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Un master per l’F&B manager del futuro

Sebastiano Pira, presidente Aifbm, Associazione Italiana Food and Beverage Manager, racconta i progetti di formazione e come si è evoluta la professione

Sebastiano Pira, presidente Aifbm, Associazione Italiana Food and Beverage Manager, racconta i progetti di fo

Di Job in Tourism, 29 Aprile 2021

Per affrontare al meglio la crisi dovuta alla pandemia, ma anche e soprattutto per investire sul futuro, l’Aifbm, Associazione Italiana Food and Beverage Manager, mantiene uno stretto contatto con gli associati, per sostenerli in un momento certamente difficile sul fronte occupazionale, ma anche per sviluppare ponti verso opportunità di lavoro. E in questo giocano un ruolo fondamentale le competenze. Aifbm ha lavorato e continua a farlo sullo sviluppo della formazione manageriale, ritenuta fondamentale. “Stiamo puntando tanto anche sui giovani – spiega il presidente Sebastiano Pira – con l’Aifbm Academy, attiva da 5 anni e che oggi vede uno sviluppo su diversi fronti: la formazione solitamente svolta in presenza e in questi tempi realizzata online, un minimaster e un master. Il minimaster conta su dieci lezioni, al via nella seconda parte dell’anno, il master invece prevede 160 ore di formazione e si realizzerà nel 2022. Abbiamo inoltre lanciato, sempre nell’ambito dell’Academy, un sito di e-learning a disposizione di tutti coloro che vogliano approfondire questi temi, seguendo il corso completo ma anche le singole lezioni”.
L’obiettivo è quello di far emergere il valore professionale della figura del food and beverage manager, un ruolo che oggi si declina a 360 gradi e per il quale l’associazione è riuscita anche a implementare una certificazione ufficiale.
Quali sono i dettagli dei corsi? Si tratta di percorsi aperti a tutti, si parte naturalmente da un primo livello di avvicinamento alla professione per poi affinare e approfondire con minimaster e master che danno tutte le competenze necessarie per sviluppare al meglio la professione. “I docenti vengono da un’esperienza ventennale e diamo a chi ci segue tutti gli strumenti necessari”.
D’altronde, quella dell’F&B manager deve essere riconosciuta come strategica, “si tratta della persona alla quale il general manager della struttura fa riferimento, tocca tanti ambiti diversi. E l’elemento positivo che stiamo notando è che anche nelle strutture di ristorazione, quindi anche in quelle al di fuori degli hotel, le figure di director of operations e director food and beverage si stanno sviluppando sempre di più, finalmente si sta capendo che si tratta di una figura manageriale e non solo operativa. Su questo ha influito anche il cambio generazionale, oggi l’f&b manager si occupa anche di definire strategie, realizzare piani di marketing, formare il personale. Un esempio: basti pensare che uno dei nostri corsi è proprio incentrato su soft skills come la leadership, l’intelligenza emotiva, la comunicazione. Il profilo sta cambiando in maniera radicale. Il food and beverage manager è come un direttore d’orchestra: prima di diventarlo ha studiato e imparato tutti i vari strumenti”.

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