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Un varo in piena regola

Ha esordito a Padova il progetto InnovAira dedicato ai docenti degli alberghieri

Ha esordito a Padova il progetto InnovAira dedicato ai docenti degli alberghieri

Di Massimo Borriello, 9 Aprile 2015

Si è trattato di un varo in piena regola per quello che è stato a tutti gli effetti il nostro primo viaggio all’interno del progetto InnovAira: il giovane ma esperto Nicolò Fava, vincitore del decimo Gran premio Aira Veneto (di cui lo stesso Massimo Borriello ha stilato una simpatica cronaca sul numero di Job in Tourism dello scorso 4 dicembre, ndr), accoglieva i presenti in maniera garbata ma decisa, sfoderando uno dei suoi migliori sorrisi di rappresentanza e conquistando tutti con il suo ineguagliabile stile; la madrina e organizzatrice dell’evento, Maria Barbara Bastoni, addetta alle pubbliche relazioni, per parte sua controllava e impartiva ordini secchi ai collaboratori, che ubbidivano senza fiatare, mentre il sottoscritto, per l’occasione addetto ai servizi multimediali, si collegava via Skype con il direttore del Luna Hotel Baglioni di Venezia, Gianmatteo Zampieri che così poteva seguire i lavori dalla sua plancia di comando.
Poteva quindi avere finalmente inizio questo primo incontro InnovAira, che ha visto la partecipazione di docenti di accoglienza turistica provenienti da ben cinque istituti professionali alberghieri, coordinati da due eminenti relatori che hanno saputo, partendo dalla loro esperienza personale, parlare di risorse umane, di tipologie ricettive e di metodologie di lavoro applicate.
Carlotta Vazzoler, fondatrice e titolare della società di consulenza alberghiera M&id & M&hc di Dolo, si è in particolare occupata di sviluppare il concetto dell’importanza di saper «diventare artigiani dell’arte del ricevere», valorizzando in questo modo talenti, creatività ed energie, per offrire qualità al servizio e superare così le aspettative dell’ospite. Il general manager dell’hotel relais Monaco di Ponzano Veneto, Enrico Mazzocco, ha invece soprattutto enfatizzato il fatto che il turismo è una realtà in continua evoluzione, in cui vengono sempre di più richieste caratteristiche come flessibilità e apertura mentale, e soprattutto una visione internazionale capace di andare oltre al background specifico di settore.
L’incontro terminava quindi con un ampio dibattito riguardante le problematiche del pianeta scuola, proiettato nella realtà e nella prospettiva di un aggiornamento dei protocolli che caratterizzano la nostra professione. L’appuntamento, a questo punto, è per il prossimo 16 maggio quando si terrà un nuovo meeting in sede ancora da definirsi.

Le origini dell’iniziativa

Facciamo un passo indietro per ricordare, a chi non fosse informato nel merito, l’origine del progetto: dopo il Gran premio Aira Veneto 2013, noi giurati, nonché soci della medesima divisione regionale dell’Associazione italiana impiegati d’albergo, incaricati del difficile compito di esaminare i ragazzi di quinta classe accoglienza turistica, riscontravamo, dopo un rapido briefing, un certo qual gap tra il mondo della scuola e l’operatività del lavoro reale.
Maria-Barbara Bastoni, nostra attivissima socia, ebbe così l’intuizione di poter cambiare questo stato di cose, quando, tra i tanti articoli riguardanti il nostro settore, le capitò tra le mani il documento Turismo Italia 2020 redatto nel 2012 dal gruppo di lavoro del dicastero per gli Affari regionali, turismo e lo sport, presieduto dall’allora ministro Piero Gnudi. Da lì nacque un fitto scambio di idee con il nostro socio Marco Ardengo, nonché con tutto il direttivo Aira Veneto, e fu così che prese corpo la “creatura”: un’idea che già nel suo stato embrionale aveva ben delineate le linee d’intervento, poi tradotte in pratica nel progetto InnovAira che ha visto finalmente la luce in questi giorni.

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