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Una formula di successo

Di Marco Bosco, 12 Febbraio 2010

Fantasia di frutta. Sarà questo il tema della prossima edizione del concorso Maître dell’anno organizzato da Amira. «Nel 2010 introdurremo ancora ulteriori novità», racconta il gran maestro e cancelliere dell’Associazione maîtres italiani ristoranti e alberghi, nonché responsabile della conduzione tecnica e professionale del concorso, Valerio Beltrami. «Per rendere la competizione sempre più spettacolare abbiamo pensato di far eseguire il trancio a tutti i concorrenti. I maître in gara, in altre parole, saranno anche giudicati per la loro abilità nel tagliare la frutta e comporre coreograficamente il piatto».
L’ex fiduciario Amira delle provincie di Verbania, Novara, Biella e Vercelli, parla sulle ali dell’entusiasmo di un’edizione 2009 rivelatasi davvero un grande successo: «Sono rimasto molto soddisfatto. Non solo, infatti, all’evento hanno partecipato circa 150 delegati in rappresentanza di ben 36 sezioni nazionali, ma sono stati molti i fiduciari a mandarmi mail di congratulazioni, soprattutto in merito alla formula inedita introdotta proprio in occasione del concorso 2009».
Le nuove regole prevedevano, in particolare, un incontro tra i finalisti e gli organizzatori un’ora prima dello svolgimento della gara. In quel frangente ai concorrenti è stato presentato un paniere di materie prime (comprendente il vino e i distillati da abbinare), con cui i maître in concorso hanno dovuto improvvisare, in un’ora di tempo, una pietanza inedita da presentare ai giurati. La gara vera e propria, poi, è consistita in una presentazione del piatto con esame organolettico del vino, della durata di dieci minuti, e nella preparazione della portata con la tecnica del flambé in 15 minuti. «E l’entusiasmo non è certo mancato, sia pure, come sempre, temperato dalla tradizionale capacità di autocontrollo caratteristica dello stile della nostra figura professionale», prosegue Beltrami. «Mi è piaciuto molto, in particolare, lo spirito di collaborazione e aiuto reciproco con cui i concorrenti hanno approcciato il concorso, senza tuttavia far venire meno quella sana rivalità che è il sale di ogni competizione».
A valutare i maître, una giuria di grande spessore, la cui composizione è stata pensata proprio per meglio evidenziare le capacità tecniche dei concorrenti. «L’idea è stata quella di chiamare tre tecnici, specializzati nelle rispettive aree di competenza, e due appassionati, a cui è stato assegnato l’incarico di valutare presentazione e piatto a livello più generale», specifica Beltrami. «Sono così intervenuti il gran maestro della ristorazione Amira, Claudio Recchia, il presidente Puglia dell’Associazione italiana sommelier (Ais), Vito Santececere, e il vicepresidente Centro-sud della Federazione italiana cuochi (Fic), Giacomo Giancaspro, nonché Marco Spinosi, sponsor dell’evento, e Vincenzo Rizzi, giornalista del Corriere della Sera». Grande attenzione è stata così posta, in particolare, su aspetti come la mise en place, nonché la postura e la gesticolazione dei concorrenti.
«Un’impostazione di fondo che intendiamo replicare non solo al prossimo appuntamento nazionale con il concorso per il maître dell’anno 2010», conclude Beltrami, «ma anche in occasione della World cup, che proprio noi italiani organizzeremo dal 17 al 21 ottobre prossimi a Grado e il cui tema sarà dedicato, con ogni probabilità, ai prodotti del territorio. Sperando, naturalmente, di ripetere il trionfo di tre anni fa a Milano. Al di là dei concorsi, però, l’impegno Amira prosegue anche su molti altri fronti. A cominciare dalla prossima inaugurazione dei corsi di formazione, realizzati in collaborazione con l’Ais e volti alla creazione di una figura di sala a tutto tondo, nonché dal restyling del nostro sito istituzionale. Il tutto, come sempre, con lo scopo di valorizzare la professionalità, l’immagine e il prestigio della figura del maître d’hotel, esaltandone le caratteristiche e il ruolo nella divulgazione dell’alta qualità gastronomica ed enologica dei prodotti italiani».

Il podio del 2009

Organizzato per il terzo anno consecutivo in collaborazione con il centro di cultura Renoir di Taranto, l’edizione 2009 del concorso Maître dell’anno Amira si è svolto presso l’hotel Calanè del complesso turistico Nova Yardinia di Castellaneta Marina (Taranto). Il tema su cui si sono dovuti confrontare i finalisti selezionati durante le semifinali di Sirmione, per il Nord, e di Vibo Valentia, per il Centro-Sud, è stato quello degli spinosini: un particolare tipo di pasta attorno a cui hanno dovuto preparare una pietanza con la tecnica del flambé, utilizzando esclusivamente le materie prime proposte dalla giuria. A salire sul gradino più alto del podio è stato così Michele Policelli, della sezione Capitanata. La posizione d’onore è, invece, andata a Pietro Laratta della sezione Cosenza-Sila. Al terzo posto, infine, Maurizio Calabrese della sezione di Paestum.

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