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Turismo, l’e-commerce è in ripresa

Nel mondo alberghiero l’incidenza delle transazioni online cresce di dieci punti rispetto al 2019

Nel mondo alberghiero l’incidenza delle transazioni online cresce di dieci punti rispetto al 2019

Di Job in Tourism, 5 Novembre 2021

Il 2020 è stato un annus horribilis per il turismo, anche quello online, ma l’anno in corso vede segnali di recupero, anche sul fronte digitale. L’e-commerce dei viaggi, infatti, ha ripreso a crescere, toccando quota 10,8 miliardi di euro, e si tratta di un +51% rispetto all’anno scorso. Certamente, e non poteva essere altrimenti, il confronto è con un anno fuori dal comune e rimane invece ancora molto ampio il divario con il periodo pre-pandemia, quando il comparto valeva 16,3 miliardi di euro.
Sono questi alcuni dei risultati evidenziati dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano, che ha presentato i primi risultati della ricerca volta a delineare il valore del digitale dell’industria dei viaggi e i trend di innovazione dell’offerta di servizi turistici.
Sul fronte dei trasporti nel 2021 il mercato nel suo complesso (ovvero considerando sia online che offline) raggiunge quota 8,3 miliardi di euro (+30% sul 2020), ma vale ancora meno della metà del 2019 (18,4 miliardi), con una decrescita netta del -55%.
A trainare il recupero, seppur parziale, del comparto sono soprattutto le transazioni e-commerce, che rappresentano oggi il 62% del totale di mercato dei trasporti (rispetto al 57% del 2020 e al 56% del 2019). Nel canale online gli operatori hanno registrato un mix stabile tra gli strumenti di prenotazione diretti e quelli indiretti, con i primi che dominano (83%).

Le transazioni dirette guadagnano terreno
I numeri sono in crescita anche sul fronte dell’ospitalità. Il mercato complessivo del settore ricettivo infatti raggiunge nel 2021 i 9,1 miliardi di euro (con una crescita del +66%), avvicinandosi ai valori del 2019: dopo il crollo del 2020 rimangono “solo” 11 punti percentuali di distanza da quelli di due anni fa (10,3 miliardi).
Va notato che è cresciuto in maniera particolare il settore dell’e-commerce, che oggi si dimostra primo canale con il 55% di incidenza (in crescita rispetto al 45% del 2019). Ma ci sono notizie positive per gli hotel perché sul fronte online sono soprattutto le transazioni dirette quelle che continuano a guadagnare rilevanza nel mix: dal 23% del 2019, nel 2021 si registra infatti un aumento di ben 24 punti percentuali, che le porta oggi a rappresentare quasi la metà (47%) dell’intero settore.

Soffre ancora il turismo organizzato
Dal canto suo, il fatturato del turismo organizzato (tour operator e crociere) continua a essere in grande sofferenza: infatti, rispetto al 2019, il calo è ancora del 66% nel 2021. Anche per le agenzie di viaggio il ricavato permane in forte flessione con un -72% rispetto al 2019, a fronte di una diminuzione del personale che si è fermata al -21%.

I compiti del PNRR
I numeri restituiscono quindi la fotografia di un settore in evoluzione, in cui il PNRR potrà favorire un deciso innalzamento della competitività. “Il PNRR deve puntare a innalzare la qualità complessiva del mercato – afferma infatti Eleonora Lorenzini, direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano -. Trasversalmente alle misure già identificate, le nostre ricerche documentano come sia fondamentale lavorare per un innalzamento della qualità complessiva e del valore aggiunto generato dall’industria turistica attraverso una costante e determinata digitalizzazione, un cambio di paradigma verso il Neverending Tourism, la Data Valorisation e gli investimenti sulle competenze”.
“Un altro ambito di lavoro fondamentale per spostare l’offerta turistica italiana verso segmenti sempre più premium è la conversione verso la sostenibilità e il settore sta già operando in questo senso: lo dimostra il fatto che già oggi l’87% delle strutture ricettive italiane mette in atto almeno una azione legata a questo tema”, aggiunge Filippo Renga, direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano.

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