Un albergo tra i colli pugliesi

Ignazio Spinetti direttore dell’Hotel Parco delle Querce

Abbiamo incontrato per la prima volta il signor Ignazio Spinetti, nato a Monopoli 44 anni fa, direttore dell’Hotel Parco delle Querce di Crispiano (Ta) alla Btc, Borsa del turismo congressuale di Firenze. Bevendo un caffè al bar della fiera, ci ha invitati a visitare la struttura che dirige. Siamo stati colpiti dal paesaggio davvero incantevole, boschi di querce e lecci secolari. L’Hotel Parco delle Querce sorge in una zona a pochi minuti da Taranto: questo nuovo 4 stelle, gode di una posizione privilegiata fra i verdi colli della Murgia pugliese. Le camere sono tutte sonorizzate e provviste di ogni comfort. Nei caratteristici trulli vi è il ristorante tipico in cui si può assaggiare la cucina pugliese ma anche quella internazionale. Le sale congressi possono ospitare fino a un massimo di 800 persone. Le sale ricevimento, fiore all’occhiello dell’albergo, possono ospitare fino a 300 persone. La struttura, infine, è dotata anche di un acquapark e di impianti sportivi con piscine.

Domanda. Signor Spinetti, come è arrivato a dirigere l’Hotel Parco delle Querce?

Risposta. Provengo da una famiglia semplice dove la cultura del lavoro è al primo posto. Terminati gli studi alberghieri ho avuto la possibilità di lavorare su navi da crociera. Viaggiando per il mondo ho conosciuto le diverse culture di vita, molto importanti per il mio bagaglio di esperienza professionale. Nel 1988 ho avuto la prima direzione al ristorante Coccodrillo dello Zoo Safari di Fasano (Br), struttura che ho diretto con parecchie soddisfazioni fino al 1996. In quel periodo ho frequentato un master di management per strutture ricettive e ristorazione organizzato presso la Camera di Commercio di Bari. Dal 1996 al 1999 ho assunto la direzione dell’Hotel Gemini 2 a Monopoli (Ba). Nel gennaio del 2000 mi viene nuovamente offerta la direzione del ristorante Coccodrillo. Da luglio 2001 ho assunto la direzione dell’Hotel Parco delle Querce, nuovo hotel 4 stelle.

D. Sente di essere arrivato al traguardo?

R. Assolutamente no! Nel presente spero di portare dove opero degli standard di servizio medio alti con l’obiettivo di riuscire a fidelizzare sempre di più nuova clientela.

D. Ha un sogno nel cassetto?

R. Certamente, tutti ne hanno, io sogno di realizzare una struttura dove, oltre che a dirigerla, possa anche essere la dimora storica della mia famiglia.