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Turismo accessibile, l’esperienza dei parchi Legoland

In Florida il parco divertimenti ha introdotto una serie di novità per facilitare l'esperienza dei bambini con sindrome dello spettro autistico: un esempio concreto di turismo accessibile

In Florida il parco divertimenti ha introdotto una serie di novità per facilitare l'esperienza dei bambini c

Di Job in Tourism, 6 Aprile 2023

Si parla molto di turismo accessibile. Ma cosa significa dal punto di vista operativo questo aggettivo? Un esempio concreto, in tal senso, arriva dai parchi Legoland degli Stati Uniti che hanno annunciato una serie di novità nei propri servizi per andare incontro alle famiglie con bambini con sindrome dello spettro autistico o problematiche relative all’eccessiva stimolazione sensoriale. Tutte le attrazioni saranno, infatti, dotate di nuove “etichette” che, per ognuno dei cinque sensi, segnaleranno il grado di stimolazione su una scala da 1 a 10.

Certificati da un’apposita associazione americana specializzata, i nuovi servizi sono già entrati in funzione nel parco di Orlano, in Florida, e verranno presto adottati anche da quelli in California e a New York. Nel programma, racconta la stampa di settore americana, rientra anche la creazione di uno spazio apposito nel quale poter riposare, nel caso in cui l’eccessiva stimolazione abbia affaticato i bambini e, ovviamente, un programma di formazione rivolto a tutto il personale, perché riesca a fornire ai clienti adeguato supporto.

L’importanza di sentirsi accolti

Legoland non è il primo parco americano ad avere introdotto iniziative simili. Anche Disney e Universal Studios e diversi operatori turistici, come agenzie di viaggio, tour operator e compagnie di crociera come Royal Carribbean, hanno adottato piani certificati per favorire l’accoglienza di ospiti con disturbo delle spettro autistico. Le valutazioni da parte dei clienti-genitori – racconta l’articolo – sono estremamente positive, tutte riconducibili agli aspetti che, a guadare bene, sono quelli che fanno sempre la qualità di un’esperienza: l’avere a disposizione spazi e informazioni adeguate per poterla pianificare e vivere in base ai propri bisogni e il sentirsi accolti e capiti, senza la necessità di dover dare troppe spiegazioni in caso di momenti di difficoltà vissuti dai bambini perché il personale è formato per comprendere cosa sta accadendo e come intervenire. Un bell’esempio concreto di accessibilità.

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