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Ttg, l’esclusione di Israele scuote la fiera

Si avvicina l'appuntamento più importante dell'anno per il turismo italiano, quello con la fiera di Rimini, i cui vertici hanno ritirato l'invito alla partecipazione di Israele: così il genocidio di Gaza tocca il turismo trade

Si avvicina l'appuntamento più importante dell'anno per il turismo italiano, quello con la fiera di Rimini,

Di Job in Tourism, 22 Settembre 2025

La guerra su Gaza arriva a toccare anche il turismo italiano, anche nelle sue corde più trade. Israele, infatti, non sarà presente nei prossimi giorni a TTG Travel Experience, la principale fiera italiana b2b del turismo, in programma a Rimini dall’8 al 10 ottobre. L’ente della fiera, Italian Exhibition Group, ha revocato l’invito alla rappresentanza di Israele per “il venir meno delle condizioni per una partecipazione”.

Il ritiro dell’invito

La decisione di IEG è maturata dopo che dal Comune di Rimini e dalla Regione Emilia Romagna è arrivata la richiesta esplicita “di ripensare alla presenza dello stand di Israele”, considerata “inopportuna” sia per motivazioni di ordine pubblico che di natura etica: “Non crediamo davvero che oggi sia eticamente e moralmente accettabile proporre come destinazioni di vacanza luoghi di guerra, terrore e morte, e – nel definire accordi commerciali – non tenere conto delle giuste parole di condanna delle violenze perpetrate dal Governo Nehtanyau, pronunciate anche dal Governo italiano e della Commissione europea che ha recentemente preannunciato misure sanzionatorie comunitarie”, hanno scritto in una lettera indirizzata ai vertici della fiera il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, e il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad.

La reazione di Israele

La reazione di Israele non si è fatta attendere: “Prendiamo atto con dolore di questa decisione, che riteniamo un atto errato e destinato ad acuire la spaccatura nei rapporti tra i popoli”. Poi, la steccata: “L’Ufficio Nazionale Israeliano del Turismo ha sempre sostenuto il Ttg, anche negli anni più difficili come durante la pandemia, investendo risorse e garantendo continuità. Non comprendiamo dunque una scelta unilaterale che riteniamo dannosa per il turismo stesso”.

La decisione è stata contestata anche dalla Ministra del Turismo, Daniela Santanché: “Abbiamo appreso con stupore la decisione dell’Italian Exhibition Group che asseconda le richieste del PD di escludere dalla Fiera Ttg di Rimini lo stand di Israele – ha detto -. Stupore sia perché il turismo è e dev’essere un ponte di pace, un’opportunità di conoscersi abbattendo barriere e pregiudizi. Sia perché l’Italia non ha mai discriminato nessuno, avendo da sempre fatto dell’ospitalità una delle sue prerogative”.

Nessuna notizia dalla Palestina

Intanto, mentre le varie istituzioni coinvolte polemizzavano a distanza, è stato reso noto che nulla si sa della rappresentanza della Palestina, storicamente presente alla fiera di Rimini, perché “i referenti dello stand, pur invitati, da giorni drammaticamente non rispondono più ai solleciti di IEG per confermare la propria presenza al Ttg”.

Al di là delle polemiche politiche, anche senza Israele il genocidio in corso a Gaza è destinato a entrare nei padiglioni della fiera: la situazione geopolitica internazionale ma così tesa e la grande ondata di partecipazione popolare che nelle ultime settimane ha finalmente acceso l’attenzione dell’opinione pubblica italiana su quanto sta accadendo in Medio Oriente non potranno non avere riflessi sulle trattative commerciale turistiche in discussione a Rimini – se non altro per gli impatti che già si avvertono sul turismo globale di un’aria di guerra sempre più pesante.

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