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Turismo culturale, Italia con sentiment (e tariffe) da record

I turisti, soprattutto stranieri, continuano a premiare le destinazioni e le attrazioni culturali del nostro Paese. Insieme all’apprezzamento, però, sono enormemente cresciute anche le tariffe – a partire da quelle alberghiere – che hanno scoraggiato i visitatori interni

I turisti, soprattutto stranieri, continuano a premiare le destinazioni e le attrazioni culturali del nostro

Di Job in Tourism, 29 Febbraio 2024

L’Italia si conferma destinazione culturale per eccellenza, soprattutto per i turisti stranieri – europei in testa – che rispetto a destinazioni e attrazioni culturali italiane esprimono un sentiment molto alto, più che rispetto ad altri asset tipici del turismo nostrano. A incidere negativamente – più sui flussi che sulla percezione – sono tuttavia le tariffe (alberghiere in testa), che lo scorso anno hanno registrato aumenti a doppia cifra in tutte le principali città d’arte, scoraggiando soprattutto il turismo interno.

Sono i dati principali che emergono dal Report sul Turismo Culturale 2024 di The Data Appeal Company elaborato in occasione del Salone Archeologia e Turismo Culturale che si è tenuto nei giorni scorsi a Firenze.

I numeri

Vediamo, allora, cosa dicono i numeri. Un primo dato certamente interessante è proprio quello relativo alle tariffe. Dall’analisi delle tracce digitali elaborate da The Data Appeal Company, nonostante la netta ripresa del turismo italiano nel suo complesso, è emerso infatti come i contenuti online postati dalle persone relativamente ai luoghi della cultura siano stati nel 2023 leggermente inferiori rispetto all’anno precedente (21,3 milioni contro 21,5 milioni): un calo “probabilmente dovuto al forte innalzamento dei prezzi che ha interessato molte destinazioni culturali e che ha influenzato negativamente i soggiorni in alcuni periodi dell’anno, in particolare nella seconda metà del 2023”, evidenzia il Report.

Il picco delle tariffe alberghiere

Nelle città della cultura, a registrare un aumento dei prezzi importanti sui portali sono stati proprio gli alberghi, con un incremento medio annuale del 20% e il picco raggiunto da Roma, con i prezzi delle camere a +37%. La città con la tariffa media più alta si conferma, tuttavia, Venezia: 260 euro a notte per doppia (+20% rispetto al 2022). Napoli è, invece, la città con la tariffa media più bassa: 136 euro a notte per doppia (+25% rispetto al 2022). “Questo incremento, in alcuni casi – rileva il Report – sembra aver influito negativamente sulle prenotazioni dei portali online, in calo sia ad agosto che a dicembre”.

Il profilo dei turisti culturali

Sempre partendo dalle tracce digitali lasciate dai turisti, è emerso un netto calo della quota di visitatori italiani (pari al 35,9% del totale). La stragrande maggioranza delle recensioni e dei commenti online è, invece, opera dei turisti stranieri, in particolare quelli provenienti dai Paesi europei: Germania (7,1%), Francia (5,9%), Regno Unito (4,7%) e Spagna (4,3%), in testa a tutti, quattro Paesi che valgono il 22% del totale. In netto aumento anche gli Stati Uniti (3,6%), il Brasile (2,1%) e l’Australia (1,9%), testimonianza del ritrovato appeal dell’Italia agli occhi dei viaggiatori d’Oltreoceano dopo la pandemia.

Tra le attività culturali più praticate dai turisti, il 44,8% visita città, borghi e paesi, il 43% visita il patrimonio naturale, il 27% visita siti storici e archeologici, il 17% visita mercati tipici locali, il 16,5% visita il patrimonio museale, il 15% spettacoli, manifestazioni culturali, folkloristiche o religiose, mentre solo l’11% effettua tour gastronomici o per degustare prodotti tipici – un dato che pare ridimensionare l’importanza assegnata all’enogastronomia come driver turistico in molti studi di settore. Per quanto concerne la composizione, quasi la metà dei visitatori raggiunge le nostre attrazioni culturali in coppia (45%), il 28% in famiglia, 14% in gruppo e il 13% da soli.

Sentiment da record

La cultura si conferma, ad ogni modo, driver protagonista del turismo in Italia: il sentiment relativo alle nostre attrazioni culturali, infatti, non solo è molto alto (92 punti su 100), ma supera di gran lunga anche quello degli altri settori del travel, così come alti rimangono i livelli di soddisfazione e apprezzamento.

Tra le destinazioni, da questo punto di vista, si conferma il primato di Roma, che registra il sentiment score delle attrazioni culturali più alto (oltre 93 su 100), superiore anche al sentiment della città (86.7/100). Stessa dinamica anche per quanto riguarda le attrazioni culturali di Venezia, Firenze, Napoli e Milano, che si attestano sopra 90/100, con uno scarto netto rispetto al sentiment generale delle relative città.

Attrazioni top

Infine, la classifica delle 10 attrazioni più recensite in assoluto in Italia nel 2023, che offrono una presentazione degli itinerari più battuti dai turisti nella Penisola. Roma domina la top 10 con 5 attrazioni (Colosseo, Pantheon, Piazza Navona, Piazza di Spagna), insieme a Venezia (Ponte di Rialto e Piazza San Marco), seguite da Arena di Verona, Piazza del Duomo a Firenze e Reggia di Caserta. Interessante notare come Roma, da sola, conti quasi il 60% di tutte le recensioni delle prime dieci attrazioni culturali più recensite.

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