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Turismo accessibile, si può fare di più (anche in hotel)

L'Aism, insieme a Enit, ha lanciato un progetto per garantire la possibilità di noleggio auto alle persone con esigenze speciali, ma i dati dicono che sono ancora molte le barriere da superare perché tutti possano vivere in autonomia l'esperienza di viaggio, a partire da quella in albergo

L'Aism, insieme a Enit, ha lanciato un progetto per garantire la possibilità di noleggio auto alle persone c

Di Job in Tourism, 8 Giugno 2023

Un servizio di noleggio auto adattate, disponibile nei principali aeroporti italiani. È la nuova iniziativa di turismo accessibile presentata nei giorni scorsi che punta, entro il 2025, a offrire la possibilità di muoversi in autonomia nel territorio ai viaggiatori con patente speciale, attraverso automezzi appositamente allestiti. Il progetto – che è stato messo a punto da Aism (Associazione italiana Sclerosi Multipla APS ), con il patrocinio di Enit e Fish (Federazione Italiana Superamento dell’Handicap), ha come partner il servizio di noleggio Sicily by Car che andrà a implementare nei prossimi due anni la propria offerta di mezzi speciali su una serie di aeroporti di città come Milano, Roma, Firenze, Napoli, Palermo, Catania, Torino, Bari, Trapani e Perugia, selezionati in base alle esigenze dei passeggeri e alle potenzialità turistiche.

I dati del turismo accessibile in Italia

In Italia le persone con disabilità sono oltre 3 milioni, 87 milioni in Europa: “Poter vivere esperienze di turismo in libertà e autonomia – ha sottolineato Aism presentando il progetto – è un diritto fondamentale per ogni cittadino, che attiene il disegno di vita e di autorealizzazione”. Eppure, sono ancora troppe le barriere che si frappongono all’esercizio concreto di questo diritto rispetto al quale – riporta l’associazione – emerge “un quadro di forte criticità nell’accesso a servizi di trasporto, strutture ricettive, patrimonio culturale: barriere non solo fisiche ma anche legate ai processi e ai modelli di organizzazione dei servizi, come nel caso dei tradizionali servizi di noleggio auto”. Non a caso, stando ai dati Istat, le persone con limitazioni più gravi sono anche quelle che manifestano una minore soddisfazione rispetto alle attività che svolgono abitualmente nel loro tempo libero: solo l’8,3% si dichiara molto soddisfatto e il 31,2% si dichiara poco soddisfatto.

L’offerta ricettiva italiana

Una fotografia dell’offerta – che ha ampi margini di miglioramento – emerge anche da alcuni dati rilevati da Enit che, per quanto riguarda nello specifico l’ospitalità, ha analizzato come siano attrezzate le strutture ricettive in termini di servizi specifici: il 50,2% offre quelli per celiaci, il 48,2% effettua comunicazione trasparente su servizi e caratteristiche della struttura per una maggiore accessibilità, il 45% sostiene di disporre di servizi accessibili a tutti, il 16% dispone un montascale in servizio, il 14,5% ha dotato l’esercizio di segnaletica direzionale, identificativa podo-tattile o multimodale, il 14% fa formazione sulle disabilità al proprio personale, il 7,6% ha predisposto percorsi tattili e il 5,3% ha impiantato dispositivi luminosi per sordo-muti.

Si può fare di più

Che si possa fare meglio (soprattutto in hotel) lo dicono gli stessi viaggiatori: sempre secondo i dati Enit, tra le esigenze di maggior accessibilità, il 50% riguarda la struttura ricettiva, il 33% la mobilità e i mezzi di trasporto, il 32% l’accessibilità ai punti di interesse turistico, il 22% gli aspetti sanitari e il 10% la ristorazione. La valutazione complessiva su l’accoglienza e l’accessibilità ai servizi che le persone con disabilità o esigenze particolari hanno trovato nel corso della vacanza è soddisfacente, ma con riserva: il 40% ha dato un giudizio tra 8 e 10, il 47% tra il 6 e il 7. Giudizi tra l’1 e il 5 per il 13%, che raggiunge il 27% in tema di mobilità.

Chi sono e quanti sono i viaggiatori con esigenze speciali

D’altra parte, la quota di viaggiatori che necessiterebbe di servizi più accessibili non è certamente minoritaria: nell’estate 2021, in media il 18% delle strutture ricettive italiane in attività ha ospitato clientela con disabilità, quota che sale al 29,7% considerando le sole strutture alberghiere (9,8% di quelle extralberghiere). Spicca la situazione del Nord-Est dove la stessa quota sale al 22%, superando la media delle altre aree del Paese. Tra gli hotel, per quelli a 5 e 4 stelle è il 40,3% a dichiarare l’accoglienza per questa tipologia di turismo. Anche tra le strutture extralberghiere fa eccezione la categoria dei campeggi e villaggi turistici, dove l’incidenza raggiunge addirittura il 34,3%.

I viaggiatori con esigenze speciali, la scorsa estate era rappresentato dal 37,8% del totale e composto da famiglie con bambini, il 15,5% da anziani, il 4% da clienti con disabilità motorie, il 3,1% da turismo sociale, l’1% da turisti con disabilità sensoriali.

 

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