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Un affettuoso pensiero a Gutenberg

Di Antonio Caneva, 12 Gennaio 2017

Lo scorso novembre, al Ttg di Rimini, ho incontrato Palmiro Noschese, managing director Italy di Meliá International, società spagnola che nei suoi programmi di sviluppo ha riservato un importante ruolo al nostro paese. Noschese è il motore di questa crescita che, dinamicamente, sta dando i suoi frutti.
Passeggiamo per gli stand, ci si ferma a una presentazione, si va al bar per un caffè… Chiacchiere buttate lì senza ordine, come avviene in queste occasioni. «Antonio, io darei tutto quello che ho conseguito per tornare indietro di 30 anni!». Questo è diventato il tormentone della giornata: sino a sera, al party della Planetaria Hotels, ogni volta che ci incrociavamo, Noschese continuava a ripeterlo, facendoci una grossa risata.
Il conteggio degli anni che passano è un indicatore al quale si presta poca attenzione, presi come si è dal quotidiano. Per un momento proviamo però a ripercorrere quello che è successo in questo periodo, quanto questi anni hanno inciso nella nostra vita. Cosa è successo: ci siamo sposati, abbiamo fatto carriera, siamo andati in pensione, abbiamo avuto dei figli, ci siamo laureati; cosa hanno voluto realmente dire i giorni, che si sono succeduti, trasformandosi in anni?
Allora penso a Job in Tourism che, nel 2017, di anni di attività ne avrà 20. E come ciò ha inciso nella mia vita e nell’operatività del settore. Non posso non tornare indietro a considerare il percorso che abbiamo seguito, alle vicissitudini cui abbiamo assistito, al mondo che in questo periodo è profondamente cambiato, alla soddisfazione di aver trasformato un’idea in un progetto utile, cui molti fanno riferimento.
Non è stato né facile né semplice trasferire modelli già presenti in altri paesi in una realtà italiana, caratterizzata da processi decisionali resi costanti dalla consuetudine. Un giornale è una cosa semplice e, nel contempo complessa. Quando Job in Tourism cartaceo era consolidato come modello è successo quello che sino a pochi anni prima nessuno avrebbe profetizzato: l’informatica ha rivoluzionato le modalità con cui, da Gutenberg in poi, per oltre 600 anni le notizie sono state diffuse, attraverso la stampa. L’evento delle torri gemelle, con il profondo ripensamento dei processi decisionali delle aziende, ha accelerato questa trasformazione e, dopo un momento di sbigottimento, ci ha obbligati a rivedere le nostre modalità di operare, ora principalmente nel digitale.
Storia. Ma proprio le scherzose parole di Noschese mi portano a riflettere sul tempo che è passato, sugli eventi, spiccioli o importanti, che con Job hanno caratterizzato questo periodo. E, non potendo tornare indietro di 30 anni, come vorrebbe Noschese, non resta che srotolare i ricordi, belli e meno belli, e affrontare questo nuovo anno con rinnovata energia e voglia di fare: nuovi progetti che vedranno la luce nell’anno. Ma sarebbe niente senza la vostra attenzione e noi, cercando di dare un contributo alle attività nel turismo, metteremo il massimo impegno per meritarci la vostra vicinanza.

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