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Un turismo di charme

Di Stefano Lombardini, 2 Settembre 2005

Proseguono le analisi della ricettività alberghiera nelle città italiane di medie e piccole dimensioni che Stefano Lombardini ha inaugurato sul numero 8 di Job in Tourism.

Nel territorio chiamato turisticamente Puglia Imperiale, che ricalca a grandi linee l’area della nuova provincia di Barletta-Andria-Trani (Bt), immediatamente a nord di Bari, si registra il successo di una categoria di esercizi con una ricca offerta di banqueting integrata ai servizi di una signorile ospitalità alberghiera.
Con una morfologia del territorio pianeggiante o lievemente collinare, la nuova provincia presenta insediamenti urbani molto compatti, contrapposti a vaste estensioni rurali: è quindi possibile disporre di adeguati spazi operativi per servizi di banqueting. Le strutture di questo mercato sono ubicate in prevalenza lontano dai centri abitati, in tranquille zone di campagna. Dispongono di poche camere, risorsa comunque secondaria rispetto all’attività principale di ristorazione per ricevimenti e cerimonie.
Gli alberghi dell’area si collocano su una fascia di mercato media, ma quelli che dispongono di servizi di banqueting mostrano, a parità di stelle, livelli di qualità superiori agli altri.
La costa adriatica, con la località di Margherita di Savoia, contribuisce al fatturato turistico della provincia con una presenza di clientela balneare estiva; il turismo religioso, per la devozione popolare verso Padre Pio, interessa la vicina località di San Giovanni Rotondo in provincia di Foggia; il turismo culturale collegato alla storia, all’arte, all’architettura di chiese e castelli, ai monumenti, come Castel del Monte, riconosciuto dall’Unesco patrimonio artistico dell’umanità; il turismo d’affari, servito dagli alberghi commerciali di città, che soddisfano una domanda esterna di turismo business collegato alle attività industriali di trasformazione dei prodotti agroalimentari dell’area e di altri settori industriali come il tessile e il calzaturiero (che però attraversano una seria crisi dovuta al trasferimento di investimenti stranieri verso il sud est asiatico).
I numeri parlano di 50 unità alberghiere e oltre 2.500 posti letto. Negli ultimi 10 anni il parco ricettivo è cresciuto quasi del 30%, passando da oltre 1.100 camere a oltre 1.400, un incremento rilevante che ha riguardato la fascia media e alta dell’offerta, con l’apertura anche di un piccolo relais 5 stelle. La tipologia di albergo prevalente in zona è quella con un limitato numero di camere: oltre la metà delle strutture ne ha meno di 30. Nessuna struttura è veramente orientata alla gestione del turismo organizzato. Non sono presenti alberghi con oltre 100 camere, però la metà dei posti letto alberghieri è nei 4 stelle. Il 60% della nuova capacità ricettiva è stato realizzato da una sola compagnia alberghiera, Nicotel, che ha inaugurato 3 grandi hotel commerciali con identico brand in altrettante importanti località d’affari: Barletta, Bisceglie e Corato. Gli hotel di questa catena hanno dimensionamento adeguato per divenire leader di mercato nel segmento business: una media di quasi 80 camere a struttura, per un totale di 225 camere. Le altre gestioni sono a conduzione familiare. Non sono presenti insegne di catene nazionali o internazionali, se non all’hotel dei Cavalieri di Barletta, affiliato Best Western, e Tenuta Cocevola, affiliato Pregio Hotels.
Il clima di concorrenza determinato da ville, casali e tenute di campagna che offrono servizi di banqueting è molto forte perché vi è lunga tradizione in questo senso. Direttrice di sviluppo più convincente è quella di ampliare i servizi nel campo dell’ospitalità alberghiera sul genere piccoli hotel di charme, molto richiesti oggi dalla clientela straniera, soprattutto inglese, che seleziona queste dimore di grande atmosfera su internet e presso agenzie internazionali specializzate.
lombardini@teamwork-rimini.com

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