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Un albergo dal passato industriale

Di Pierpaolo Dutto, 20 Settembre 2002

Nella città che cambia, uno scorcio improvviso ti accende il ricordo di uno stabilimento storico e ti colpisce un edificio in marmo rosso scuro che rappresenta una forte presenza nel tessuto urbano circostante. Il rigore geometrico che lo caratterizza è sottolineato dalla forma quadrata delle ampie vetrate e dal cancello d’ingresso del garage, un quadrato d’acciaio spazzolato che è quasi una scultura. Si scopre così l’Enterprise Hotel, il cui indirizzo, C.so Sempione, è proprio quello della storica sede della Settimana Enigmistica. La collocazione dell’hotel è strategica tra la città e il resto del mondo. Gli svincoli autostradali e i collegamenti con l’aeroporto della Malpensa sono velocemente raggiungibili, inoltre a pochi passi dalla hall si trova la fermata della metropolitana che in pochi minuti porta in piazza Duomo. La Fiera è naturalmente al centro delle strategie di vendita per la vicinanza all’ingresso di Porta Domodossola, raggiungibile a piedi. Questa zona di Milano, molto ben collegata e relativamente centrale, attira anche una clientela d’affari interessata sia al pernottamento che a tutti i servizi offerti da una struttura polivalente, grazie alla presenza di importanti realtà imprenditoriali nelle zone limitrofe. Il fronte dell’hotel su C.so Sempione è caratterizzato quindi dal colore e dalla semplicità della facciata, ma appena superata l’enorme bussola in cristallo, un pezzo unico in Italia, un’atmosfera particolarmente accogliente ti invoglia a entrare. Guido Gellera, direttore dell’albergo ha gestito in passato importanti strutture alberghiere a Milano. “Da quando era giovanissima Sofia Gioia Vedani, amministratore delegato dell’Enterprise Hotel e della Planetaria Hotels, era affascinata dagli alberghi, e dopo una laurea in architettura, ha deciso di cercare una struttura per poter realizzare il progetto che negli anni stava sempre più prendendo forma nella sua mente. La struttura doveva essere luogo aperto a tutti, come i grandi alberghi internazionali, ma al tempo stesso fortemente caratterizzata, quasi un simbolo di Milano: creativa ed efficiente. Determinante era quindi la ricerca dei partner necessari per l’operazione: un architetto che sapesse mettere in pratica il concetto di struttura che Sofia Gioia Vedani aveva in mente e un direttore d’albergo che fosse in grado di sposare la filosofia del progetto stesso. Quando sono stato contattato dall’arch.Vedani, che conoscevo bene essendo una cliente abituale delle strutture che dirigevo, mi sono subito entusiasmato e ho accettato con grande gioia di partecipare alla realizzazione del progetto. I milanesi erano abituato da 30 anni a vedere l’edificio completamente abbandonato anche se in mezzo ad altri edifici funzionanti. Il problema annoso delle aree dismesse, con tutte le problematiche anche sociali che queste situazioni comportano, è stato in questo caso brillantemente risolto grazie alla costanza ed all’intuizione di questa giovane imprenditrice. Nella grande Hall si rimane affascinati dall’altezza dei soffitti e dalla luce naturale delle grandi vetrate, il colore del pavimento formato da scacchiere in marmo pakistano verde e marmo africano beige, le poltrone a forma geometrica in pelle ed alcantara affiancate a mobili di antiquariato orientale e con nicchie realizzate nelle pareti che consentono esposizione di oggetti d’arte, rendono l’ambiente particolarmente accogliente. Si rimane colpiti dall’armonia dei colori e tutto contribuisce a farti sentire a casa. Anche il momento dell’accoglienza, il banco reception, è stato realizzato su disegno dell’arch. Cristina Di Carlo usando materiali insoliti come il mogano, l’acciaio lucido e la pelle. Non manca però la tecnologia, nella media lounge si trova uno schermo Tv al plasma, due postazioni internet a disposizione gratuita e la stampa internazionale più interessante. Qui il gioco degli specchi sulle pareti amplifica il giardino interno creando un’oasi di grande tranquillità. Il bar privè Wine&Wisky riesce veramente a stupire con la sua cupola dorata, il bancone in onice e i divanetti in stampa di coccodrillo, un luogo perfetto per un aperitivo dopo una giornata di lavoro o per un drink dopo cena. Sia il bar che il ristorante Sophia’s sono aperti alla clientela esterna. Il recupero fatto tenendo conto delle architetture preesistenti, è un’insieme di corpi moderni diversi tra loro ma armoniosamente collegati, caratterizzati dagli ampi spazi, dal rigore delle forme e dalla luce naturale. Mantenendo le caratteristiche della struttura originale ci offre oggi una struttura moderna, funzionale e accogliente, ma anche di grande fascino e personalità. La forma e la disposizione dell’edificio hanno consentito di distinguere nel modo più razionale le aree aperte al pubblico e quelle dedicate alla gestione e di separare nettamente i relativi ingressi. Enterprise Hotel dispone di 112 camere (tra cui tre suite e cinque Junior suite) e otto appartamenti per chi soggiorna più a lungo. Anche per le camere l’arredamento è raffinato, con tessuti preziosi, mobili di design e parquet chiari, ma soprattutto tanta luce naturale che entra dalle grandi finestre. Ogni camera offre il massimo comfort con lo stile Milano che vuol dire qualità e design, creatività ed efficienza. Tutte le camere hanno il pavimento in parquet industriale e due tendenze di colore: verde o rosso. I mobili sono tutti disegnati per l’hotel, in legno di noce e radica colorata, con dettagli in acciaio lucido e pelle. Dallo scalone di marmo si accede al Sophia’s Restaurant, un ampio loft ristrutturato e arredato con pezzi di design. Gli shed preesistenti del soffitto e i pilastri diventati punti d’illuminazione si integrano perfettamente con il camino, le boiserie, le nicchie ed i divani verdi di Cassina. Un ulteriore tocco sofisticato è dato dai bagni del ristorante a cui si accede tramite un atrio rivestito in marmo nero venato oro, su questo ambiente dall’effetto teatrale si aprono le porte quella femminile ramata con interni rosa scuro e alhambra, e quella maschile dorata con interni verde ming. Da segnalare anche il Centro congressi su una superficie di 1300 metri quadri le cui sale modulari possono accogliere sino a 600 persone. La dotazione tecnica è curata in ogni minimo dettaglio con predisposizione di luci per esigenze fotografiche, sala regia, sala traduzione simultanea, day office completamente attrezzati e due cortili interni per i coffee break. In effetti ciò che più colpisce è la sensazione di trasparenza dell’arredamento, che viene appunto dalla presenza di mobili con materiale e colori particolari. E’ certamente un modo originale di pensare l’albergo che questa giovane architetto ha ideato con una serie di prodotti di propria realizzazione, in base a suggerimenti ed indicazioni dell’amministratore delegato arch. Sofia Gioia Vedani. Una struttura fortemente suggestiva da frequentare con grande piacere.

Planetaria Hotels

Planetaria Hotels Planetaria Hotels è un marchio commerciale che riunisce alcune strutture di prestigio a Milano e a Genova, accomunate dalla stessa filosofia dell’ospitalità. Sia che si tratti di alberghi 4 stelle o di residence, le strutture firmate Planetaria Hotels, pur nel rispetto della propria individualità e personalità,mantengono tratti in comune nell’organizzazione, negli strumenti e nel metodo di lavoro, in cui il cliente è sempre al centro dell’attenzione. La società proprietaria, con una tradizione centenaria di imprenditoria industriale, si rinnova oggi diversificando i propri investimenti in un settore, l’alberghiero, nel quale crede fermamente.

Le strutture di Plantaria Hotels sono:

A Milano – Enterprise Hotel


C.so Sempione 91

20154 Milano

tel. 02 318181

fax 02 31818811

Residenza delle città

Via Mauro Macchi 79

20124 Milano

tel 02 667001

fax 02 66700344

A Genova – Hotel Savoia Majestic

Via Arsenale di Terra 5

16126 Genova

tel. 010 261641

fax 010 261883

Hotel Savoia Continental

Via Arsenale di Terra 5

16126 Genova

tel. 010 261641

fax 010 261883

Guido Gellera

1998: Bonaparte Hotel group – coordinatore delle gestioni Bonaparte Hotels (9 alberghi) – e responsabile dello sviluppo alberghiero

1997: Direttore Bonaparte hotel di Milano

1991-1996: Direttore del Century Tower hotel di Milano

1988-1990: Direttore del Due Torri Residence di Milano e responsabile dello sviluppo del settore turistico alberghiero del gruppo Fondiaria

1984-1987: Direttore operativo del Milanofiori hotel di Assago

1983: Direttore delle gestioni dell’isola di Albarella

1982: Direttore operativo del villaggio Tanka di Villasimius

1981: Direttore del Grand Hotel Sestriere di Sestriere

1980: Direttore del Majestic Dolomiti di San Martino di Castrozza

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