Turismo: un sistema in difficoltà.

La stagione estiva è ormai finita. Sono stato a Corvara per una triste occasione e lì si percepiva la fine di un ciclo di lavoro; seduti nei rari caffè ancora aperti, pochi sportivi, soprattutto tedeschi, si godevano gli ultimi spazzi di sole. Le montagne erano tornate alla consueta tranquillità di fine stagione. Camminavo frettolosamente per scaldarmi e conversavo con un albergatore locale che mi tratteggiava un panorama a tinte grigie dell’estate appena trascorsa. Le presenze sono state inferiori del 10%, mi diceva, e anche in agosto si sono verificati dei buchi. Era la prima volta che succedeva in tanti anni. Il turismo, in generale, indubbiamente vive un momento di difficoltà, e le negative situazioni climatiche dell’estate hanno acuito il senso di disagio che si avverte. Molte aziende hanno subito danni diretti e, non più tardi di ieri, mi è arrivata una e mail di un direttore che ha visto il suo albergo all’isola d’Elba trasformarsi in un mare di fango e si vede costretto, con la obbligata chiusura dell’albergo, a cercare un nuovo impiego.La borsa, ormai diventata fenomeno di massa, con i suoi cali continui ha presentato il conto di una troppo lungo periodo positivo e molti si sono trovati imprepararti a risposte adeguate. Il terrorismo, presente e presunto, riempie le pagine dei giornali e i telegiornali accentrano la loro attenzione sulle prossime decisioni in merito alle risposte da fornire. L’economia vede continuamente rettificare in negativo i propri dati e, in linea, le comunicazioni dei risultati del primo semestre delle compagnie che operano nel turismo, rassomigliano spesso a bollettini di guerra: i più fortunati hanno conseguito risultati di poco inferiori all’anno precedente mentre i più sfortunati hanno visto le cifre passare dal nero al rosso. Malgrado questo, timidamente, si notano segnali di tenuta se non di ripresa; è indubbio che il turismo, diventato ormai fenomeno planetario, gode di grande vitalità. Dagli USA si legge che gli alberghi hanno sofferto per la crisi finanziaria post 11 settembre meno che per quella degli anni 90; dalla Germania arriva, malgrado i problemi dell’aviazione civile, la notizia che la TUI ha intenzione di attivare una nuova compagnia aerea per voli a basso prezzo; da per tutto si notano progetti di nuove aperture, ristrutturazioni, ampliamenti. Si ha la sensazione di trovarsi di fronte ad una selezione naturale in cui i problemi verranno superati dai più forti e da coloro che avranno la capacità di adeguarsi a una realtà più competitiva. La storia nuovamente racconta se stessa.