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Un tocco di buona cucina

Di Rossella Taffa, 15 Marzo 2002

In una strada trafficata della zona Affori di Milano varcando una porta un po’ anonima si entra in una sorta di mondo parallelo ed elegante. Ad accoglierci il maitre Luca Surricchio e uno staff di giovani professionisti selezionati dai due proprietari del locale Antonio de Luigi e Walter Cittelli, entrambi architetti che, proprio grazie alla loro professione hanno saputo mescolare arte, tecnologia e tradizione. Aperto ad aprile 2001 il ristorante Affori è stato concepito con mentalità imprenditoriale all’avanguardia, allestito con lucidità di idee, grande gusto e intuizioni vincenti. Ai due proprietari va il merito di aver saputo costruire una piccola e ben affiatata squadra di giovani professionisti preparati e pieni di entusiasmo soprannominata Banda d’Affori e che già oggi dimostra di poter raggiungere traguardi davvero ambiziosi. La cucina si ispira rigorosamente alla stagionalità, ai sapori naturali dei prodotti e alla essenzialità delle preparazioni, con un tocco deciso di scuola italiana. Anche i condimenti usati sono leggeri e sani, sono stati eliminati i grassi e viene usato quasi esclusivamente olio di oliva extra vergine selezionato. Lo chef Francesco Parravicini, 29 anni, cura in modo particolare la presentazione dei piatti perché la filosofia del ristorante è proprio quella di appagare tutti i sensi amplificando il piacere del gustare. A mezzogiorno il menu è adatto a colazioni d’affari e lunch veloci , mentre alla sera l’atmosfera si scalda e diventa perfetta per una romantica serata oppure per una cena divertente con gli amici. Una sala arredata come un accogliente angolo di conversazione si trova di fianco alla cantina ed è il luogo ideale per sorseggiare un aperitivo prima di cena o per gustare un liquore a fine serata. Lo spirito che anima la scelta dei piatti proposti è improntato sulla naturalezza e non solo per l’ovvia qualità delle materie prime, ma soprattutto per la spontaneità con la quale vengono creati i menu. Tra i piatti intriganti per i loro ingredienti mischiati con professionalità creativa troviamo un sughetto all’astice con puntarelle all’uovo, fagioli neri e menta oppure coccarda di bufala e pomodorini confiti e ancora cassata all’amaretto con salsa di arancia e così via

Chiediamo ad Antonio De Luigi, proprietario insieme all’architetto Citelli di una pizzeria a tema Le terre di Muan a Cassina dè Pecchi, com’è nata l’idea di aprire un locale di questo tipo proprio nella zona Affori. De Luigi ci rivela che avere un ristorante tradizionale è sempre stato un desiderio nascosto, originato dai racconti del nonno cuoco che da Lodi Vecchio è venuto a Milano in cerca di fortuna. Ancora oggi De Luigi ricorda il fascino di questo personaggio che gli raccontava di quando con 90 mila lire dell’epoca aveva acquistato l’intero immobile (ancora oggi di proprietà della famiglia De Luigi) sicuro di trasformare la trattoria già esistente in un punto di riferimento per coloro che ai tempi si spostavano intorno alla città.. Il nonno ha gestito la trattoria, che allora era alle porte della città e quindi di grande passaggio, per molti anni fino a quando, anziano, ha ceduto la gestione ad altri. Negli anni si sono succeduti vari gestori fino alla decisione presa da De Luigi di ritornare sulle orme del nonno. Il ristorante Affori riserva anche altre piacevoli sorprese come la cantina allestita in una sala sotterranea, ex carbonaia di fine ‘700 con soffitti a volta recuperati durante il recente restauro. Matteo Panza, 21 anni, giovane sommelier in costante sinergia con i proprietari ha dato vita a una carta dei vini che appare in piena sintonia con la filosofia del locale. La scelta ricade sui migliori vini italiani coprendo tutti i gusti e tipologie, senza dimenticare però i più conosciuti e classici vini stranieri come gli Champagne più prestigiosi o i vini francesi del livello di Chateau Palmer di Margaux o di Chateau d’Yquem, considerato uno dei vino da meditazione più pregiati al mondo Ma l’impegno non è finito qui, a breve è prevista la ristrutturazione di una terrazza che verrà trasformata in giardino d’inverno. Anche l’ampio parcheggio a disposizione esclusiva dei clienti del ristorante, è un servizio da non sottovalutare in una città affollata come Milano. Il ristorante Affori è segnalato sulla guida Michelin e sulla guida dell’Espresso ed è come ricorda Veronelli: un ristorante da tenere d’occhio.

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