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Turismo e tecnologia

Di Alessia Sironi, 5 Luglio 2002

“Si è concluso il master universitario in economia del turismo”, con queste parole Magda Antonioli Corigliano ha iniziato la discussione di fine lavori e ha sottolineato l’impegno dell’università Bocconi di Milano a fornire efficaci risposte alle richieste formative post laurea nel settore del turismo, specificando però che “questo progetto risale a 15 anni fa con l’istituzione (primo in Italia) di un corso di perfezionamento in economia del turismo”. Un consolidato background scientifico dove la ricerca, l’analisi e la didattica si sono costantemente confrontate con le reali esigenze degli operatori turistici. “Ad un settore in eccelerata e profonda evoluzione non si può proporre un’ offerta formativa statica e standardizzata”, ha continuato il rettore dell’università Carlo Secchi, “la riforma universitaria (art. 3 della L. 509/99) ha fornito l’occasione per un ulteriore passo avanti con l’istituzione appunto di un master universitario proprio in economia del turismo”. Il master è mirato a ottimizzare il percorso formativo e a potenziare, anche a livello internazionale, il precedente corso di perfezionamento post laurea in economia del turismo. La Bocconi ha puntato molto sulle potenzialità di sviluppo dell’industria turistica, grazie ad un link, ormai divenuto essenziale, con le nuove tecnologie. E’ proprio il professor Enrico Valdani, del centro di ricerca (Ilab, laboratorio di idee) per l’economia digitale dell’università Bocconi che afferma “l’industria turistica può diventare competitiva soprattutto rispetto a paesi come Francia e Spagna, e questo è possibile grazie agli strumenti dell’Ict (Information and communication technology) che catturano la domanda all’origine”. Ma tutti ormai possiedono un sito Internet, si tratta quindi di capire che il sito non basta più, bisogna utilizzare la tecnologia in modo adeguato, come hanno dimostrato in modo eccellente, portando anche dati concreti e i frutti del loro lavoro, Marco Scalvini, dei Viaggi del Ventaglio e Dorella Lazzarotto, direttore commerciale Sales&marketing Italia per Le Meridien Hotels. Il master è stato istituito anche per rispondere alle esigenze di formazione di figure manageriali in grado di operare con successo in un settore competitivo come si ritrova a essere oggi qualsiasi tipo di attività turistica, in un continuo confronto con il mondo e le sue imprese leader. Il master universitario in economia del turismo è stato caratterizzato dalla centralità di tematiche che oggi assumono una valenza strategica in termini di fattori di competitività come l’interazione tra imprese e territorio; la cooperazione fra gli attori sia pubblici che privati, infine la qualità quale discriminante fra il successo o meno di una determinata destinazione turistica. Tali centralità si riflettono anche sull’impostazione didattica che ha caratterizzato il master, dove assumono una particolare rilevanza: l’interdisciplinarietà, l’internazionalità e l’operatività. Importante infine la segnalazione da parte del ministro per l’innovazione e le tecnologie, Lucio Stanca, che non avendo potuto partecipare all’incontro, come previsto, ha delegato il rettore a riferire a tutti i partecipanti che “il governo sta dando molta importanza all’informazione degli operatori del settore, infatti il turismo rientra nelle prime sette aree, ormai indispensabili per l’economia nazionale”. L’economia turistica rappresenta circa 1/10 del prodotto interno lordo italiano. Dopo la crisi dell’11 settembre il nostro sistema turistico ha attraversato una fase di stallo, rispetto ai due principali paesi concorrenti, pur in un contesto di crescita dell’economia italiana. Il ministro manda poi a dire che “le politiche economiche di successo riferite al turismo devono svilupparsi in modo da promuovere in modo coordinato e continuo la propria struttura ricettiva, direttamente presso i paesi dei quali si intende intercettare la domanda turistica; avvalersi degli strumenti della moderna tecnologia Ict per catturare all’origine la domanda; abbattere i costi di trasporto di persone, beni e servizi dall’estero verso il proprio paese; considerare parte integrante dell’attività di promozione la politica formativa volta alla formazione degli operatori di domani, direttamente presso le agenzie formative”.

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