A metà tra il comfort di un hotel e l’atmosfera amichevole di un ostello della gioventù – con la possibilità per ciascuno di scegliere la formula di soggiorno che preferisce – sbarca a Roma JO&JOE. Il brand di ospitalità – già presente a Hossegor, Parigi, Vienna, Rio e Medellin – ha inaugurato in questi giorni la sua prima struttura italiana. Situata nel cuore di Roma, vicino alla Fontana di Trevi e al Pantheon, è ospitata in un ex monastero del XVI secolo.
La struttura
“JO&JOE Roma – spiegano dal gruppo – è uno spazio di incontro per viaggiatori e residenti, che qui possono pranzare, cenare, lavorare, divertirsi e pernottare. Gli accoglienti spazi comuni, organizzati intorno a un cortile centrale e distribuiti su più livelli, comprendono un cocktail bar, un ristorante e una pizzeria, una sala riunioni, una lounge, un rooftop e uno spazion con palco per assistere a concerti. La configurazione delle camere integra elementi antichi – come i soffitti a cassettoni in legno o affrescati – con soluzioni lineari e contemporanee, dove i tocchi di colore e le opere di street-art di artisti locali e internazionali giocano un ruolo di primo piano”.
Le camere
Ibrida la formula proposta per la sistemazione, che conta 49 camere, per un totale di 210 letti, distribuiti tra 15 camere private per due persone con bagno en-suite, camere tipo dormitori da quattro a otto persone, con soluzioni modulari offrono una relativa intimità e dotazione di lenzuola individuali, armadietti di sicurezza, prese elettriche e USB e bagno en-suite in comune, e le camere Out of Ordinary per due o quattro persone, dotate di terrazza privata, che si caratterizzano per i colori vivaci e innovative soluzioni di arredo.
“JO&JOE rompe con gli standard alberghieri tradizionali e propone un’ospitalità inclusiva, che unisce praticità, comfort e accessibilità, rispondendo alle esigenze dei nuovi viaggiatori, delle comunità locali e dei nomadi digitali“, ha spiegato François Leclerc, Deputy Brand COO di JO&JOE. “Da JO&JOE ognuno è libero di scegliere la formula che preferisce, a seconda dei propri gusti e budget, e di vivere uno spazio che è soprattutto esperienziale, fatto di incontri e socializzazione”.
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