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«Un teatro dove non ci si annoia mai»

Di Floriana Lipparini, 4 Marzo 2005

«Amo quello che faccio. Se dovessi dedicarmi a qualcosa di nuovo, sarebbe indubbiamente qualcosa di simile nello stesso segmento. Penso di essere molto empatico. Mi sono sempre sforzato di capire le situazioni e i problemi degli altri per trovare una soluzione adeguata. È necessario ascoltare la gente con la mente aperta per capire che cosa stanno cercando di dirti in realtà»: così si descrive Giuliano Corsi, area manager Northern Italy della Starwood hotels & resorts e general manager del prestigioso Hotel Danieli di Venezia.
Durante il recente general meeting annuale dell’Ehma (European hotel managers’association), tenutosi a Lisbona, a Corsi è stato attribuito il premio “European hotel manager of the year”. Primo italiano a riceverlo, il general manager del Danieli vanta quarant’anni di professione ad alto livello, svoltasi principalmente nel campo degli hotel di lusso, con una costante attenzione alle innovazioni e al rapporto umano con i clienti e con i collaboratori.
Il forte attaccamento alla tradizione del lusso di alta classe e la professionalità nell’aggiornare il proprio stile manageriale secondo le esigenze dei tempi e le nuove tecnologie sono fra gli elementi che hanno caratterizzato la carriera di Giuliano Corsi e hanno pesato nell’attribuzione del premio.
Allievo da ragazzo dell’Istituto Alberghiero di Firenze, ha seguito corsi di hotel management alla Cornell University nel 1975, e ha poi approfondito le proprie competenze con nuove specializzazioni nel 1979 e nel 1980. Nella carriera esordì nel 1963 come receptionist al Principe & Savoia di Milano (oggi Principe di Savoia), allora di proprietà della Compagnia italiana grandi alberghi (Ciga), dove con grande fedeltà è sempre rimasto percorrendo tutta la scala gerarchica, anche nel succedersi dei vari passaggi di proprietà: acquisizione da parte di Itt Sheraton nel 1995 e di Starwood hotels & resorts nel 1998. «Quando la società ebbe dei problemi finanziari e tutti i dirigenti rischiarono di perdere il posto, accettai la sfida. E così feci uno sforzo per migliorare in breve tempo le mie capacità professionali. Questo mi ha permesso di essere più competitivo», spiega Corsi.
Sempre attento all’innovazione, nello stesso tempo tiene in grande considerazione il passato: «Ricevo questo premio per la mia lunga esperienza e le posizioni ricoperte in alberghi di prestigio. Mi sono sempre mantenuto focalizzato sulla tradizione».
Dal 1995 general manager del Danieli e area manager per sei alberghi del Gruppo Starwood Hotels & Resorts nell’area di Venezia, nel 2003 è stato nominato area manager Northern Italy, nuovo ruolo che ha comportato maggior impegno sulla formazione e sulla delega. «Ma il mio stile di leadership non è cambiato – racconta -. Mi piace essere coinvolto con clienti e dipendenti. Bisogna essere al corrente di ogni parte dell’amministrazione e dell’operatività, ma è ancora più importante motivare le persone. È necessario crescere acquisendo nuovi alberghi, che però devono essere bene inseriti nella strategia della società. La nuova sfida sono i mercati emergenti come la Cina e il Sud Est Asiatico. E poi ci sono i nuovi problemi di sicurezza da affrontare».
Anche se ritiene di dover essere presente sul lavoro 24 ore al giorno, ogni tanto riesce a ritagliarsi qualche raro momento per mettersi ai fornelli e cucinare i piatti della sua terra d’origine che ama di più, bistecca alla fiorentina da accompagnare con un buon rosso toscano.
Le ragioni che lo hanno condotto a scegliere proprio questo lavoro? «La leadership e lo status che ne deriva, ma anche la possibilità di lavorare con le persone. L’albergo può essere paragonato a un teatro dove la rappresentazione cambia ogni giorno. Un lavoro in cui s’interagisce con le persone non è mai noioso», risponde. E che cosa gli fa più piacere? «La gratitudine dei clienti ogniqualvolta la qualità del servizio ricevuto supera le loro aspettative, poi la soddisfazione dei dipendenti e quella degli azionisti, in quest’ordine».

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