazione professionale cuochi italiani (Apci), in collaborazione con il Consorzio zafferano, l’azienda di attrezzature professionali per la ristorazione Sirman e la Fiera di Padova. Scopo del campionato: promuovere la figura dei cuochi anche quali autori di aperitivi strutturati, nutrizionalmente equilibrati e accattivanti come gusto e presentazione.
La kermesse si è svolta, in particolare, nelle due giornate dell’11 e 12 febbraio, durante le quali gli chef hanno avuto modo di dimostrare la loro abilità nella preparazione di stuzzichini freddi o caldi. Molto apprezzata la partecipazione di alcuni giovani provenienti dalle scuole superiori alberghiere e, soprattutto, la presenza di prestigiosi nomi della ristorazione italiana, che si sono sfidati in un piacevole clima di confronto tra colleghi.
Tre le categorie previste dal concorso: gli appetizer freddi da esposizione, la cui competizione è stata vinta da Roberto Bellesia di Novellara (Re); le decorazioni artistiche, sezione in cui ha prevalso Simone Guglielmetti di Stresa (Vb), e gli appetizer da cucinare a vista, la cui gara ha visto la vittoria di Giancarlo Tabarroni di Carpi (Mo). I tre campioni, a cui sono stati consegnati un assegno di 500 euro ciascuno, e gli altri partecipanti sono stati premiati da una giuria di eccezione, tra cui spiccano i nomi dell’executive chef del Four seasons di Milano, Sergio Mei, e del direttore della guida Michelin Italia, Fausto Arrighi. «Siamo molto contenti di aver riunito in questa due giorni tanti abili professionisti della ristorazione», ha dichiarato un evidentemente soddisfatto, Carlo Re, direttore di Apci, a conclusione della competizione. «Solo la collaborazione e l’unione di tutti gli chef italiani, infatti, può consentire alla nostra cucina di riconquistare quel primato internazionale in termini di qualità e preparazione del prodotto che le spetta».

Le competizioni
• Categoria appetizer freddi da esposizione
Ogni partecipante in gara (20 i selezionati di questa prima edizione) ha realizzato tre diverse tipologie di appetizer, utilizzando i prodotti tipici della propria regione d’origine e ponendo al contempo attenzione alla qualità del servizio e della presentazione, nonché ai livelli nutrizionali degli alimenti. In questa categoria sono state, così, assegnate 10 medaglie di bronzo, sei d’argento e tre d’oro. Il vincitore assoluto è stato Roberto Bellesia di Novellara (Re), che ha presentato un “Millefoglie di zucca e mandorle con bon-bon di mostarda, salsa all’aceto balsamico e salvia fritta”, un “Aspic di polpo con sedano e spezie e salsa al gorgonzola” e un “Calamaro zigrinato con mousse di avocado su letto di germogli, gelatina al lime e coulis di rapa rossa”
• Categoria decorazioni artistiche
I 10 partecipanti selezionati hanno presentato una scultura artistica per decorare un buffet da appetizer. Assegnate tre medaglie di bronzo, tre d’argento e una d’oro. A salire sul gradino più alto del podio, Simone Guglielmetti di Stresa (Vb) con la scultura di margarina “il Burchiello del Lago Maggiore”.
• Categoria appetizer da cucinare a vista
I 30 partecipante selezionati hanno realizzato in 30 minuti di tempo otto pezzi di un appetizer caldo. Assegnate nove medaglie di bronzo, 10 d’argento e quattro d’oro. Primo classificato assoluto, Giancarlo Tabarroni di Carpi (Mo), che ha presentato uno “Spiedino di baccalà croccante al sesamo e involtino di alice con vermicelli speziati di baccalà, marinati in manto di zucchine con salsa di cipolle ed emulsione di olio aromatizzato alle erbe”.

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