La nostra testata da diverso tempo si occupa dei temi legati allo sviluppo sostenibile, con un occhio di riguardo in particolare al nostro settore. Nel corso dello scorso anno abbiamo conosciuto e approfondito i 17 obiettivi fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (che riportiamo anche in appendice a questo numero con alcune riflessioni sugli impatti collegati al settore turistico e ricettivo). Abbiamo ospitato articoli, contributi ed esperienze dirette per analizzare e confrontarci su temi oggi in cima a tutte le agende di Governi, istituzioni, mondo produttivo e finanziario e su come possano trovare spazio e applicazione nel mondo del turismo e dell’ospitalità.
Proprio per proseguire in questo percorso di informazione e di formazione dedichiamo una parte di questo numero ancora ai temi della sostenibilità prendendo in esame strumenti e case history proprie di chi ha già abbracciato una via innovativa e moderna di fare business e di intraprendere. Approfondiremo anche le possibilità aperte al comparto dal Pnrr, che ha la transizione ecologica e digitale tra i suoi obiettivi principali.
Il nostro Pianeta ha bisogno anche di noi, di un turismo sostenibile, di hotel sostenibili. Va anche detto, senza remore, che il nostro settore è ancora molto attardato su questo percorso.
Altre settori merceologici hanno fatto passi da gigante, stanno investendo fortemente sull’idea di un business che sappia coniugare profitto e crescita con rispetto del Pianeta, delle risorse, della qualità della vita degli uomini e delle comunità. La finanza internazionale, le banche, i fondi hanno decuplicato gli investimenti green. Nel 2021 la quota percentuale di finanziamenti verdi ha superato quella cosiddetta “tradizionale”. Ed è una progressione che non si fermerà nemmeno in questo 2022. Insomma, lo sviluppo sostenibile non è una moda, non è greenwashing, è realtà e con questa realtà si devono fare i conti. Indietro non si torna.
Sono tanti gli aspetti da pianificare e da governare in un processo di business sostenibile: rendicontare e pianificare le nostre attività secondo gli indici ESG (Environmental, Social, Governance), gestire la catena degli approvvigionamenti, gestire i rischi e le crisi, proteggere i dati. Poi ancora: diritti umani e parità di genere, tutela contro il lavoro minorile, economia circolare, rapporto con gli stakeholders. Tutto questo in un quadro e in una strategia che tenga insieme aspetti ambientali, economici, sociali e di governance.
Inoltre, ancora nel mezzo di una devastante crisi pandemica e di conseguenza economica e sociale, dobbiamo essere pronti a cogliere le opportunità che questa particolare stagione ci offre. Ad esempio, proprio attraverso i fondi del Pnrr potremo investire, intercettare finanziamenti che, nel solco della transizione ecologica e digitale, possono rappresentare una grandissima opportunità per elevare il turismo a una attività fortemente caratterizzata dal green e da politiche sostenibili. Insomma, il turismo ha tutte le carte in regola e le opportunità per laurearsi campione di
Our publication has been devoting attention to sustainable development issues for some time, with a special focus on our own industry. During last year we have learnt and discussed the 17 goals set by the United Nations 2030 Agenda (which are also listed as an appendix to this issue of the magazine, with a few considerations on the impact on the tourism and hospitality sector). We have hosted articles, contributions and direct experiences in order to analyse and discuss issues that are currently at the top of the agendas of governments, institutions, production and financial organisations, and how they can apply to the world of tourism and hospitality.
We are now continuing this information and education endeavour by once again devoting a part of this issue to the themes of sustainability, focusing on the tools and case histories of those who have already embraced an innovative and modern approach to business. We are also going to examine the opportunities afforded to our industry by the National Recovery and Resilience Plan, which has the green and digital transition among its main objectives.
Our planet needs us, too. It needs sustainable tourism, sustainable hotels. We should also add, without hesitation, that our sector is lagging behind in this process. Other industries have made giant leaps, and are strongly investing in a concept of business that can combine profit and growth with respect for our planet, its resources, the quality of life of people and communities. In 2021, the percentage amount of green financing exceeded the so-called “traditional” financing. And this progression will not stop in 2022. The fact is, sustainable development is not a fad, it is not greenwashing: it is a reality we have to come to terms with. There is no going back.
There are several aspects that need to be planned for and governed in a sustainable business process: the reporting and planning of activities according to ESG indexes (Environmental, Social, Governance), procurement chain management, risk and crisis management, data protection. Furthermore: human rights and gender parity, protection against child labour, circular economy, stakeholders relations. All of this in the framework of a strategy capable to combine environmental, economic, social and governance considerations.
Moreover, while we are still in the middle of a devastating pandemic crisis, which is also an economic and social crisis, we need to be ready to seize the opportunities offered by this particular period. For example, precisely by means of the National Recovery and Resilience Plan we will be able to invest, and obtain financing which, along the lines of the green and digital transitions, may provide a formidable opportunity to elevate tourism to become strongly connotated by green and sustainable policies. In summary, tourism has all the credentials and opportunities to become a champion of sustainability!
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