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Un futuro da uploader

La rete è prima di tutto una fonte di ispirazione

La rete è prima di tutto una fonte di ispirazione

Di Marco Beaqua, 29 Giugno 2012

Che Internet sia uno strumento essenziale per chi viaggia è un dato di fatto ormai scontato. Lo dimostrano anche i numeri sull’e-commerce italiano, che da tempo registrano la prima posizione del turismo in tema di transazioni complessive online. Ma il web, si sa, non è solo il luogo dove si effettuano gli acquisti. Anzi, le compravendite rappresentano una minima parte di quello che la rete rappresenta per i viaggiatori: Internet è prima di tutto una fonte di ispirazione, un luogo di condivisione di idee, spunti e suggerimenti, dove le destinazioni vengono analizzate, studiate e soprattutto immaginate prima e dopo la partenza.
Ma qual è la dimensione reale del fenomeno? E quali le sue caratteristiche principali? A queste domande ha provato a dare una risposta la ricerca «Le vacanze 2.0», condotta dall’Osservatorio Europcar-Doxa. Secondo i dati raccolti dallo studio, in particolare, oltre sette viaggiatori italiani su dieci (il 73%) riterrebbero Internet molto o abbastanza importante per l’organizzazione delle proprie vacanze. « E non si tratta soltanto di giovani e di persone istruite», racconta Paolo Colombo, direttore di ricerca Doxa, «ma di individui di tutte le fasce d’età e con ogni titolo di studio. Il dato forse più significativo riguarda però il peso e l’importanza di ciò che viene trovato sul web. In quasi la metà dei casi (44%) le opinioni lette online impattano infatti sulla scelta di almeno un elemento della vacanza: in primis la struttura ricettiva, poi i luoghi da visitare, i ristoranti e i mezzi o le compagnie di trasporto».
Gli internauti viaggiatori, in particolare, possono oggi essere divisi in due grandi categorie: l’una ormai consolidata e l’altra in fase di forte espansione. La prima è quella dei cosiddetti downloader: chi cerca o scarica dal web informazioni utili per le proprie vacanze. Si tratta per lo più di uomini (56%), sposati o conviventi (61%), del Nord Italia (56%) e di età compresa fra i 36 e i 55 anni (64%). Le loro principali fonti di notizie sono i portali di viaggio, con il 50% delle preferenze, seguiti dalle agenzie di viaggio online (38%), dai blog o dai forum (18%) e dalla propria rete di amicizie sui social network (10%). «Ognuno di noi ha esigenze molto diverse in tema di vacanze», spiega Nicola Fabbri, docente di economia del turismo della Bocconi di Milano e membro del comitato scientifico dell’Osservatorio Europcar. «La dimensione del viaggio è infatti connessa alla propria personale sfera emozionale ed esperienziale. Internet, in questo caso, ha annullato la tradizionale struttura d’informazione asimmetrica che caratterizzava il classico rapporto tra turisti e fornitori».
A fianco dei downloader, però, si stanno diffondendo in rete anche gli internauti uploader, che non si accontentano di utilizzare passivamente la rete come semplice fonte d’informazione, ma vogliono essere protagonisti, raccontando attivamente la propria vacanza su Internet: un fenomeno relativamente recente, enormemente favorito dall’espansione dei social network, che coinvolge già 4,5 milioni di persone, ovvero due vacanzieri su dieci. Ben il 54% degli uploader, inoltre, è attivo già durante il periodo della vacanza stessa, sfruttando le potenzialità dei propri dispositivi mobili. In questo contesto, peraltro, si accentua la dominanza maschile, che arriva fino al 66% dell’intero gruppo, così come aumenta il numero dei single (il 55%) e si abbassa sensibilmente l’età media: il 46% ha, infatti, tra i 15 e i 34 anni e il 42% tra i 35 e i 54 anni. A essere pubblicate online sono soprattutto immagini e foto, la metà delle volte, però, accompagnate da opinioni e commenti. Alla base di tale comportamento, la possibilità di dare dei consigli agli altri (55%), di scrivere una sorta di diario di viaggio (22%) e di immaginarsi un po’ più a lungo in vacanza (17%). Ma c’è anche un 5% che vuole sentirsi protagonista ed è curioso di leggere i commenti ai propri post.
«Per le nuove generazioni, in effetti», riprende Fabbri, «i social network rappresentano uno spazio di incontro virtuale, dove svolgere una serie di attività, spesso fortemente aggregative: tramite tablet, iPad o cellulare si crea così una condivisione multimediale della vacanza grazie allo scambio di foto, filmati e testi. In qualsiasi destinazione ci si trovi è poi possibile trovare e contattare velocemente altri turisti del proprio paese o della propria regione, o ancora persone che condividano i propri interessi. Ma è anche facile avere informazioni in tempo reale sugli eventi in loco, siano essi organizzati o spontanei. È, insomma, un modo di pensare indubbiamente nuovo rispetto al passato, che richiede un vero e proprio cambiamento di mentalità da parte degli operatori. È perciò molto probabile che presto si svilupperanno figure professionali del tutto inedite, in grado di sfruttare appieno le potenzialità di queste forme originali di comunicazione e interazione».
Il web, insomma, sta provocando un radicale cambio di prospettive per gli operatori del turismo. «Al di là delle possibili evoluzioni professionali e della creazione di nuovi ruoli ad hoc», conclude infatti il direttore marketing della società di noleggio auto Europcar, Marco Brotto Rizzo, «la rete ha già rivoluzionato gli orizzonti delle imprese dei viaggi e dell’ospitalità, allargando enormemente i competitive set: oggi non si può più pensare di confrontarsi solo con gli hotel nelle proprie immediate vicinanze, ma si devono considerare tutte le possibili soluzioni di vacanza a disposizione degli internauti. Una volta si iniziava a programmare un viaggio a partire da una destinazione; oggi si decide quanto si vuole spendere e poi si cerca il luogo dove andare: passando, nel processo di scelta, senza soluzione di continuità da una settimana bianca a Courmayeur a un tour della Cina».

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